Sugli strali della guerra si consuma la dissidenza dei partiti

Redazione • 6 maggio 2022

Sugli strali della guerra si consuma la dissidenza dei partiti. In prima fila Lega e 5 Stelle

Sale la tensione nella maggioranza sulla linea del governo riguardo il conflitto in Ucraina. Alla vigilia del viaggio del premier Draghi negli Stati Uniti, Lega e Movimento 5 stelle sono sempre più in pressing affinchè il premier chiarisca la linea dell'Italia e faccia di tutto per rilanciare la strada del dialogo. Basta con la politica delle armi, la tesi. 


"La priorità è cessare il fuoco e salvare vite. Non penso che dopo due mesi e mezzo la risposta siano altre armi e altri morti", dice il leader della Lega Salvini. "Spero non ci sia qualcuno che ha interesse di far proseguire la guerra. Gli italiani sono gli ultimi ad avere questo interesse", prosegue il 'Capitano' del partito di via Bellerio.


"È evidente che dopo due mesi di attività bellica ci debba essere un confronto in Parlamento per capire quali posizioni il governo porterà ad esempio a Washington e mentre si preannuncia anche un passaggio a Kiev. È inevitabile che il governo italiano riceverà delle chiare posizioni dagli Usa per questo è importante che porti anche delle chiare posizioni dell'Italia", rilancia il leader M5s Conte che chiede un voto in Parlamento su una mozione per ridisegnare il perimetro di azione del governo. 


"Visto da Bucha il dibattito che si fa in Italia sull'Ucraina è lunare", la risposta del Pd con la deputata e responsabile Esteri Quartapelle, impegnata in queste ore in un fitto giro di incontri e visite in Ucraina insieme a Riccardo Magi, su invito del parlamento ucraino.


Il segretario dem Letta preferisce non entrare in polemica con il Movimento 5 stelle. "La proposta che avanzo - osserva - è di creare una Confederazione Europea, al di sopra dell'Unione Europea. Occorre cioe' creare uno spazio politico che metta insieme i 27 Paesi membri dell'Unione Europea, che continua a vivere normalmente, con i 9 Paesi che hanno l'aspirazione di diventare membri dell'Unione, Ucraina compresa. Paesi che in questa fase sono diventati centrali: Moldavia, Georgia, Macedonia del Nord, Albania, Serbia, Bosnia, Montenegro e Kosovo.


Poi altra considerazione: "Il G20, creato nel 2008, è stato un'intuizione geniale, una novità importante, utile, interessante. Ebbene, nel momento in cui alla recente riunione del G20 a livello di ministri delle Finanze e governatori, gli europei si alzano e se ne vanno insieme agli americani mentre parla il delegato russo è evidente che qualcosa di grave è successo. Allora dobbiamo domandarci se ci sara' ancora un G20 e che ruolo avrà".


Resta il clima di fibrillazione nella maggioranza sul conflitto in Ucraina. Il dibattito politico è ancorato sulla posizione dell'Italia: il premier la prossima settimana sarà negli Stati Uniti (potrebbe riferire in Parlamento il 18 maggio) ma il quadro normativo nel quale si muove l'esecutivo è già definito con il varo dei due decreti sull'Ucraina.

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