"Da Donna a Donna" - La rubrica di Ornella Manzi - Ecco la storia di Micaela Ottomano

Ornella Manzi • 1 febbraio 2023

"Da Donna a Donna" - La rubrica di Ornella Manzi - Ecco la storia di Micaela Ottomano

Micaela Ottomano è avvocato nota ed affermata in ambito nazionale ma è anche una donna affascinante e mamma attenta e presente. Gestisce uno studio legale in cui un corposo numero di validi avvocati si occupano di questioni spinose e cause dinnanzi ai tribunali inerenti il diritto civile, di famiglia e di vari ambiti del diritto penale ma soprattutto vanta di essere, oggi, riferimento delle più importanti Compagnie assicurative e telefoniche, europee ed italiane e dei più imponenti gruppi Bancari nazionali ed esteri . Ho incontrato Micaela in un momento di pausa dalle sue attività professionali,ci siamo confrontate e confidate su un tema molto importante quale l’amicizia.

Quanto è complicato far combaciare le varie anime che albergano in te ?

“È abbastanza arduo (sorride ndr): il lavoro intellettuale è duro e rigoroso. Alla mia professione ho dedicato la mia vita. In verità mal si concilia con la mia voglia di vivere e di viaggiare, di allenarmi, che è una mia grande passione; da piccola avrei voluto insegnare danza a cui ho dedicato anni e aprire una scuola per insegnarla. Spesso la vita frenetica legata al mio lavoro mi fa sentire stanca e “chiusa in gabbia”, quindi per compensare mi concedo delle vacanze leggere e divertenti in cui cerco di “resettare” tutto per rigenerarmi”.

Sappiamo tutti della tua amicizia intima con la bellissima Elisabetta Gregoraci. Credi seriamente nell’amicizia tra donne ? Quanto è difficile stare al passo con una donna costantemente sotto i riflettori?


La verità ? L’amicizia tra donne e’ rarissima, siamo capaci di sferrare attacchi feroci e tra i peggiori ci sono quelli fatti alle spalle, di cui le donne sono maestre; io sono sempre impreparata a questo tipo di situazioni. Ne ho vissute tante e ho sofferto profondamente, soprattutto perché sono leale, diretta, trasparente: il
mio codice morale non contempla il tradimento. Antepongo sempre l’amica a tutto e ho avuto tante delusioni, quindi sono diventata selettiva. In particolare, credo nel rapporto amicale unico e monogamo, diffido da chi ha tante amiche intime, spesso sono rapporti ipocriti. Io ho avuto la fortuna di incontrare Elisabetta, che e’ come me; l’unica mia vera e grande amica che considero la mia certezza, la mia protezione, parte integrante della mia famiglia. È vero, è una delle donne più famose d’Italia, con una carriera solida e piena di grandi soddisfazioni ma è sopratutto una persona molto intelligente, non si e’ mai fatta condizionare dalla notorietà. Ci sentiamo più’ volte al giorno per raccontarci tutto in tempo reale e appena possibile trascorriamo del tempo insieme anche con i nostri meravigliosi figli”.

Ti sei mai sentita “usata” per le tue amicizie con personaggi dello spettacolo e del mondo della politica?


“Si, spesso. Praticamente potrei scrivere un libro sul tema. Me credo che alla fine conti sopratutto l’autenticità, il rispetto. Naturalmente attraverso le frequentazioni e grazie alle relazioni possono nascere anche delle opportunità e se il tutto avviene in maniera naturale non credo dia fastidio a nessuno. Quando invece c’è malafede tutto cambia !

Conta più l’essere o l’apparire ?


Credo che siano due lati della stessa medaglia. Mi spiego meglio: se sei una persona con tante qualità e se sei anche di aspetto gradevole si crea un binomio perfetto”.

Di che cosa sei completamente esausta della società moderna ?


Non tollero più la velocità e i ritmi a cui siamo sottoposti quotidianamente”.

Raccontami il ricordo più brutto e il ricordo più bello che hai vissuto nella tua sfera privata ?


Il ricordo più brutto e’ rappresentato da una aggressione che ho subito per un giudizio in corso che seguivo per una importantissima multinazionale, ho trovato fuori dallo studio una persona che aveva la pistola sotto la giacca, che mi ha volutamente mostrato. Da quel momento non circolo mai da sola ma sempre con i miei collaboratori e ho a casa le guardie giurate. Invece il ricordo più bello e’ stato quando ero incinta e ho saputo che sarebbe arrivata una bambina. Avevo fatto l’esame per conoscere il sesso del nascituro e mi avevano detto che era sano e che era maschio; invece si erano sbagliati e dopo una settimana mi dissero che era una femminuccia. È stato il momento più bello della mia vita !!

Ci sono più avvocati donne che uomini, ma il reddito delle prime è inferiore a quello dei colleghi maschi. Cosa ne pensi ?


“Si, è vero! Per me è stata una sfida, sin dall’inizio avevo come obiettivo quello di fatturare quanto e/o più di un avvocato uomo. Non ho mai voluto soci e ho sempre avuto il desiderio di creare un studio importante. E oggi mi fa molto piacere che in tanti riconoscono il valore della mia attività e dal mio team. Dietro ogni successo professionale c’è sempre tanto impegno e sacrifici”.

Cosa auguri a tua figlia ?


“La mia Beatrice è molto determinata, spero possa diventare un magistrato rigoroso ed equilibrato e se non ci dovesse riuscire spero che diventerà una donna indipendente, libera e che non dipenderà mai da un uomo.

Un desiderio che custodisci ancora nel cassetto ?


 Ritornare a vivere a Milano, città che mi rispecchia per tempi e modernità e spero di realizzarlo presto !

Share

Tutti gli articoli

Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Autore: Marianna Marra 28 luglio 2025
"Uno Stato laico deve dare ai cittadini la possibilità di decidere della dignità della propria vita e della propria morte."
Autore: Iazzetta Giuseppe 23 luglio 2025
This is a subtitle for your new post
Autore: Marianna Marra 3 luglio 2025
"I giovani e la salute mentale". Conoscere per normalizzare l'accesso alle cure, normalizzare per non stigmatizzare, non stigmatizzare per prevenire e curare senza paura né pregiudizio. Conoscere per potersi affidare, affidarsi per poter guarire.
Altri post