Anna Laura Orrico (M5S): "Intese col Pd? Ma il vero riformista è solo Conte"

Felice Massimo De Falco • 30 gennaio 2023

Intervista ad Anna Laura Orrico, capogruppo Commissione Cultura alla Camera del Movimento 5 Stelle: "Intese col Pd? Ma il vero riformista è solo Conte"

Dacia Maraini, in una nostra intervista, ha affermato che la Meloni rappresenta l’emancipazione della donna, è d’accordo?


Personalmente credo che il famoso “soffitto di cristallo” è stato soltanto scalfito. Certo è un fatto storico aver avuto la prima Premier donna. Però, poi, quando dalla stessa senti che vuol farsi chiamare “signor Presidente", vedi che la maggior parte dei suoi ministri sono uomini e tutti i presidenti di commissione in Parlamento pure, direi che non è cambiato nulla e si è persa un’occasione importante.


Com’è stare dall’altra parte della barricata dopo la premiership di Conte?


Guardi, stare all’opposizione con un governo così, io lo chiamo di destra-destra, non è semplice. Purtroppo si tratta di una maggioranza onnivora che è in disaccordo su tutto fuorché la gestione del potere. Incapace di dialogare con la minoranza - lo si è visto in Legge di Bilancio dove sono state cassate tutte le nostre proposte - e, temo, col resto del Paese. Col quale, la luna di miele, sembra già incrinarsi.


Cosa è cambiato nel Movimento con Conte?


E’ il Movimento ad essere cambiato, fisiologicamente. Come tutti i fenomeni sociali e politici non è rimasto stantio, ripiegato su sé stesso. E’ dovuto crescere in fretta – vedi pandemia o guerra in Ucraina – ed ha dovuto affrontare nuove sfide, trovare la soluzione a nuove problematiche interne ed esterne. Ecco perché la guida di Giuseppe Conte ne è la naturale evoluzione. Ricordiamolo, il M5S nasce soltanto quindici anni fa.


Grillo disse che Conte non aveva visione politica, intanto l’ex premier ha incassato un risultato inaspettato dopo la deriva Di Maio. Che rapporto hanno ora i due?


Il confronto, in generale, in politica in particolare, anche quando è aspro, è un fattore positivo. Perché si cresce da ambo le parti e si riducono le zone d’ombra. Ritengo che il rapporto fra Conte e Grillo sia buono, non ho notizie diverse.


C’è il congresso Pd: chi vincerà vorrà anche dare una direzione al partito interloquendo coi potenziali alleati.

Crede che sarete chiamati in causa?


Suppongo di sì, anche se, di questi tempi, non darei nulla per scontato. Conosco, non bene, Elly Schlein. Dicono che parta sfavorita verso la corsa a nuovo segretario del Pd. Però mi piacerebbe che fosse una donna a prenderne la guida, e mi piacerebbe fosse lei. Perché sembra avere una visione delle cose e del Paese fresca, aperta, coraggiosa. C’è bisogno di una leadership femminile che non voglia imitare quella maschile, vedi Meloni.


Riforma delle intercettazioni: perché vi opponete se non verranno toccate quelle utili alle grandi indagini?


Al momento il ministro Nordio è stato abbastanza ondivago su cosa voglia fare veramente. Ed ha già fatto diversi passi indietro. Quindi, io, prima attenderei di vedere com’è questa riforma della Giustizia rispetto alla quale non abbiamo ancora visto il testo. Ad ogni modo il Governo, con la scusa dell’abuso di divulgazione o diffusione delle intercettazioni – circostanza non vera, le legge a riguardo, varata con Bonefede guardasigilli, funziona bene - vuole depotenziare questo importante strumento d’indagine tagliando, ad esempio, quelle per i reati di corruzione. Perché?

 

Armi all’Ucraina: siete contro ma il primo a rifornire l’Italia di armi fu Conte


Forse lei fa riferimento agli incrementi richiesti dalla Nato, che è un accordo al quale l'Italia non poteva sottrarsi, ma che, a mio avviso, dovrà progressivamente essere modificato. Ben altra questione è continuare a rifornire di armi l'Ucraina e dunque alimentare un conflitto senza obiettivi diplomatici né a breve né a medio termine. Il disarmo è un’aspirazione nobile e auspicabile verso la quale lavorare che passa per il rafforzamento dei sistemi di negoziazione e risoluzione dei conflitti dando forza ad organismi terzi come le Nazioni Unite.


I Verdi europei vi dicono no. Qual é la patente ambientalista del Movimento?


Credo che il Movimento non abbia necessità di ricevere alcuna patente, da nessuno, per ciò che concerne le tematiche ambientali. Che rappresentano, fin dalla prima ora, una delle stelle polari cui il M5S si è ispirato ed in base al quale si è determinato nell’azione politica. Parla chiaro, in questo senso, quanto fatto nei due governi Conte. Un esempio su tutti? La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi inserita fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana.


I sondaggi vi premiano, il Pd è in crisi, tocca a voi fare opposizione. È Conte l’anti Meloni?


Lei vede qualcun altro che ribatte punto su punto, con fermezza e trasparenza, con credibilità, le posizioni della Premier e del governo fornendo scenari alternativi oltre Conte? Io, al momento, no. Fra il Terzo Polo che flirta con la maggioranza ogni tre per due ed il Pd in crisi esistenziale il Movimento 5 stelle è l’unica forza politica che in questo Paese si è messa in testa di fare opposizione seria, intransigente. In modo da stare dalla parte degli ultimi. Dei precari, dei nuovi poveri, dei giovani, delle donne, degli emarginati. Con alle spalle nessuno se non la fiducia degli elettori. E le persone se ne sono accorte.

 

Il reddito di cittadinanza sarà radicalmente cambiato. Cosa avrebbe corretto del vostro?


Sull’annosa, e diciamo anche tediosa, questione del Rdc – che in diverse forme esiste praticamente ovunque in Europa dove ha dovuto attendere diversi anni per “stabilizzarsi” come in Germania – credo che la parte che non ha funzionato adeguatamente sia stata quella relativa ai Centri per l’impiego ed alle cosiddette politiche attive di competenza delle Regioni. Combinazione, proprio sotto i governi Conte, quasi tutte le Regioni, compresa la mia Calabria, erano guidate da Giunte di centrodestra che poco o niente hanno fatto per rilanciare i Cdi nonostante avessero ricevuto ingenti risorse quantomeno per assumere altro personale. Non penso sia stata una coincidenza.

 

Farete barricate sul reddito?


Faremo tutto quanto è nelle facoltà dell’opposizione per contrastare lo sgretolarsi della cintura sociale più importante che questo Paese abbia. Dopo c’è il vuoto, la disperazione delle persone. Un dato che non sembra interessare chi ci governa perché ha altre priorità. Prima fra tutte farci ripiombare indietro. Non so ancora quanto.  


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