Congresso PD, parla Piero Fassino: "Servono pensieri e proposte adeguate ai tempi se vogliamo rinascere" - L'intervista

Felice Massimo De Falco • 4 febbraio 2023

Congresso PD, parla Piero Fassino: "Servono pensieri e proposte adeguate ai tempi se vogliamo rinascere. Con le elezioni del 2022 e la destra al governo si è concluso un ciclo politico.Bonaccini e’ cresciuto nella politica, sa cosa è un partito e come ricostruirlo e guidarlo. Come Presidente di Regione ha dimostrato cultura riformista e capacità di governo. È cresciuta la disaffezione e la sfiducia verso la politica. Ce lo dice l’aumento dell’astensione. E ce lo dice il fatto che, anche tra coloro che votano, un quarto ha cambiato il voto a ogni elezione. La società e il mondo hanno conosciuto trasformazioni e cambiamenti continui e nuove priorità emergono. Si pensi alla centralità assunta oggi dalla questione ambientale. O a come sia urgente ridurre le enormi disuguaglianze di reddito. O ancora alla necessità di gestire in modo adeguato l’immigrazione. O a come rimettere in moto ascensori sociali che consentano a un giovane di poter scommettere se stesso e sulle proprie capacità. Per non parlare di quanto la guerra in Ucraina obblighi ripensare le politiche della sicurezza e il ruolo dell’Europa in un mondo segnato da conflitti e tensioni. Insomma, serve un pensiero e proposte adeguate al mondo di oggi " - L'intervista

- On.Fassino, si avvicina la data delle primarie per la scelta del segretario nazionale del partito. Con quale spirito si appresta a scegliere ?


Non è un congresso ordinario. Convocandolo abbiamo usato una formula ambiziosa: “Congresso costituente per un nuovo PD”. Con le elezioni del 2022 e la destra al governo si è concluso un ciclo politico. I 15 anni di vita del PD sono coincisi con un periodo particolarmente travagliato: la lunga crisi economica 2008/2015, poi il Covid, e oggi la guerra e le sue conseguenze. Un quindicennio che ha visto la vittoria di Trump e delle destre in molti Paesi, mettendo in crisi la governance multilaterale del mondo. E un tempo nel quale in Italia ogni elezione non ha visto prevalere una maggioranza politica autosufficiente, obbligando a governi sostenuti da maggioranze anomale e di emergenza. In uno scenario segnato da quelle criticità si è venuto logorando il rapporto tra cittadini e politica - evidenziato dalla costante crescita dell’astensionismo - e anche il PD ne ha pagato il prezzo. Anche perché con senso di responsabilità il PD più di altri si è fatto carico di garantire la governabilità del Paese in un tempo difficile, pagando un prezzo più alto di altri. Oggi è tempo di aprire un nuovo ciclo di vita del PD, partendo dalle domande, dalle ansie, dalle aspettative di una società inquieta e insicura che chiede alla politica risposte e certezze.


- Lei ha sposato la linea Bonaccini. Ci spiega le ragioni?


Per restituire slancio e centralità al PD serve un segretario solido per esperienza politica, cultura di governo, capacità di relazione con la società’. Bonaccini e’ cresciuto nella politica, sa cosa è un partito e come ricostruirlo e guidarlo. Come Presidente di Regione ha dimostrato cultura riformista e capacità di governo facendo dell’Emilia Romagna un laboratorio delle migliori politiche economiche e sociali del Paese. Ed è leader che ha dimostrato di essere interlocutore autorevole e riconosciuto dai tanti mondi della società, capace di costruire relazione e alleanze senza subalternità’.


- Togliatti diceva che gli emiliani erano ottimi amministratori ma pessimi politici. É ancora sicuro delle sue scelte?


Parlano i fatti. L’Emilia è unanimemente riconosciuta come la regione meglio governata d’Italia. E con Bonaccini il centrosinistra ha ritrovato in Emilia il dinamismo e lo smalto dei tempi migliori.


- Quali sono i mali del Pd?


Viviamo tempi di inquietudini. Una parte larga di cittadini ha visto messe in discussione le proprie certezze - di lavoro, di reddito, di tenore di vita, di futuro dei figli - e non si sente padrona del proprio destino. È cresciuta la disaffezione e la sfiducia verso la politica. Ce lo dice l’aumento dell’astensione. E ce lo dice il fatto che, anche tra coloro che votano, un quarto ha cambiato il voto a ogni elezione: 25% nel 2013 a 5Stelle, 40% nel ‘14 al PD, 32% a 5Stelle nel ‘18, 34% nel ‘19 alla Lega, 26% a Fratelli d’Italia nel ‘22. Una migrazione elettorale che segnala una società inquieta che chiede rassicurazioni e, non ricevendole, cambia di volta in volta il destinatario di quella richiesta. E il consenso elettorale del PD è stato molto colpito da questi fenomeni.


- E allora come si sana il PD ?
Partendo dalle domande dei cittadini e dando risposte ai temi cruciali che investono la vita di molti: restituire dignità al lavoro, affrontare il nodo di salari e pensioni fermi da anni, proporre un fisco giusto, garantire che tutti i cittadini abbiano la certezza di essere curati da una sanità pubblica efficiente e che i figli possano studiare e far valere il proprio talento, assicurare alle famiglie i servizi per curare i propri anziani e i propri bambini, rimettere in moto la crescita con uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale, rendere effettiva la parità di genere con politiche di conciliazione e di sostegno alle donne, riconoscere a ogni donna e a ogni uomo il diritto di vivere le proprie scelte di vita senza costrizioni o discriminazioni. Sono questi i temi su cui il PD deve ritrovare una sintonia con il Paese.

- Lei ha dichiarato che é ora di andare oltre il Pd. Cosa intende?
Non certo recidere le radici. Le ragioni fondative del PD sono più attuali oggi rispetto a quindici anni fa. Ma la società e il mondo hanno conosciuto trasformazioni e cambiamenti continui e nuove priorità emergono. Si pensi alla centralità assunta oggi dalla questione ambientale. O a come sia urgente ridurre le enormi disuguaglianze di reddito. O ancora alla necessità di gestire in modo adeguato l’immigrazione. O a come rimettere in moto ascensori sociali che consentano a un giovane di poter scommettere se stesso e sulle proprie capacità. Per non parlare di quanto la guerra in Ucraina obblighi ripensare le politiche della sicurezza e il ruolo dell’Europa in un mondo segnato da conflitti e tensioni. Insomma, serve un pensiero e proposte adeguate al mondo di oggi. Per usare una formula “un pensiero nuovo per un secolo nuovo”. Tanto più di fronte a una destra che rischia di condannare la società italiana all’isolamento internazionale e a nuove e più acute disuguaglianze, serve un PD che dall’opposizione costruisca una alternativa

- Ha detto che una società inquieta cerca rassicurazioni e che il Pd deve aprirsi a forze nuove. Eravate alleati del M5S, vi hanno rosicchiato a sinistra
Se si vuole contrastare la destra e le sue politiche serve uno schieramento progressista largo e unito. Il PD lo ha sempre sostenuto e proposto. Non siamo noi ad aver scelto di marciare da soli. Se in Lazio e Lombardia le forze progressiste vanno divise lo si deve alle scelte di 5Stelle e di Azione-Italia viva. E’ del tutto legittimo che ogni forza politica voglia crescere. Meno legittimo è che lo si faccia a scapito dell’unità, favorendo così gli avversari politici.

- Perché il Pd quando perde entra in preda a crisi esistenziali che volete mettere sotto al tappeto coi congressi?
Ma non abbiamo messo sotto il tappeto proprio nulla ! Al contrario, Letta si è dimesso, abbiamo convocato un Congresso straordinario, vogliamo aprire un ciclo del tutto nuovo nella vita del partito con un rinnovamento radicale dei suoi dirigenti. E siamo l’unico partito che discute e decide alla luce del sole e coinvolgendo centinaia di migliaia di persone. Magari lo facessero anche altri ! La Lega ha perso il 75% dei voti conquistati nel ‘19 e tutto tace. 5Stelle ha perso il 50% dei voti conquistati nel ‘18 e oggi sembra quasi che abbia vinto le elezioni ! Forse ci vorrebbe da parte di tutti un po’ più di onestà intellettuale. E peraltro è del tutto irresponsabile l’accanimento con cui si vuole far credere che il PD non abbia possibilità di rilanciarsi. 



.

- Quali domande deve porsi il Pd per avere diritto di rappresentanza in questo Paese ?
Ma noi il diritto di rappresentanza lo abbiamo perché c’è lo hanno dato gli elettori. Dalla elezioni siamo usciti come il secondo partito del Paese. Governiamo oltre il 60% dei Comuni italiani. Torino, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo e tanti altri capoluoghi di provincia sono guidati da sindaci di centrosinistra con il sostegno determinante del PD. Tutto questo non ci porta a nessuna sottovalutazione delle nostre difficoltà, ma ci consente di poterle affrontare e superare.

- Intanto Giorgia Meloni sale nei sondaggi. Come si frena questo trend?
Nei primi mesi di governo sempre chi governa gode di una “luna di miele” con l’opinione pubblica. E’ valso sempre per tutti i governi, di ogni colore. Per di più la Meloni gode di una doppia rendita di posizione: i suoi alleati sono deboli e in calo di consensi e un’alternativa di opposizione non c’è ancora. Ma non è uno scenario irreversibile. Per questo è così importante che il PD si rimetta in cammino e che l’opposizione ritrovi la strada dell’unità’.


Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post