Berlusconi, S. Petrucci (FdL): "Dietro tutto la sua "lucida follia"

Felice Massimo De Falco • 14 giugno 2023

Intervista su Silvio a Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d'Italia:


"Quali erano le sue qualità migliori?"


Ne aveva tante: l’entusiasmo, la caparbietà, il dono di saper portare ottimismo in ogni contesto, la voglia di non fermarsi a ciò che divide ma concentrarsi su ciò che unisce. Tuttavia, credo che la sua qualità migliore fosse l’essere in grado di vedere obiettivi e traguardi dove nessun altro riusciva. Quella sorta di “lucida follia” di cui parlava Erasmo da Rotterdam e che lui ha sempre considerato la stella polare del suo agire. In ogni ambito in cui ha lavorato, politica compresa, è riuscito ad essere un innovatore, un modello imitato anche all’estero.



Cosa perde l’Italia con la dipartita di Berlusconi?


Una mente geniale. Silvio Berlusconi è stato l’uomo che in 50 anni di attività ha modificato il volto dell’Italia, contribuendo a renderlo un Paese avanzato e pieno di opportunità. Ha rivoluzionato il mondo dell’edilizia, dello sport, ha aperto e consolidato la frontiera delle emittenti private, ha dato lavoro a decine di migliaia di famiglie, è stato il padre del centrodestra moderno, liberale, di governo. Io credo che gli attestati di stima che gli arrivano in queste ore, specialmente dai suoi avversari, siano la migliore testimonianza possibile della sua vita. Tra tutte, vorrei citare quello che ha detto Paolo Mieli, non certo un suo fan, che ha affermato come Silvio Berlusconi si sia guadagnato un posto di preminenza assoluta nei libri di storia per quanto fatto in questi anni. Tornando alla sua domanda, con la morte di Berlusconi l’Italia perde uno dei suoi motori propulsiva.


Quali erano le sue qualità migliori?


Ne aveva tante: l’entusiasmo, la caparbietà, il dono di saper portare ottimismo in ogni contesto, la voglia di non fermarsi a ciò che divide ma concentrarsi su ciò che unisce. Tuttavia, credo che la sua qualità migliore fosse l’essere in grado di vedere obiettivi e traguardi dove nessun altro riusciva. Quella sorta di “lucida follia” di cui parlava Erasmo da Rotterdam e che lui ha sempre considerato la stella polare del suo agire. In ogni ambito in cui ha lavorato, politica compresa, è riuscito ad essere un innovatore, un modello imitato anche all’estero.



Quanto ha contribuito alla solidità del centrodestra?


Come ho detto prima, Silvio Berlusconi è il padre del centrodestra moderno. Grazie a lui un’intera parte politica, che da sempre rappresenta la maggioranza degli italiani, ha trovato la sua casa e la sua legittimazione. Di questo, tutti noi dovremo essergliene grati in eterno. Berlusconi è sempre stato una garanzia per il centrodestra, anche e soprattutto nei momenti in cui, come nell’ultimo decennio, la solidità dello schieramento è stata messa alla prova. La sua capacità di serrare i ranghi e guardare al futuro si è rivelata decisiva, soprattutto alla luce della grande vittoria elettorale del settembre 2022. Una vittoria che è ancora più importante di quelle degli anni passati in cui era lui il leader del centrodestra perchè, come ha detto anche il presidente Giorgia Meloni, ha significato la conferma della bontà di un sistema di cui lui è stato interprete principale.



Cosa lascia in dote il Cavaliere?


Silvio Berlusconi lascia in eredità le sue battaglie e le sue idee, che sono le stesse che con Giorgia Meloni, il governo e la maggioranza, stiamo portando avanti. L’idea di uno Stato amico del cittadino, in grado di sostenere imprese e occupazione, uno Stato che non mira a mettere le mani in tasca agli italiani ma ad assecondarne e promuoverne l’iniziativa. Il lavoro che stiamo facendo è anche frutto della sua visione e i risultati, come praticamente tutti gli indicatori suggeriscono, stanno già arrivando. Ha continuato a impegnarsi fino all’ultimo momento della sua vita, noi abbiamo la responsabilità di andare avanti anche per lui.


C’é qualche aneddoto che la lega a lui?


Alcuni anni fa, in occasione di un evento, ho avuto modo di conoscerlo, anche se in maniera molto veloce: una personalità travolgente. Un piccolo aneddoto, invece, risale ai giorni dell’insediamento del Senato e della fiducia al Governo Meloni. Nel salutarci, lui mi disse: “Da quest’anno ci divertiremo, dovremo lavorare tanto per il bene della nostra Italia!". Mi accorsi, purtroppo, del suo stato di sofferenza fisica, ma nei suoi occhi lessi un entusiasmo straordinario che mi è rimasto nel cuore. Questa è l'ultima immagine che ho di lui, semplice ma rappresentativa di ciò che è stato: la porterò sempre con me.






Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post