Bipolare uguale potenziale criminale? Una narrazione errata

Erika Takahashi • 5 maggio 2022

Bipolare uguale criminale? Una narrazione errata

Negli ultimi anni del Disturbo Bipolare si sente parlare abbastanza spesso anche perche’ molti personaggi famosi hanno fatto l’outing con la malattia, ma un conto è essere un noto personaggio a cui tutto e’ permesso, ma quando sei un essere qualsiasi lo stigma e’ ancora tanto.


Nel 2022 ancora la malattia mentale fa paura, il DB non e’ una malattia alienante come altre malattie psichiche gravi, anche se in certi momenti i nostri comportamenti possono essere bizzarri o incomprensibili, ma la nostra personalita’ viene mantenuta.



C'è una narrazione sull'argomento che andrebbe affrontato seriamente perchè chi ignora purtroppo questa malattia interpreta male certi comportamenti,  come fannoi sia i media e anche certi scrittori.  In un libro, un autore emergente scrive che il fidanzato di una ragazza compra nello stesso momento un’automobile e una moto, allora gli chiede “ma che sei bipolare?”. Ma cosa c’entra? Essere bipolari non significa che siamo persone che cambiano idea ogni momento: noi a volte magari non possiamo fare le cose che promettiamo a causa delle fasi alternanti dell'umore, non perche’ siamo persone irresponsabili, ma proprio perchè siamo responsabili ne soffriamo di più.


Ho letto anche in un thriller di una nota scrittrice che dove c’e’ un omicidio la prima persona che viene sospettata e’ una ragazza bipolare, cioe’: “malato mentale = potenziale assassino”. Certamente i malati mentali criminali esistono ma non e’ nel nostro caso a meno che una persona abbia altri problemi psicologici o psichici oltre il DB.


Negli ultimi anni non guardo piu’ la TV, ma  purtroppo certe notizie false vengono dette alla tv o ai quotidiani dai giornalisti che dovrebbero forse informarsi sulla malattia.

 

Dal 2010 che mi sono occupata di Auto Mutuo Aiuto per i Bipolari per 8 anni collaborando in un sito per i bipolari  “Sfidabipolare” e dal 2016 anche con i miei 2 gruppi FB sia per i pazienti e i familiari. Ho creato anche un gruppo di incontri reali a Roma dal 2014 al 2018 e ho conosciuto di persona piu’di 70 persone realmente tutti bipolari, provenienti anche dalle altre citta’d’Italia, e un’ infinita’ di amici e conoscenti bipolari virtuali.


Quello che di cui ci rendiamo conto sempre incontrandoci, che, umore permettendo, siamo persone del tutto normali, forse anche con una marcia in piu’ perche’ conosciamo sulla nostra pelle cosa siano le sofferenze, vivere tanti inferni ed ogni volta rialzarci e ricominciare, e diventiamo anche piu’ umili ed empatici verso le altre persone, per cui sentire certe definizioni false e’ una cosa che mi fa molto male e mi urta parecchio.


Quello di violenza estrema e’ tutto un altro problema psicologico molto grave, oppure di disperazione estrema.

Parecchi anni fa dopo aver sentito una notizia di cronaca ho postato il mio seguente sfogo sul sito:

“Stamattina un ennesima notizia! Un tale abbandonato dalla fidanzata esce di casa urlando “ammazzo la prima donna che mi capita!” e lo fa davvero, una poveraccia capitata per caso li’. . E quell’ingenuo del giornalista finisce la notizia dicendo: il tale assassino soffriva da tempo di crisi depressive!


Non ne posso piu’ di stare a sentire ogni giorno che se una persona ammazza qualcuno e’ colpa della depressione. C’e’ da distinguere il disturbo dell’umore con la vera follia. Mai ho pensato di uccidere qualcuno nè in depressione nè in mania! Sono una persona che chiede scusa se deve ammazzare una mosca o una formica! Poi nelle fasi depressive, sempre con l’idea del suicidio, vorresti non esistere piu’ e vuoi dire addio alla vita, rimugni, rimugini ma non abbiamo nemmeno forza e coraggio (c’e’ sempre una parte di noi che chiede aiuto, chiede salvezza), in genere finiamo con la lavanda gastrica o un segno sul polso.


 

Nel mio gruppo FB per i familiari c’era una donna iscritta che diceva che il marito fosse bipolare in cura ma che fosse molto  violento e si preoccupava per la sua incolumita’. Io piu’ volte le ho detto che il problema del marito non era il DB bensi’ un altro problema psicologico grave e di chiedere aiuto e di lasciare il marito. Purtroppo lei mi venne contro dicendo. “Mi suggerisci di lasciare mio marito?” Sembra che il marito le avesse minacciata che avrebbe fatto del male alla sua famiglia se lo avesse lasciato. Ma per anni ha avuto paura e purtroppo nel 2020 e’ stata uccisa dal marito che poi si suicido’ subito dopo. Per fortuna su internet s’e’  parlato solo che lui era un “malato psichico” (non DB) in cura al CSM:

E’ ovvio che oltre a noi 2 amministratrici e gli iscritti sono stati scioccati di questa orribile notizia.


Noi bipolari siamo potenziali assassini? la risposta e' NO assolutamente. E' vero che durante la mania perche' ci sentiamo bene e che pensiamo di avere ragione su tutto diventiamo arroganti e litigiosi, ci si mette anche l'irritabilita' che abbiamo per la mania che potremmo rompere o spaccare qualcosa,forse useremo anche le mani, ma non arriveremo mai a voler uccidere un altro essere umano.

 

 

Nei casi come quello della donna uccisa dal marito, il disturbo bipolare non c'entra nulla: suo marito era un uomo violento estremo a prescidere da che malattia avesse avuto e anche se non avesse avuto nessuna malattia sarebbe stato cosi.

 

Chi ha un marito o un compagno bipolare o non bipolare che usa le violenze sulle donne deve solo che denunciarlo e meglio stare lontana e chiedere aiuto, tanto poi queste persone non cambiano e non cambieranno mai e con l'eta' le cose peggioreranno ma sono 2 problemi ben diversi.





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