Orfeo Mazzella (M5S): "Fallimento navigator? Colpa delle Regioni di destra"

Felice Massimo De Falco • 2 febbraio 2023

Orfeo Mazzella (M5S): "Fallimento navigator? Colpa delle Regioni di destra"

On. Mazzella il lavoro è dignità ma talvolta viene rifiutato perché si preferisce il bonus del RdC. Come smentisce questa vulgata?


É una colossale balla divulgata da una certa stampa contigua alla destra. Io ho conosciuto lavoratori poveri che non arrivano alla soglia di povertà e ricevono una integrazione per garantirsi la dignità. Quindi il lavoro è dignità quando è pagato il giusto, altrimenti è sfruttamento nuovo schiavismo. Se poi le politiche attive del dare lavoro ai percettori non hanno funzionato dobbiamo prendercela con le regioni, 14 di queste governate dal centro destra che non hanno fatto funzionare i centri per l’impiego nonostante i miliardi assegnati per le assunzioni


Sono ancora molte le morti bianche. In Italia non si lavora in sicurezza, specie al Sud. Secondo lei da cosa dipende?


La sicurezza costa. Significa anche garantire pause per i lavoratori, riposi e questo è contro il nostro produttivistico e consumistico che mette avanti prima il profitto e poi la persona. Al SUD si aggiunge il lavoro nero che ora aumenterà a causa dell’aumento del limite a 5000 sui contanti. Il cashback era una misura che stava intervenendo su digitalizzazione, maggiori risorse per lo stato da investire verso i più deboli e per abbassare le tasse facendo emergere il lavoro nero.

Sull’Ilva i tarantini sono delusi dal Movimento. Si sono sentiti lasciati soli. Che idea si è fatto?


É una vicenda che alcuni leader del M5S della prima legislatura hanno semplificato troppo. Il vero problema è uno stato che non pianifica le proprie azioni economiche ed oggi se vogliamo intervenire sulle devastazioni ambientali e sulle forti disuguaglianze, bisogna rompere questo tabù

Conosce il fenomeno delle dimissioni di massa? Sembra paradossale ma la gente abbandona il lavoro. Cosa sta succedendo?


La pandemia ha creato uno shock mondiale ad ognuno di noi e cambiato di colpo tante nostre abitudini. Ciò ci ha costretto a riflettere sulle nostre vite e le nostre priorità. Molti quindi hanno cambiato lavoro cercando lidi dove hanno maggior benessere, sia come singoli che come nucleo familiare, cambiando settore, azienda e luogo di lavoro, e cambiando tipologia e abitudini lavorative.

Uno vale uno, nessuno resti indietro, ma molti del Movimento, una volta eletti, hanno pensato a se. Penso a Di Maio ma a tanti altri. Avreste dovuto prevenire certi fenomeni?


 Non esiste legge o regolamento che può modificare l’animo umano di alcune persone. Quello che ha fatto invece il M5S è mettere alla porta queste persone ed oggi i cittadini hanno capito che il nuovo corso con Giuseppe Conte ha una credibilità, una identità e una serietà riconosciuta da sempre più persone. É questo il motivo della nostra continua crescita nei sondaggi.

La manovra di bilancio soddisfa le istanze degli ultimi?


La destra con alcune scelte scellerate ha deciso di dare il reddito di cittadinanza ai più ricchi togliendolo agli ultimi che a luglio si troveranno senza un reddito e senza un lavoro. Riportando l’Italia indietro di 5 anni.

Pensioni: in che consiste istituire la pensione di garanzia Giovani?


É una misura che abbiamo proposto in legge di bilancio ed ora riproponiamo al milleproroghe. 5,7 milioni di ragazze e ragazzi precari e working poor rischiano di avere assegni pensionistici sotto la soglia di povertà. Va creato un fondo ad hoc per garantire una pensione di garanzia.

Lei dice che questo governo aumenta sfruttamento e precarietà. A cosa si riferisce?


Hanno ripristinato i voucher in tanti settori e voglio intervenire sul decreto dignità per permettere alle imprese di fare infiniti contratti a scadenza. Come definisce lei tutto questo?

Farebbe a pezzi lo job’s act. Con cosa lo sostituirebbe?


Il decreto dignità è stata la nostra risposta al job’s act e per la prima volta abbiamo visto nel paese aumentare il lavoro stabile a tempo indeterminato. Poi è arrivata la sua sospensione ed ora la destra che vuole smantellarlo

Parliamo di soggetti fragili. Quali tutele mancano?


Il sistema sanitario non risponde a tutti. La selva della burocrazia diventa un muro insormontabile per chi è solo, non autosufficiente e con malattie gravi sulle spalle. E ciò in Campania significa avere 2 anni in meno di aspettativa di vita.

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