Rosanna Ruscito (Italexit): "Via dall'Europa. L'euro è una moneta di distruzione di massa"

Felice Massimo De Falco • 3 settembre 2022

Rosanna Ruscito (Italexit): " L'euro è una moneta di distruzione di massa, Usa responsabili del conflitto ucraino, siamo free-vax, nessun controllo o limitazione, statalizziamo la Banca d'Italia, no ai rigassificatori

- Dice Paragone: Draghi ci prende in giro, dice cose senza senso mentre il Paese sprofonda. Da mesi noi di Italexit chiediamo lo scostamento di bilancio per contrastare la crisi energetica ma nessuno ci ascolta. Perché non vi ascoltano?


Famiglie ed imprese stanno sostenendo costi esorbitanti per il pagamento delle utenze di luce e gas. Siamo in una emergenza e, a meno che non sia stata pianificata a tavolino, il governo ha il dovere di affrontarla e contrastarla anche attraverso lo scostamento di bilancio. Dopo la pioggia di miliardi spesi negli ultimi due anni in bonus per vacanze e altro e bachi a rotelle, non è comprensibile che dinanzi ad una emergenza simile che impone a tanti artigiani, commercianti e imprese addirittura la chiusura della propria attività, il governo Draghi non abbia già operato in tal senso, bisognerebbe chiedere a Draghi.

Addurre come motivazione che lo scostamento non rientra tra gli “affari correnti” di cui può occuparsi il governo dimissionario non è una risposta sufficiente perché ciò sarebbe superabile col voto della maggioranza del parlamento.


- Voi di te: paghiamo il prezzo di una guerra che gli Stati Uniti alimentano contro la Russia? Ce lo spieghi meglio


Personalmente ritengo gli USA responsabili della crisi, iniziata 8 anni fa nel 2014, e divenuta oggi una guerra che non interessa solo l’Ucraina ma rischia di degenerare in un terzo conflitto mondiale tra Russia e NATO.

Al tempo la strategia degli USA era portare l’Ucraina più vicino alla UE e dotarla di un governo filo-americano. L’Ucraina di fatto, se non formalmente sostanzialmente, era stata fatta diventare un membro NATO. L’invasione della Russia indubbiamente è stata a mio parere personale provocata e l’Italia rischia di vedersi accollare un prezzo alto.

L’allargamento ad est della NATO voluto dagli USA è stata l’elemento scatenante della guerra in Ucraina, unitamente al fatto che le regione russofone dell’Ucraina sono state per anni teatro di una pulizia etnica da parte delle milizie nazionaliste ucraine ispirate ad ideali nazisti e migliaia di civili sono stati massacrati solo per non aver voluto recidere i propri legami culturali e storici con Mosca.

Ora, se si considera che, dall’Ucraina, i missili lanciati possono colpire Mosca in 8 minuti è evidente quali siano il ruolo e le responsabilità di Washington. Quanto alle conseguenze economiche che l’Italia paga per le sanzioni imposte alla Russia, queste sono oggi chiare purtroppo a tutti.


- Affermare che i veri sovranisti siete voi: cosa vi contraddistingue dalla destra?


Noi pensiamo che oggi non abbia più senso parlare di distinzioni fra destra e sinistra, perché si tratta di un unico polo, un unico partito con sfaccettature diverse. Piuttosto per noi ha senso parlare di distinzione tra “alto” e “Basso” : in alto ci sono le élites, i grandi gruppi, le lobbies, gli speculatori, alla base, nel basso c’è il popolo, la gente comune come me e noi ci collochiamo accanto al popolo.

Siamo sovranisti nel senso che vogliamo la riconquista della sovranità dell’Italia, politica, economica e monetaria perché ciò è indispensabile per far ripartire il paese e la nostra economia. Questo ci distingue da uno sbiadito centro destra Meloniano e leghista.


 - Volete uscire dall’Europa e dall’Euro. A quale prezzo?


L’euro è una moneta di distruzione di massa. I dati ed i grafici stesi da economisti, che abbiamo a disposizione, dimostrano che l’euro ha danneggiato in modo gravissimo la nostra economia e le imprese italiane. Una volta liberi dai vincoli della UE sarà possibile attuare una politica di investimenti che rivitalizzi la nostra economia. La sovranità monetaria per noi è irrinunciabile per la crescita del paese e della nostra economia.

Quanto alle dinamiche di uscita dalla UE, queste sono studiate da anni e non solo dai nostri economisti, è un lavoro che non ci troverà impreparati!


 - Siete no-vax. Eppure i dati dicono che il vaccino ha evitato la morte a milioni di persone


E’ scorretto qualificarci “no vax”, se proprio bisogna trovare un termine inglese per definirci, allora siamo “Free vax”.

Siamo contro ogni forma di controllo e limitazione sociale che violi i nostri diritti e le nostre libertà costituzionalmente garantiti. Siamo contrari all’obbligo vaccinale perché ognuno deve poter decidere liberamente per la propria salute come prescrive la nostra Costituzione.

Quanto all’efficacia del vaccino, purtroppo i dati non confermano affatto che abbia evitato milioni di decessi, anzi…

Negli ultimi giorni, come ho potuto leggere in diversi articoli, si è espressamente riconosciuto che disapplicando il protocollo Speranza ovvero “tachipirina e vigile attesa” imposto dal governo che ha anche sanzionato i medici che non lo applicavano, si sarebbe potuta evitare l’ospedalizzazione del 90% dei malati covid!!

Italexit intende chiedere immediatamente l’istituzione di una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia che indaghi sugli errori, le omissioni e le violazioni di legge commessi e soprattutto faccia chiarezza sui contratti stipulati dal governo con le case farmaceutiche.

Chiediamo anche un risarcimento per tutti i cittadini vittime delle reazioni avverse causate da questi vaccini, oltre naturalmente al risarcimento ed immediata reintegra nel posto di lavoro per i cittadini ingiustamente sospesi dal lavoro solo per non avere accettato di sottoporsi a questo farmaco sperimentale.


- Volete statalizzare la Banca d’Italia. Così si ritorna al comunismo sovietico?


Un errore concettuale e pratico che molti commettono (specie quelli per cui il liberismo è fronte di libertà) è quello di identificare qualsiasi politica che veda attore uno Stato “padre” dei cittadini come politica “comunista”.

Lo statalismo non è il fine dell’azione politica, ma ne è il mezzo; Ed essendo mezzo, la nazionalizzazione è un approccio politico neutro perché quello che conta è l’obiettivo, ovvero l’interesse perseguito e tutelato.

Bisogna uscire dalle trappole ideologiche e dalla propaganda neoliberista che ammorba questo paese.

Il sistema finanziario/bancario della UE genera debito in quanto lo Stato deve ricorrere al mercato per finanziarsi, per cui ogni forma di spesa diretta (possibile ovviamente nelle economie dotate di sovranità) per noi è impossibilitata.


- Siete contro le grandi infrastrutture come il Mose e la Tav. In cambio cosa proponete? 


Non siamo contro le grandi infrastrutture. I tagli alla spesa pubblica e le privatizzazioni hanno impoverito progressivamente le nostre infrastrutture, la rete stradale è insufficiente, ponti e viadotti sono pericolanti, la rete ferroviaria soprattutto al sud è inadeguata. Il mercato non investe in settori in perdita e deve farlo lo stato. Italexit si impegna a definire un piano strategico relativo ad opere infrastrutturali strategiche nel rispetto dell’ambiente e dello sviluppo economico per ciascuna area territoriale.


-Si devono fare i rigassificatori? 


No. L’esigenza di rigassificatori è una conseguenza delle sanzioni alla Russia letali per la nostra economia. Rinunciare ad acquistare il gas dalla Russia allo stesso prezzo di sempre, con l’illusione di punirla, ci impone di acquistarlo altrove, ovvero dagli USA che ce lo vendono in forma liquida, per cui una volta qui, va rigassificato con spreco di denaro e danno ambientale da inquinamento.


-Sul conflitto ucraino la pensate come ai 5 stelle. No all’invio di armi sì alla diplomazia. Ma siamo di fronte ad uomo come Putin che si beffa della diplomazia.


Noi diciamo NO alla guerra NO all’invio di armi e no alle sanzioni. Si alla diplomazia alla creazione di un tavolo diplomatico di confronto per il raggiungimento di una pace che è possibile e che l’Italia deve perseguire. La NATO non può essere una struttura dominata completamente dagli USA e l’Italia non può ridursi ad essere mero esecutore degli ordini NATO/USA come ha fatto il governo Draghi.


- Che piano proponete per l’immigrazione (che è simile a quello di Salvini)?


Italexit intende realizzare un piano di assunzioni volto ad implementare le forze dell’ordine. La prevenzione del crimine attraverso il monitoraggio delle zone più a rischio è un punto importante del nostro programma, così come lo stop all’immigrazione clandestina, all’accoglienza a tutti i costi ed al rilancio delle periferie. Siamo totalmente contrari all’accoglienza a tutti i costi che genera solo una massa di disperati senza prospettive, un aumento di criminalità e insicurezza ed è causa di sfruttamento da parte di organizzazioni malavitose. Chi fa entrare immigrati per poi abbandonarli nelle braccia della criminalità organizzata o dei caporali non è un benefattore ma un irresponsabile.





Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post