Lello Russo e la selezione democratica dei migliori

Felice Massimo De Falco • 18 aprile 2023

Lello Russo faccia un’operazione di eugenetica sui candidati, li selezioni, gli sposti consenso, gli dia la possibilità di cui vanno in cerca anche se risultano deboli elettoralmente. Che sia una catarsi il suo lascito politico e morale. Democrazia vuole che non ci si può opporre all’isterismo di massa che vota per un candidato per mille motivi, ma un uomo politico rivolto con lo sguardo verso il futuro può frenare gli egoismi di parte e dire come Kant: “Ogni politica dovrà piegare le ginocchia davanti alla morale”

Non sarà una passeggiata di salute neppure per lui, Lello Russo, candidato a sindaco supportato da ben 11 liste. Una miscellanea umana e di valori sparsa, eterogena e con un bagaglio di istanze opportune o meno da portare in groppa, se l’esito del voto accorderà loro la vittoria. Certo, i candidati sono il plus di chi li guida, alcune volte sono decisivi per la vittoria, altre volte sono più incisivi numericamente dello stesso candidato a sindaco. E allora non sarà facile gestire innanzitutto personalità differenti, con storie e valori diametralmente distanti, e portarli ad unità nel consesso più importante della città, il consiglio comunale.


Le doti di sensale che hanno permesso a Lello Russo di spacchettare il Pd, ingurgitare qualcosa dei 5 stelle, sterilizzare il campo progressista fino a non farlo presentare, sono encomiabili e danno la conferma che lui sia un politico di razza pregiata, un uomo d’altri tempi da far rimpiangere la Prima Repubblica, quando, accanto all’astuzia e al ragionamento c’era la Politica. Il convitto largo messo in piedi che ha le sembianze di una falange macedone sicuramente sarà decisivo alla causa, considerato che dall’altra parte di ci sono solo 2 candidati sindaci con due liste differenti. Abbassate le pretese di fare i Leonida contro Serse, l’esito si configura scontato, ma la partita va sempre giocata.


Ciò che preoccupa è il coniglio della composizione del consiglio comunale che verrà fuori dal cilindro delle urne. Valori come fedeltà, gioco di squadra, bene comune, attaccamento alla città, sono peculiarità che non tutti possono vantare. E spesso coloro i quali hanno dimostrato tali valori sono stati tagliati fuori dal circolo che conta a favore di personaggi che hanno fatto della loro missione politica un bene privato. Strano a dirsi, sono spesso i più premiati alle urne e lo saranno anche questa volta, avanzando prima di tutto cariche assessoriali. La matematica ci dice che almeno 3 liste rimarranno fuori dall’estenuante fase dell’assegnazione delle cariche in giunta.


E più consenso prenderanno e più alte saranno le pretese e la garanzia di essere autonomi nel loro mandato, col rischio di trasformare l’emiciclo locale in un suk di clientele in cambio dell’alzata di mano. Questa è la sfida che si troverà di fronte Lello Russo: equilibrare i poteri, rendere vacui quelli che non perseguono l’interesse pubblico, formare una squadra che segua i suoi principi, cioè “mettere il cittadino al centro” e isolare i “mercanti nel Tempio”. Ponga un limite al supermarket di seggi e selezioni prima che si aprano le urne uomini e donne dotati di passione, senso di responsabilità e lungimiranza, che sono le condizioni di un altro corollario: costruire una nuova classe dirigente. Non si lasci assuefare dai numeri per poi cedere alle grinfie divoratrici di chi fa politica come secondo lavoro o in alcuni casi primo. Eviti la dittatura delle prebende a favore della democrazia delle idee.


Lello Russo faccia un’operazione di eugenetica sui candidati, li selezioni, gli sposti consenso, gli dia la possibilità di cui vanno in cerca anche se risultano deboli elettoralmente. Che sia una catarsi il suo lascito politico e morale. Democrazia vuole che non ci si può opporre all’isterismo di massa che vota per un candidato per mille motivi, ma un uomo politico rivolto con lo sguardo verso il futuro può frenare gli egoismi di parte e dire come Kant: “Ogni politica dovrà piegare le ginocchia davanti alla morale”

 

Share

Tutti gli articoli

Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Autore: Marianna Marra 28 luglio 2025
"Uno Stato laico deve dare ai cittadini la possibilità di decidere della dignità della propria vita e della propria morte."
Autore: Iazzetta Giuseppe 23 luglio 2025
This is a subtitle for your new post
Autore: Marianna Marra 3 luglio 2025
"I giovani e la salute mentale". Conoscere per normalizzare l'accesso alle cure, normalizzare per non stigmatizzare, non stigmatizzare per prevenire e curare senza paura né pregiudizio. Conoscere per potersi affidare, affidarsi per poter guarire.
Autore: Marianna Marra 2 luglio 2025
Salvatore Rosolino, la sua leggerezza come lascito di libertà e testimonianza di immortalità.
Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Altri post