Massimiliano Romeo ( Capogruppo al Senato Lega): "La priorità è la crisi energetica"

Felice Massimo De Falco • 30 agosto 2022

Massimiliano Romeo ( Capogruppo al Senato Lega): "La priorità è la crisi energetica. Bisogna raddoppiare gli sforzi per essere indipendenti"

- Sotto il macigno del debito pubblico s’è creata una pericolosa bolla di gas. Se esplodesse le conseguenze sarebbero severe. Quali sarebbero?

 

Più che di bolle, parlerei di bollette. E quelle sì che sono già esplose. Dobbiamo assolutamente dare risposte immediate a questa emergenza, perché ci sono cittadini e famiglie che già in questo bimestre non sanno come pagare i conti di luce e gas e, al tempo stesso, imprese che hanno chiuso e altre che stanno chiudendo. Per questo la Lega è disponibile oggi stesso a dare il proprio via-libera al Governo per stanziare 30 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese allo scopo di affrontare gli aumenti dei costi energetici.



-
Siamo in una tempesta socio-economica, quali sono i rischi per chi governerà?

Chiunque governi non deve pensare ai rischi per sé, ma a quelli del proprio Paese. Che la situazione sia complicata, anche per via della guerra in Ucraina, è chiaro a tutti. Penso sia altrettanto palese che un centrosinistra così eterogeneo, con un Pd che da una parte si professa filoatlantico, ma che dall'altra si allea con la sinistra più ostile all'allargamento della stessa Nato in Svezia e Finlandia, parta già male. Per non parlare delle contraddizioni in tema di rigassificatori.



- Le piace la dicotomia che sta facendo Letta tra lui e la Meloni?


Sono un liberale. Ognuno imposti la propria campagna elettorale come meglio crede. Saranno i cittadini a dire se alla fine questa scelta sia stata vincente o no.



- Intanto Giorgia Meloni ha rassicurato i mercati: “non rovineremo le casse pubbliche”. Può bastare?

Occorre un'iniezione di liquidità immediata. Come dicevo prima, il peso insostenibile delle bollette sta già schiacciando milioni di italiani e il nostro tessuto produttivo. L'Europa deve agire di conseguenza e favorire misure straordinarie anche in deroga alle regole sugli aiuti di Stato.



-
Finora pochi temi che scaldano la gente. Quale dovrebbe essere il tema centrale che dovrebbero toccare i partiti?

La Lega ha un programma chiaro e organico, che abbraccia tutti i temi dell’agenda Paese. Lo ribadisco: ora – non domani – la priorità assoluta è contrastare il caro energia. Servirebbe, nell'ambito del quadro europeo, una iniezione di liquidità importante e immediata. La Lega lo chiede ormai da tempo. Al tempo stesso, ci sono temi ineludibili: pace fiscale, flat-tax, Quota41, autonomia differenziata, più sicurezza nelle strade e meno immigrazione di clandestini.



- Il gas è alle stelle, la Russia lo brucia. Per scongiurare lo stop alle forniture bisogna diventare indipendenti. Pensa che tutti i partiti l’abbiano capito?

Il fatto stesso che me lo chieda è già una mezza risposta. La Lega ha sempre insistito - e continuerà a farlo - sulla necessità di una maggiore indipendenza energetica. Mentre Croazia, Albania e Montenegro hanno aumentato l’attività estrattiva di gas nel Mar Adriatico, l’Italia resta a guardare. Una beffa. Occorre raddoppiare la produzione di gas nazionale dei giacimenti già attivi, produzione che potrebbe arrivare già nell’immediato a 8 miliardi di metri cubi all’anno, riprendere le attività di ricerca e prospezione, raddoppiare la fornitura tramite Tap, investire sul nucleare pulito, sull’autoproduzione di rinnovabili di ultima generazione puntando su impianti di piccola taglia, meno impattanti e in linea con la nuova tassonomia europea. La tempesta perfetta che patiamo oggi è figlia dei No ideologici del M5S e della Sinistra.



-
Intanto come si esce dal guado della crescente povertà?

Le sembrerà banale, ma la risposta è chiara e semplice: con il lavoro. Con stipendi più pesanti e con Quota41, che consenta a chi ha lavorato per tutta una vita di godersi il meritato riposo dando così spazio ai giovani. E ancora: tagliando il cuneo fiscale e sostenendo gli investimenti. Di sicuro, la risposta non è il Reddito di cittadinanza, che qualcuno – forse con un pizzico entusiasmo eccessivo – sbandierò dal balcone di Palazzo Chigi annunciando addirittura che la povertà era stata sconfitta.



- Abolirebbe il reddito di cittadinanza?

Va profondamente modificato e concesso solo a chi non può lavorare. E’ giusto che resti alle persone fragili che sono oggettivamente impossibilitate a lavorare. Ma chi percepisce denaro pubblico da 2-3 anni e rifiuta il posto di lavoro deve perdere qualsiasi privilegio. Questo per rispetto a chi si è alzato questa mattina per andare a lavorare.



- Il 26 settembre avremo personale politico adeguato per transitare nel fuoco del prossimo autunno in cui la parola magica è razionamento?

Lo deciderà il popolo sovrano, andando a votare. A differenza di altri partiti, la Lega è composta da tantissimi amministratori locali: dai piccoli Comuni alle Regioni, da 30 anni la Lega lavora nei territori, nelle istituzioni locali, nazionali ed europee. A differenza di altri, la Lega non ha una classe dirigente improvvisata, bensì è composta da persone con una formazione consolidata e con quel senso della concretezza fondamentale per affrontare le sfide attuali e quelle che ci attendono dietro l'angolo.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Marianna Marra 14 novembre 2025
L’incantesimo si è svolto in un bignami di vite vissute che hanno fatto la storia della tradizione e tuttora fanno scuola all’innovazione.
Autore: Redazione 6 novembre 2025
Comunicato Stampa: LINA E LE ALTRE
Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Altri post