"Donne in tailleur" - La rubrica - Raffaella e l'effimero della Bellezza

Felice Massimo De Falco • 16 novembre 2022

"Donne in tailleur" - La rubrica - Raffaella e l'effimero della Bellezza

Si chiama Raffaella Braccolino , ha 29 anni e vive a Pomigliano d'Arco . Ambiziosa e giovane esperta visagista e consulente d'immagine. Fin da piccola ha sempre amato il mondo della moda così , ha partecipato per gioco a concorsi di bellezza uscendone vincitrice ed è stata anche testimonial, ma ad un certo punto si rese conto che "fare la modella" non era un mondo adatto al suo essere.

Terminati gli studi in Scienze Sociali , ha deciso di intraprendere la carriera di estetica . Terminato il percorso di studi d'estetica, ha deciso di frequentare l'Accademia di Visagista / Make - up Artist del maestro Alessandro Cerciello conseguendola con successo in tutte le sue sfumature . Essendo la moda un campo in continua evoluzione , ha deciso di proseguire gli studi a Roma presso l'Accademia del maestro Pablo Gil Cagnè , eccellenza italiana del make - up nel mondo . Grazie a Pablo ha avuto l'opportunità di conoscere e truccare molti personaggi importanti nel mondo dello spettacolo partecipando a tutti gli eventi di moda più importi : Alta Moda Roma,Roma Fashion . week , Milano Fashion Week , Torino Moda e tanti altri .

Il suo lavoro è aiutare le persone a valorizzarsi e a renderle felici per cui ogni volta cerca di dare il massimo per accontentarle.

Nel tempo libero si diverte a posare per shooting fotografici ed ama dedicarsi allo sport e viaggiare.


Eccola per la nostra rubrica "Donne in tailleur"


  • Raffaella che differenza passa dal truccarsi per te stessa a truccare una modella o un soggetto?


  • Attraverso il make-up ogni persona cerca di raccontarsi al meglio .
    Non ci sono dubbi che la scelta del make-up abbia un legame con lo stato psicologico.
    Così come la personalità muta mentre attraversiamo le diverse fasi della vita, allo stesso modo anche il nostro stile di trucco, indipendentemente dalle mode, si modifica con noi e con la nostra percezione di chi siamo.
    Il make-up come "gioco psicologico" che si rinnova costantemente, mutando con la stagione e con l'occasione, con l'umore, con gli abiti, con le mode, consente di ridisegnare il volto, "guidando" l'attenzione dell'osservatore: mai pensare che rossetto, ombretto e blush siano solo un mezzo per minimizzare difetti e sottolineare pregi, semmai permettono di scegliere chi essere in quel preciso momento: dolci,aggressive, determinate, romantiche, sognatrici, dark. E permette persino di "travestirci" e fingerci diverse.


  • Quali vezzi ha una modella?


  • Essere una modella ti porta a stare sempre sotto ai riflettori, al centro dell'attenzione. La vita da modella ti porta da una passerella all'altra ma è fatta anche di rinunce , fragilità e nonostante ciò devi interpetrare alla perfezione il ruolo scelto


  • Cos’è la bellezza al netto dell’esteriorità?


  • Si può notare come la nostra civiltà, anche se a volte non lo dichiara troppo apertamente, dia un'importanza spropositata ed esagerata all'estetica e alla bellezza esteriore: il corpo considerato "bello" (femminile ma anche maschile) secondo canoni in fondo relativi viene proposto ovunque, nella pubblicità, nei mass-media, e l'industria della bellezza ha di conseguenza un fatturato altissimo. Tuttavia, almeno secondo me, la bellezza esteriore è un involucro effimero e per molti aspetti anche illusorio ed artificiale, che non determina affatto il valore della persona: si può avere un fisico scolpito e perfetto ed essere ignoranti, incompetenti, abietti persino, molto stupidi o manipolatori e corrotti, quindi dall'involucro non si può intuire il "contenuto" della persona. In fondo l'inconsistenza della bellezza esteriore si può comprendere vedendo un oggetto che può essere bellissimo esteriormente, ma non servire a nulla: la sua bellezza è un inganno, che nasconde l'inutilità. Ormai non esistono più valori etici riconoscibili da tutti, allora si vuole ripiegare verso qualcosa che, pur effimero, viene imposto come universale e in cui tutti si devono riconoscere, la bellezza appunto.


  • Quello dell’estetica è un mondo in continua evoluzione. Cosa ti aspetti fra 20 anni?


  •  In un mercato sempre più esigente e in continua evoluzione, il settore dell’estetica è una disciplina rivolta a tutti in grado di fornire competenze tecniche e scientifiche utili a soddisfare ogni tipologia di clientela.



  • C’è una branca di esteti che vorrebbe l’uomo truccato. Sei d’accordo?


  • Oggigiorno il trucco uomo, purtroppo, è ancora lontano dall'essere un brillante esempio di normalità. Un paradosso, considerando che il makeup è stato per secoli un vezzo maschile quanto femminile. La realtà, infatti, è che il trucco non è mai stato essere legato al genere,ma semplicemente arte ed espressione di sé. La bellezza è genderless e il trucco uomo un modo unico e meraviglioso di abbattere ogni tipo di confine e convenzione, senza perdere di vista la propria personalità.


  • Come sta cambiando il rapporto tra uomo ed estetica?


  •  È inutile che neghino: gli uomini stanno davanti allo specchio quanto le donne! Se fino a qualche tempo fa sembravano essere liberi da codici estetici, adesso frequentano sempre più numerosi luoghi che hanno che fare con bellezza e cura del corpo.


  • Pensi che ci sia parità di genere tra uomo e donna nella nostra società o comunque aspiri ad essa?


  • La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma è una condizione indispensabile per costruire un mondo prospero e in pace.Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, non vuol dire soltanto affermare i diritti delle donne, ma anche promuovere l’interesse dell’intera comunità ma alcune donne, rispetto agli uomini, soprattutto nei Paesi poveri, hanno più difficoltà ad accedere all’istruzione: mandare le bambine a scuola, non è considerato importante e, in alcuni casi, è ritenuto addirittura dannoso.In varie parti del mondo è ancora diffusa l’idea che la donna non sia in grado di svolgere i lavori che fa l’uomo o di farli bene come lui. Inoltre, persiste l’idea che il ruolo principale della donna sia badare alla casa e ai figli




  • L’estetica può avere anche un riflesso narcisistico della donna o dell’uomo nel piacere di piacere agli altri?


  •  Molte persone cercano disperatamente di piacere agli altri. Hanno bisogno dell’approvazione altrui, senza la quale sono incapaci di prendere decisioni, scegliere senza dubitare e sentirsi sicuri delle proprie scelte.
    Il problema è che questa esigenza distrugge a poco a poco la propria autostima, oltre al fatto che cercare di piacere agli altri a tutti i costi è sfiancante e deprimente.
    La necessità di piacere agli altri è considerata un’aspettativa irrazionale, perché implica un obiettivo perfezionista e irraggiungibile: è impossibile piacere a tutti.

  • Cosa pensi dell’adozione di figli da parte di coppie gay?


  • Sono a favore dell'adozione di figli da parte di coppie gay.
     Più i genitori sono a proprio agio con la propria sessualità, più i bambini impareranno a contrastare i pregiudizi e a sviluppare strategie adeguate per affrontare l’omofobia.
    Le coppie omosessuali si trovano oggi a lavorare giorno per giorno per sé e per i propri bambini contro i messaggi sociali di omofobia. Forse è il momento che ognuno di noi faccia la propria parte e difenda i valori del rispetto reciproco, dell’accoglienza, della tolleranza, dell’ascolto dell’altro e della fiducia.

  • La libertà, qualunque essa sia, vuole limiti per essere vera?


  •  La libertà è un valore portante nella nostra vita che, più degli altri, ci fa riflettere molto perché è strettamente collegato con il nostro futuro, con le nostre scelte personali di studio e di lavoro, con quelle possibilità che la società ci offre. La libertà si comprende solo quando si incontrano i suoi limiti e, come l'aria, si apprezza solo quando manca.
    La libertà personale, inviolabile, può trovare i suoi limiti, nei soli casi e modi previsti dalla legge, nei provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Le regole e i limiti previsti dalle norme determinano cos'è la libertà.


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