Don Aniello Manganiello: "La politica è finita, Scampia abbandonata"

Felice Massimo De Falco • 30 agosto 2022

Don Aniello Manganiello: "La politica è finita, Scampia abbandonata. I politici hanno vergogna a chiedere il voto qui perchè non hanno fatto nulla"

Don Aniello il 25 settembre si vota, che sensazioni ha?


Noto in parte un grande disinteresse da parte dei cittadini, alcuni più orientati verso la Meloni, ma quello che noto è una disaffezione perché c’è la consapevolezza da parte della gente che quelli che si candidano a governare il Paese non mostrino serietà. Il grande partito è quello dell’assenteismo: dai sondaggi che emergono si parla del 48% di chi non andrà al voto. Un’enormità che la dice lunga sull’inutilità dei partiti e della politica, considerata appannaggio solo dei partiti. Nei miei incontri dico che noi dobbiamo riappropriarci della politica, nel senso etimologico greco, operare per il bene comune, escludendo la contiguità, il puzzo del compromesso come diceva Paolo Borsellino. C’è stata data in questi anni un’immagine della politica veramente devastante e spetta a noi recuperare il vero significato della politica


Un leader politico per essere credibile oggi di cosa dovrebbe parlare?


Ad un prete che cosa si chiede? Si chiede coerenza. Alla Chiesa cosa si chiede? Di essere luce del mondo, di non essere spazio di scandali come la pedofilia o di essere attaccata al potere. E dunque anche ad un leader che si candida per il Paese si chiede una grande coerenza di vita, una grande espressione di etica, una marcata dirittura morale. Quello che chiediamo alla Chiesa dobbiamo chiederlo anche ai politici.


Secondo lei quali sono i diritti mancanti di cui la politica non si occupa?


Oggi la politica è fatta attraverso i new media, Pc, cellulare, il politico non lo vedi più in mezzo alla gente a sporcarsi le mani, non esistono circoli dove si faccia discussione. Io ho grande nostalgia degli anni 60/70 perché la dimensione del confronto ci stava. Manca il dialogo, così si allontana la gente.


Da prete cosa pensa del suicidio assistito?


Intanto la Chiesa è contro l’accanimento terapeutico e ci sono tante modalità per abbattere il dolore e la sofferenza senza fare un omicidio. Io sono cattolico e cristiano e credo nella vita sempre.


La povertà educativa: c’è un divario enorme tra centro e periferia?


C’è un appiattimento sconcertante: i giovani di Scampia sono come i giovani del Vomero perché la globalizzazione ha cancellato le differenze. Quello che cerca l’adolescente di Scampia, lo cerca l’adolescente del Vomero ed è la stessa povertà culturale. Se Napoli è al primo posto per la dispersione scolastica non è solo per colpa di Scampia, ma è colpa anche del Vomero, di Posillipo. Non vedo differenze: ascoltano la stessa musica, vedono la stessa pubblicità, gli stessi talk-show.

Prendi i Maneskin: non comunicano nulla eppure piacciano a tutti gli adolescenti.


Secondo lei Scampia cosa può insegnare alla politica?


Scampia è diventata una piattaforma di investimento per ottenere finanziamenti. Ci sono più di 150 associazioni, molte nascono perché ci sono bandi e soldi in ballo. Finiti i finanziamenti, queste associazioni chiudono. Questo è un aspetto offensivo per questo quartiere perché molti ci lucrano, molti guardano a Scampia come un modo per poter incassare danaro. Scampia chiede una maggiore attenzione delle istituzioni. Abbiamo un abusivismo edilizio pauroso, in spregio ad ogni regola: non ho mai visto una ruspa, non ho visto un contrasto del fenomeno da parte delle istituzioni. La gente perbene su questo è veramente demoralizzata perché non vede segnali. Così come la differenziata che non si fa o la pulizia del quartiere. Eppure quanto gente ci terrebbe ad avere il quartiere più grande di Napoli ordinato e pulito. Dunque, le istituzioni a Scampia non ci sono. I candidati non verranno a chiedere i voti perché si vergognano. Io faccio la mia umile parte, spero che in tanti facciano altrettanto

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post