Ugo Micera "Amnesia": "Il Covid ci ha piegati, ma almeno prima eravamo tutelati"

redazione • 17 marzo 2023

Purtroppo nella mia città, Pomigliano, il commercio vive una flessione negativa, sopratutto dopo la pandemia. Pomigliano che per anni è stata punto nevralgico, punto d’incontro ed attrazione di tutti i paesi limitrofi, oggi è una brutta copia di quella che era. Le motivazioni di questa flessione negli ultimi anni, secondo me, derivano da molteplici fattori: traffico impazzito, parcheggi quasi inesistenti, quasi totale inesistenza di un tavolo che possa permettere ai commercianti di confrontarsi con le istituzioni cittadine.

Da commerciante che vive i flussi economici della città, secondo te il commercio ha avuto una flessione e perché?


Purtroppo nella mia città, Pomigliano, il commercio vive una flessione negativa, sopratutto dopo la pandemia.
Pomigliano che per anni è stata punto nevralgico, punto d’incontro ed attrazione di tutti i paesi limitrofi, oggi è una brutta copia di quella che era. Le motivazioni di questa flessione negli ultimi anni, secondo me, derivano da molteplici fattori: traffico impazzito, parcheggi quasi inesistenti, quasi totale inesistenza di un tavolo che possa permettere ai commercianti di confrontarsi con le istituzioni cittadine.


- I tuoi clienti sono giovanissimi ma non solo. Quali problemi lamentano rispetto alla vivibilità della città?


La mancanza di spazi dove poter esprimere le proprie risorse creative o passare del sano tempo libero.


- Secondo te di cosa hanno bisogno i giovani?


Quello che posso dirti con certezza è che, a Pomigliano ci sono tante possibilità di far bene, ci sono giovani con grandi potenzialità, ed allora perché non diamo la possibilità di esprimere queste potenzialità.


-Nelle ore diurne questa città è un fantasma: hai qualche idea per popolarla?


La cosa a cui penso spesso, è che a Pomigliano possa servire molto un “Social Space”, uno spazio sociale dove ognuno può tirare fuori il meglio di se, dove si fa musica, teatro, dove si creano connessioni tra giovani ed anche meno giovani.


- Che rapporto c’era tra voi commercianti e l’amministrazione?


E questo secondo me, è il tema principale.
Negli anni dal 2010 al 2020, con cadenza settimanale, precisamente il martedì, c’era una riunione fissa con Sindaco, Assessore al commercio e forze dell’ordine, riunione secondo me fondamentale perché da quel tavolo sono uscite tante iniziative e tante idee ottime(cartelloni di eventi, iniziative condivise).
Ripartire da qui, dal confronto, che è anche prendersi le responsabilità.


- Pensi che bisogna puntare ancora sul commercio per ridare vigore alla città o bisogna trovare nuove vocazioni. Se si, quali?


Non si può cambiare la storia in pochi anni, così come non è facile tornare a splendere subito, come era fino a pochi anni fa.

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