Francesco Borrelli (Si-Verdi)" Lotta alle criminalità e difesa dell'ambiente i miei mantra"

Felice Massimo De Falco • 10 settembre 2022

Francesce Borrelli (Si-Verdi)"Ho sempre inteso fare politica partendo dal basso, vale a dire stando tra la gente nel quotidiano, senza soluzione di continuità. Non mi sono mai arroccato nei palazzi ; mi sento profondamente napoletano e con orgoglio difendo il prestigio e la qualità del popolo a cui appartengo. Ciò non mi impedisce di puntare il dito contro tutto ciò che mortifica e infanga la nostra dignità di napoletani; la Campania ha tante criticità: Terra dei Fuochi, inquinamento del fiume Sarno, dissesto idrogeologico, abusivismo, smaltimento rifiuti, problematiche che non risolve il singolo, serve prima di tutto la partecipazione collettiva del Territorio e dei suoi rappresentanti; l'obiettivo è Rifiuti Zero, anche i cittadini, attraverso un comportamento virtuoso e collaborativo, effettuando una corretta raccolta differenziata, utilizzando le isole ecologiche ed evitando l’abbandono selvaggio dei rifiuti per strada, potrebbero ridurre di molto le conseguenze peggiori che una gestione malata produce; il primo impegno è difendere i fondi destinati al Sud che qualcuno minaccia di rimodulare. Un’equa ripartizione dei fondi è un passo avanti importante per la salvaguardia e il rilancio della Campania e del Meridione.

Quale bagaglio di cose fatte porti in dote dalla Campania?


Ho sempre inteso fare politica partendo dal basso, vale a dire stando tra la gente nel quotidiano, senza soluzione di continuità. Non mi sono mai arroccato nei palazzi ma sono stato sempre dove fosse necessario rimarcare la presenza delle Istituzioni, là dove fosse importante dare voce a chi non ce l’ha, o richiamare alle proprie responsabilità chi con disattenzione arreca danni alla comunità. Il mio concetto di politica è mettersi al servizio dei cittadini ed è ciò che ho messo in pratica nella mia regione. Nella scorsa legislatura mi sono battuto in Commissione Sanità per ottenere un miglioramento dei livelli di assistenza e per estirpare la criminalità dagli ospedali come è avvenuto con il San Giovanni Bosco liberato dopo anni dall’oppressione dei clan. In questa legislatura, come Presidente della Commissione Agricoltura, sto dando impulso a una nuova visione delle risorse agricole che, al tempo stesso, costituiscono un asset fondamentale per la nostra economia e una straordinaria forma di tutela del territorio. Oltre alle battaglie e le norme ambientaliste grazie alle quali la Campania ha smesso di essere fanalino di coda nella raccolta dei rifiuti e viaggia su ritmi importanti della raccolta differenziata ed è passata dall’ultimo al primo posto al sud.

Sei uomo che vive la gente e ne sottolinea le storture. Che popolo è quello napoletano?


Mi sento profondamente napoletano e con orgoglio difendo il prestigio e la qualità del popolo a cui appartengo. Ciò non mi impedisce di puntare il dito contro tutto ciò che mortifica e infanga la nostra dignità di napoletani. Più che di storture parlerei di scarsa attitudine, di alcuni, al rispetto delle regole del buon vivere civile. Dove c’è progresso ed emancipazione la qualità della vita migliora, e per poter arrivare ad un modello di vita a cui tutti auspichiamo l’anarchia e la furbizia becera non sono delle buone alleate.

Ecologia è al centro della tua missione: che risultati hai ottenuto qui?


La cura del territorio e il rispetto per l’ambiente sono da sempre la mia bandiera. Il tema dell’ecologia in Italia non ha radici solide, viene solitamente rispolverato in campagna elettorale, diventa uno slogan dei partiti da urlare nelle piazze ma poi di concreto si è fatto e si fa molto poco. La Campania ha tante criticità: Terra dei Fuochi, inquinamento del fiume Sarno, dissesto idrogeologico, abusivismo, smaltimento rifiuti, problematiche che non risolve il singolo, serve prima di tutto la partecipazione collettiva del Territorio e dei suoi rappresentanti. Da sempre, attraverso campagne di sensibilizzazione, invoco il rispetto per ciò che ci circonda e ci è stato dato in prestito. E’ un errore pensare che dipenda solo dagli altri, e non si possa ognuno di noi contribuire anche con un piccolo gesto come ad esempio non gettare una cicca di sigaretta a terra. Oltre alle norme per la raccolta differenziata sono stato protagonista di tante battaglie territoriali che hanno avuto buon esito come la bonifica di Cava Ranieri e Terzigno dove un’area del parco del Vesuvio era stato trasformata in un lago di spazzatura. Oppure il finanziamento per la pulizia dei laghi flegrei fino alla bonifica e liberazione di alcune spiagge come quella della Rotonda Diaz o il Lido delle monache a Posillipo restituite alla fruizione pubblica.

Rifiuti Zero è il vostro mantra. Come si raggiunge?


Sconfiggendo le mafie e la criminalità organizzata che, grazie a un sistema consolidato fatto di corruzione, complicità e omertà, fanno affari d’oro con la cattiva gestione dei rifiuti che produce ingenti risorse. I rifiuti se smaltiti bene posso trasformarsi in ricchezza. Succede in tanti paesi del Nord Europa, qui da noi continua a essere un tabù. Anche i cittadini, attraverso un comportamento virtuoso e collaborativo, effettuando una corretta raccolta differenziata, utilizzando le isole ecologiche ed evitando l’abbandono selvaggio dei rifiuti per strada, potrebbero ridurre di molto le conseguenze peggiori che una gestione malata produce. Fondamentale è la realizzazione di una impiantistica adeguata per l’intero ciclo dei rifiuti che consenta di premiare gli sforzi fatti dalle comunità locali. Se invece di nuovi termovalorizzatori e discariche in Campania si parla di impianti di compostaggio il merito è soprattutto nostro.


Come impiegheresti per la Campania i fondi PNNR?


Il primo impegno è difendere i fondi destinati al Sud che qualcuno minaccia di rimodulare. Un’equa ripartizione dei fondi è un passo avanti importante per la salvaguardia e il rilancio della Campania e del Meridione. Devono ripartire tutti settori produttivi, vanno efficientati i servizi e creata nuova occupazione in un’ottica di sviluppo e di rilancio. Servizi, infrastrutture e assistenza alle persone sono i tre punti cardine per rilanciare l’economia del Sud in modo sostenibile.

In Parlamento quale istanze vorresti portare?


Sicuramente una delle azioni prioritarie sarà quella di prevedere norme molto più dure contro la criminalità organizzata e la micro-criminalità, a partire dalla certezza della pena e dallo stop agli sconti di pena che spesso trasformano condanne anche per reati gravi in veri e propri insulti per le vittime. Dovremmo essere molto più attenti invece ai bisogni e alle necessità di chi ha subito la violenza criminale e invece alcuni politici si ostinano a voler portare avanti proposte di sistemi giudiziari poco severi e in alcuni casi sodali verso le delinquenza. Per non parlare della disattenzione nella battaglia verso la corruzione anche nella pubblica amministrazione. La battaglia contro le ecomafie è un’altra priorità assoluta. Dobbiamo difendere il nostro territorio dagli appetiti criminali, dalle speculazioni, dagli abusi che sono causa spesso di drammi insopportabili.

Come sono i rapporti con De Luca?


Con il Presidente c’è un rapporto di lealtà anche se è noto che io non sono uno yes man. Ad entrambi sta a cuore il futuro della Campania, che ha l’ambizione di essere annoverata tra le Regioni pilota del Paese. L’impegno comune è volto a dare risalto alle tante eccellenze del territorio e raccogliere le sfide future.

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