#crisipomigliano, Antonio Toscano: "Non solo la politica ha remato contro Gianluca"
#crisipomigliano, Antonio Toscano: "Non penso che tutti i cittadini fossero insoddisfatti. È chiaro che sulla comunicazione e sulla gestione dell'ordinario si doveva fare di più. Ma devo dire, a onor del vero, che Gianluca non sempre è stato supportato da chi di dovere. Una squadra è formata da politici e non solo. Tra malizia e manie di protagonismo, qualcuno è stato "poco costruttivo" se così si può dire."
- 5 consiglieri della maggioranza sfiduciano il sindaco Del Mastro. Come se lo spiega?
Mi limito a leggere le motivazioni date dai diretti interessati mezzo stampa e social. Quelle che fanno profondamente riflettere, però, sono le parole del Sindaco.
- Alcuni di essi dicevano che i problemi erano iniziati già subito dopo la vittoria elettorale. Può confermarlo?
In politica lei conosce una coalizione formata da tante forze eterogenee che non hanno problemi ad inizio mandato? Certe problematiche sono fisiologiche ed è chiaro che ne abbiamo avute anche noi.
- I consiglieri dem della sfiducia delineano la figura di un sindaco autoreferenziale, eterodiretto da emissari romani, non libero, incapace di fare sintesi. Lei invece che rapporto ha avuto con lui?
Ho sempre avuto con il Sindaco un rapporto schietto, diretto e trasparente anche quando i toni erano alti ed il confronto era più acceso. Proprio per questo penso che Gianluca nutrisse profonda stima nei miei confronti.
- Del Mastro mette sulla bilancia degli accusati Eduardo Riccio e Màrìannà Manna. Facevano pressioni per avere più spazio. Quali erano i motivi del loro malessere?
Ripeto, mezzo stampa e sui social si leggono tante cose.
- Anche gli ex 5 stelle, almeno una parte di loro, hanno preso le distanze da Del Mastro che si è sentito ferito. Dopo l’uscita di scena di Di Maio, Del Mastro era solo?
Assolutamente no. Del Mastro poteva sempre contare sul supporto di tanti consiglieri e assessori. Col senno di poi...qualcuno è stato più sincero e leale, qualcun altro un po' meno.
- Avete fatto un regalo a chi c'era prima?
Non abbiamo fatto alcun regalo così come non credo che nel 2020 chi ci ha preceduto ha regalato qualcosa a noi.
- Tuttavia, il calo di credibilità di quest’amministrazione si leggeva sui volti della gente. È stato fatto un regalo a chi c’era prima?
Non penso che tutti i cittadini fossero insoddisfatti. È chiaro che sulla comunicazione e sulla gestione dell'ordinario si doveva fare di più.
Ma devo dire, a onor del vero, che Gianluca non sempre è stato supportato da chi di dovere. Una squadra è formata da politici e non solo. Tra malizia e manie di protagonismo, qualcuno è stato "poco costruttivo" se così si può dire.
In città, però, vi era anche molto entusiasmo per i programmi legati al PNRR. Penso, ad esempio, alla strada all'interno della Leonardo e ai tanti progetti di riqualificazione urbana.
A tal proposito entro la fine di febbraio avremmo dovuto approvare la CUC, ovvero la Centrale unica di committenza, per la quale tutte le forze di maggioranza, fino a pochi giorni fa, avevano dato certezza sulla partecipazione ed approvazione in Consiglio comunale. Qualcosa poi è cambiato...
- Come ne uscite davanti alla città?
Ne usciamo sicuramente meglio dei consiglieri dimissionari e, soprattutto, con tanta dignità e a testa alta.