La forza delle sanzioni delle forze europee

Donato Velleca • 2 maggio 2022

La forza delle sanzioni delle forze europee - Esteri

L'aggressione della Russia a danno dell'Ucraina ha evidenziato tra la gente comune la parola "sanzione".

Il concetto di sanzione implica una conseguenza, negativa per chi la riceve, ad una azione non conforme alle leggi e alle consuetudini che uno stato o un insieme di stati si sono date, con l'obbligo reciproco di rispettarle. Ha diversi aspetti applicativi a seconda del campo ove è applicata è sociologicamente parlando una "gogna"

Le sanzioni applicate dai paesi occidentali alla Russia sono spiccatamente economiche, ma non mancano riflessi sociologici.


Vietare l'esportazioni di prodotti anche con alta tecnologia, significa bloccare i processi produttivi e la filiera di produzione nazionale alle aziende russe.

Le conseguenze sono il fermo delle attività che portano disoccupazione e penuria di beni. Tale fenomeno, per la legge della domanda e dell'offerta, fa alzare i prezzi di beni e servizi, impoverendo le persone a reddito fisso: quindi agli strati più deboli della società.


La sanzioni finanziarie invece hanno lo scopo di privare di liquidità il governo russo (si fallisce per mancanza di liquidità).

La materia è un po complessa. Sinteticamente (siccome la moneta è un fondo di valore e un metro di misura) privando la Russia di acquistare sui mercati finanziari il dollaro o l'euro, monete rappresentanti economie solide e stabili, si vieta alla stessa di acquistare anche sui mercati orientali beni e servizi che mal accettano il rublo in pagamento.


Tutto ciò aggrava ulteriormente il tenore di vita dei cittadini che per accaparrarsi i pochi beni a disposizione devono pagare un prezzo via via più alto.

Da un punto di vista sociale e morale la "gogna" che il popolo è costretto a subire anche antropologicamente determina sconforto e malcontento.


Mentre il messaggio inviato agli oligarchi, a cui il mondo occidentale ha congelato i beni, serve a far riflettere sul modus vivendi nei due poli e a far si che facciano pressione per la fine delle ostilità.

Le sanzioni inflitte sono pesanti; si deve sono sperare che il popolo russo storicamente sempre sotto governi oligarchici non sia del tutto assopito e abituato irreversibilmente a una vita grama.




Share

Tutti gli articoli

Autore: Marianna Marra 14 novembre 2025
L’incantesimo si è svolto in un bignami di vite vissute che hanno fatto la storia della tradizione e tuttora fanno scuola all’innovazione.
Autore: Redazione 6 novembre 2025
Comunicato Stampa: LINA E LE ALTRE
Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Altri post