Gabriella Peluso (Fdi):" Il Sud si salva senza assistenzialismo"

Felice Massimo De Falco • 4 settembre 2022

Gabriella Peluso (Fdi):" Il Sud si salva senza assistenzialismo, Giorgia è una battegliera, oggi è un leader riconosciuto anche all'estero, il fascismo è storia che non si può nascondere ma è il passato, nessun errore nel parlare di devianza, Giorgia è stata fraintesa. Siamo sulla via per diventare un vero partito conservatore."

D: Quella della Destra è una tradizione di famiglia o un ideale già consolidato?


R: La mia è una famiglia liberale ed io mi sono avvicinata ad Alleanza Nazionale nel 2005 condividendone valori e programmi.

D: Ci parli un po’ di lei?


R: Mi sono laureata a 21 anni in Giurisprudenza, all’inizio del 2000, da giornalista professionista, ho iniziato a lavorare al Consiglio Regionale della Campania e l’anno successivo ho assunto la responsabilità dell’Ufficio Stampa. Durante questi anni ho migliorato il mio apprendimento partecipando a vari Master, che mi hanno portato sempre di più verso la politica. Nel 2011 ho lavorato presso la Presidenza della Regione Lazio occupandomi della attuazione del programma di governo.

D: Qual è la miglior dote di Giorgia Meloni?


R: E’ difficile dirlo perché ne ha tante. Mi piace perché studia le problematiche e le espone con consapevolezza e competenza e non limitandosi agli slogan, è molto coerente e chiara, è una battagliera che non si arrende mai.

D:Cosa pensi del suo maquillage culturale?


R: Lo condivido in pieno. Giorgia, da giovanissima, ha seguito un percorso di qualità ed impegnativo arricchendo il suo bagaglio culturale ed oggi è leader riconosciuta non solo in Italia ma nel mondo. Scusate se è poco!

D: Non pensa che l’immigrazione sia una risorsa?


R: Lo è se e’ regolata, un po’ come avviene in tutto il mondo. Si entra in Italia con un contratto di lavoro o se si fugge davvero da una guerra, non certamente per favorire la mafia del mercato degli esseri umani.

D:Probabilmente verrà eletta. Di cosa vorrebbe occuparsi?


R: A prescindere, continuerò ad occuparmi del Sud, del lavoro e dello sviluppo. Il Sud visto come risorsa e come porta verso i Paesi del Mediterraneo, il lavoro legato allo sviluppo, che sia vero e produttivo, respingendo le pratiche assistenzialistiche.

D: È stato un errore definire anoressia o obesità una devianza?


R: L’orrore è stato da parte di chi ha strumentalizzato la dichiarazione del Presidente Meloni. Molto significativa la fotografia con la sua mamma affetta da obesità, a dimostrazione che non intendeva offendere chi ha problemi fisici ma semmai valorizzare lo sport come pratica fondamentale per la salute e il benessere nella vita.

D: Cosa pensi del fascismo?


R: E’ stato un periodo storico dell’Italia, che non si può nascondere e che appartiene al passato. E’ stata semplicemente ridicola la campagna del Pd del voler far credere agli italiani che l’elezione a premier di Giorgia Meloni potesse rappresentare un ritorno del fascismo. Gli italiani, per fortuna, sono molto più avanti di Enrico Letta.

D: Come funzionerebbe l’utenza di cittadinanza lanciata dalla Meloni?


R: Noi continueremo a garantire il sostegno alle famiglie povere, ai disabili, agli anziani, a chi non può lavorare. I giovani non possono continuare ad essere assistiti ma bisogna avviarli verso il lavoro. Oggi ci sono una serie di strumenti che possono consentire contratti di formazione e lavoro per due anni per poi divenire occupazione a tempo indeterminato per imparare un lavoro, un mestiere, essere formati, essere adeguatamente retribuiti. Le imprese hanno già dato ampia disponibilità su questo campo. Per ciò ribadiamo: nessuna paura per chi percepisce il reddito di cittadinanza e non può lavorare. Per gli altri il nostro obiettivo è ridargli dignità attraverso un lavoro vero e produttivo.

D: In cosa la Destra deve migliorare per diventare un partito conservatore europeo?


R: Credo che il percorso già delineato, prima ad Atreju e poi a Milano, alla nostra Conferenza programmatica, abbia già tracciato il solco per il Partito conservatore europeo e anche in questi giorni, ascoltando le proposte di Giorgia Meloni, appare chiaro che, ormai, siamo a buon punto per essere considerati conservatori. Non a caso, nonostante la squallida propaganda che alcuni quotidiani mettono in campo, in Europa, ma anche in Inghilterra e negli Stati Uniti, è sempre più apprezzata la politica di Giorgia Meloni, che ha portato a compimento l’evoluzione di un partito, Fratelli d’Italia, creato con grande coraggio nel 2012.

D: È stato un errore postare il video dello stupro da parte della Meloni?


R: Assolutamente no. Nessuno stupro è stato pubblicato, era un filmato pubblicato già da tre quotidiani dove si vedeva solo un muro e si udivano le grida di una donna. Anzi, il nostro leader ha fatto bene perché quel video era la migliore rappresentazione per richiamare l’attenzione dell’Italia intera e delle Istituzioni sulla grave problematica della violenza sulle donne che, nonostante le varie leggi, continua ad essere una grave emergenza sociale.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Autore: Marianna Marra 28 luglio 2025
"Uno Stato laico deve dare ai cittadini la possibilità di decidere della dignità della propria vita e della propria morte."
Autore: Iazzetta Giuseppe 23 luglio 2025
This is a subtitle for your new post
Autore: Marianna Marra 3 luglio 2025
"I giovani e la salute mentale". Conoscere per normalizzare l'accesso alle cure, normalizzare per non stigmatizzare, non stigmatizzare per prevenire e curare senza paura né pregiudizio. Conoscere per potersi affidare, affidarsi per poter guarire.
Altri post