Anna Rea, una vita in soccorso degli ultimi

redazione • 11 febbraio 2023

Anna Rea, una vita in soccorso degli ultimi

Anna Rea, dopo un lungo trascorso accanto ai lavoratori ora si ritrova accanto ai consumatori. Cosa è cambiato?


Essere accanto ai lavoratori non è cosa diversa che essere accanto ai consumatori. È per me sempre un impegno sociale vicino a chi ha bisogno di tutele e diritti.

Il lavoratore è esso stesso consumatore, in tutte le sue molteplici forme di partecipazione civile, ed è al tempo stesso studente, disoccupato, precario, lavoratore a partita Iva, casalinga, pensionato. È insomma la persona a tutto tondo a cui rivolgiamo il nostro lavoro di tutela. Siamo passati, prima, attraverso la pandemia, poi, la crisi climatica che è tutt’ora un’emergenza, la recessione, la guerra, il caro energia, e adesso con l’inflazione di nuovo a due cifre si è indebolita sempre la capacità di acquisto delle famiglie in un Paese che ha il reddito da lavoro più basso d’Europa, le pensioni non dignitose, e il peso fiscale piu alto con una vergognosa quota di elusione ed evasione fiscale. 

Dal lavoro al consumo il passo è breve: servono azioni concrete ed immediate. Auspichiamo non solo bonus o aiuti uguali per tutti, ma è necessario ridurre i prezzi, il cuneo fiscale e aumentare gli stipendi evitando speculazioni e truffe.


Partiamo dall’autonomia differenziata: è un provvedimento che spacca il Paese e con quali conseguenze per i consumatori?


Siamo molto preoccupati per le derive che l’autonomia differenziata possa avere sulle persone che non potranno accedere in maniera ugualitaria a diritti costituzionalmente garantiti, come scuola, sanità, trasporti e assistenza.

Le Associazioni dei consumatori, ADOC in primis, denunciano disparità di trattamento tra Nord e Sud. Ricordiamo che nel nostro Paese sono 5,6 milioni le persone che vivono in condizione di povertà assoluta, persone che sono impossibilitate ad acquistare beni e servizi essenziali per uno standard di vita accettabile. Di questi, il 44,1% risiede nel Sud e nelle isole. Ricordo a me stessa come il Paese è, nei fatti, diviso in due per la qualità dei trasporti pubblici. Trenitalia continua a fermarsi a Salerno e ci vogliono intere giornate per raggiungere luoghi della Calabria, per non parlare delle Sicilia. Un servizio pubblico dequalificato e inesistente con costi altissimi al pari dei costi del Nord. Incentivando l’uso dell’auto privata con una ricaduta negativa sui costi familiari e sull’ambiente. Così come non sottolineare l’inesistenza di un trasporto elettrificato mentre abbondano iniziative sull’ambiente da parte degli stessi Enti locali.

Pensiamo alla scuola, un servizio fondamentale per garantire il futuro al nostro Paese e alle nuove generazioni. Ci sono scuole costrette al doppio e triplo turno, che non hanno strumenti utili e innovativi nell’era digitale per la didattica. Non oso immaginare il futuro della sanità! Per noi è già sbagliata la gestione sanitaria affidata alle Regioni e lo si è visto tra commissariamenti e mala sanità. Un servizio che, a nostro avviso, deve tornare quanto prima al controllo statale e non deve essere appannaggio di baroni o di politici, senza distinzione partitica della ricerca del consenso elettorale. Tra le questioni più urgenti, la vergogna delle liste d’attesa. Per esami importanti, che possono cambiare il corso della vita di un soggetto, si aspetta anche un anno e dal Sud si è costretti a migrare al Nord rimpinguando le risorse delle casse sanitarie del Nord.

Auspichiamo che, nel corso di definizione, si vada ad un radicale cambiamento della proposta votata in Consiglio dei Ministri con un’assunzione di responsabilità dei partiti che governano e dell’opposizione. Non si utilizzi questo argomento pensando di essere in perenne campagna elettorale. Sono decisioni impegnative verso la vita delle persone e a garanzia dei diritti costituzionali. Ma soprattutto, ci auguriamo che vi sia un più ampio coinvolgimento parlamentare del settore consumeristico per un confronto volto a garantire i diritti essenziali dei consumatori, come è già avvenuto con il Ministro Urso che ha inaugurato la costituzione di un tavolo permanente con le associazioni dei consumatori sul tema dei prezzi.


Spreco alimentare: buttiamo via ogni anno più di quello che mangiamo. Quali sono gli accorgimenti dell’ADOC?


Il 5 febbraio scorso, la Giornata contro lo Spreco alimentare, ADOC è stata in prima linea lanciando una campagna social per coinvolgere tutte le sedi presenti sul territorio nazionale. Abbiamo definito 5 regole basilari per informare i consumatori per ricordarci di acquistare ciò che davvero serve, facendo attenzione alla stagionalità dei prodotti, per mettere in evidenza le scadenze dei cibi, per evitare sprechi, ricordando che si può sempre aiutare chi ha meno con ciò che abbiamo in casa.

È più che mai necessario, in un periodo di difficoltà economiche come quello che stiamo vivendo, acquistare con consapevolezza. È la sfida che ho raccolto al mio insediamento in ADOC, passare da cliente a consumatore consapevole. E la consapevolezza passa anche attraverso il corretto comportamento nei confronti dello spreco alimentare.

A tal proposito, voglio qui sottolineare la potenza intrinseca che hanno i consumatori nell’indirizzare il buono e corretto consumo verso la qualità del bene dalla sua sostenibilità sociale, ambientale e di costo. Noi tutti possiamo sostenere e affondare aziende e prodotti non virtuosi. Questo è un campo su cui non si ha ancora contezza in Italia, ma in tante nazioni europee ed extraeuropee non è più così: i consumatori sono addirittura soggetti riconosciuti nella carta costituzionale.


L’ADOC è molto vigile sul costo dei carburanti. La gente a cosa deve stare attenta quando va a fare benzina?


Negli ultimi tempi, la vicenda del caro benzina ha  tenuto banco e continua ancora a farlo. 

Come Associazione a tutela e orientamento dei consumatori ci corre l’obbligo di essere vigili. Lo abbiamo ribadito anche in seno al Palamento nel corso dell’Audizione alla Camera sulle norme sui carburanti ed il decreto trasparenza. È necessario rafforzare i controlli contro le speculazioni e aiutare concretamente i consumatori, che necessitano di una maggiore trasparenza del mercato. Per questo è essenziale evitare le speculazioni e aiutare nella scelta il consumatore, indicando il prezzo medio giornaliero sia tramite App, sia attraverso la cartellonistica presso tutti i distributori. È una forma di trasparenza anche verso i gestori corretti e stanare gli oltre 4000 sui 22000 totali che non danno comunicazione al garante dei prezzi o per i tanti barili di provenienze incerte scovate dalla Guardia di Finanza alcuni mesi fa. Resta alta la nostra attenzione per la riduzione del costo dei carburanti che pesano in tutta la formazione dei prezzi al consumo proprio per il costo dei trasporti e tra questi obiettivi da raggiungere sicuramente vi è la nostra battaglia per l’azzeramento dell’IVA sull’accise. Una tassa su una tassa, iniqua e sbagliata.


Come si risparmiano luce e gas?


Ci sono delle semplici e basilari regole da seguire determinate da comportamenti corretti che ci permettono di risparmiare in bolletta. Le abbiamo inserite nel nostro sito: abbassare il riscaldamento di un grado, cercare di riscaldare almeno un’ora in meno nell’arco della giornata, se abbiamo dei vecchi dispositivi sarebbe meglio rinnovarli, cerchiamo anche di ridurre il tempo che trascorriamo sotto la doccia e cerchiamo di ridurre anche l’uso degli elettrodomestici, come lavatrici o lavastoviglie, evitando di utilizzarle semivuote per esempio, o evitare di lasciare altri elettrodomestici in standby (televisori, decoder, PC ecc.). Sono piccoli accorgimenti, ma adottati tutti insieme ci permettono di risparmiare.

Comportamenti responsabili e virtuosi da tenere e premiare ma nello stesso tempo occorre che vi siano incentivazioni con regole meno farraginose per le famiglie ma anche imprese per sostituire vecchie caldaie ed incentivare l’autoconsumo con le comunità energetiche. Ma i Comuni si dovrebbere attrezzare prima ancora che conoscere la materia.

Tanti accorgimenti che uniti al calo del 34,2% della bolletta del gas sul mercato tutelato potrebbero essere una piccola boccata d’ossigeno per i consumatori. Possiamo definirla una vittoria?


Nonostante la riduzione del gas a gennaio, lo dice la stessa Arera, siamo molto lontani dal riequilibrare gli aumenti dei prezzi dell’ultimo anno. Non solo, le famiglie hanno potuto beneficiare del clima favorevole che ha permesso loro di ridurre l’accensione dei riscaldamenti. Non basta, bisogna intervenire urgentemente per aiutare chi non riesce ad arrivare alla fine del mese, senza sé e senza ma.

Crediamo sia necessario riformare al più presto e in maniera strutturale la bolletta, riportare sulla fiscalità generale i vari oneri fiscali che da Draghi e con la Meloni fino a marzo sono stati sospesi e, infine, azzerare l’Iva. Oltre ovviamente ad avviare un’azione impegnando direttamente le aziende, gli Enti locali e i cittadini per costruire i gruppi di autoconsumo e ridurre la dipendenza del Paese dalle fonti fossili, a beneficio della sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’intera collettività.


Come influirà l’inflazione sugli usi degli italiani?


L’Istat conferma quanto denunciamo da tempo come associazione dei consumatori: il nostro Paese è povero. Per far quadrare i conti e pagare le bollette, le famiglie hanno ridimensionato le proprie abitudini di spesa, rinunciano alla qualità, spendono di più e consumano di meno, ricorrono al discount.

A preoccupare maggiormente il dato sul calo delle vendite dei prodotti farmaceutici che indica la rinuncia delle persone alle cure.

Non c’è più tempo da perdere, il nostro Paese vive una situazione di estrema difficoltà destinata purtroppo a peggiorare.

Questa è un’emergenza sociale, bisogna intervenire immediatamente per calmierare i prezzi. È necessario, quindi, convocare subito la Commissione Alert Prezzi, a livello territoriale, e continuare il confronto al tavolo di monitoraggio nazionale con le Associazioni dei Consumatori. Infine è urgente aumentare gli stipendi che, ricordiamolo, sono i più bassi d’Europa, mentre viviamo un’inflazione tra le più alte.



Ci sono ancora i saldi: qual è il vademecum per evitare le beffe?


ADOC proprio nel rispetto della propria mission ha avviato nelle piazze e tra la gente un’iniziativa per dare consigli ai consumatori in un periodo come quello dei saldi, caratterizzato da moltissime offerte e chissà da quali affari… Abbiamo cercato, predisponendo un vademecum stringato e chiaro fatto di 10 punti, di coadiuvare i consumatori a fare acquisti consapevoli ed evitare le truffe.

Iniziative che hanno avuto il plauso in diverse città dalle stesse associazioni dei commercianti. Il nostro obiettivo è di sostenere la giusta concorrenza nelle regole e nella trasparenza contro le speculazioni e truffe a danno dei cittadini e, nello stesso tempo, delle aziende commerciali virtuose.

Sono stati proprio i nostri volontari, presenti nelle tante iniziative che si sono svolte sulle principali piazze italiane, a dare informazioni utili per far valere i propri diritti nel caso di controversie. Resta sempre valido comunque l’invito a rivolgersi ai nostri sportelli che sono in tutte le regioni italiane, cercando la sede più vicina sul nostro sito www.adocnazionale.it.


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