Pnrr, corsa contro il tempo per cambiare il Piano e rispettare le scadenze

redazione • 3 aprile 2023

E' corsa del governo per cambiare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e rispettare le scadenze mentre si allungano i tempi per l'esame del decreto al Senato. L'approdo in aula - previsto inizialmente martedì 4 aprile - slitterà dopo Pasqua, perché si attendono ancora le riformulazioni di alcuni emendamenti annunciati dal governo. A quel punto, tra martedì sera e mercoledì, potrebbe cominciare il voto degli emendamenti da parte della commissione Bilancio, che sta discutendo il provvedimento.


E' corsa del governo per cambiare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e rispettare le scadenze mentre si allungano i tempi per l'esame del decreto al Senato.

L'approdo in aula - previsto inizialmente martedì 4 aprile - slitterà dopo Pasqua, perché si attendono ancora le riformulazioni di alcuni emendamenti annunciati dal governo.

A quel punto, tra martedì sera e mercoledì, potrebbe cominciare il voto degli emendamenti da parte della commissione Bilancio, che sta discutendo il provvedimento.

 

A confermarlo è il presidente della commissione, Nicola Calandrini. Tuttavia, stando all'attuale calendario, la settimana post Pasqua (e cioè dall'11 al 14 aprile) sarà prevalentemente dedicata ai lavori delle commissioni, stoppando di fatto l'Aula. Quindi, se non ci saranno variazioni del calendario, questo farebbe pensare a un ulteriore rinvio del decreto Pnrr al 17 o 18 aprile, con il rischio di tempi molto stretti per l'approvazione finale. Il provvedimento, infatti, dopo il Senato dovrà passare alla Camera e va convertito in legge entro il 25 aprile.


La Sose, la partecipata del Mef costituita nel 1998 per l'elaborazione degli studi di settore, avrà un ruolo nella messa a terra della riforma fiscale. Lo prevede un emendamento del governo al dl Pnrr, in esame in commissione Bilancio al Senato. La misura fa rientrare fra le attività della società due cardini della riforma: ossia, favorire l'introduzione del concordato preventivo biennale e l'implementazione dell'adempimento collaborativo, per cui è necessaria l'interoperabilità di una serie di banche dati che, al momento, non c'è o non è completa.


L'emendamento prevede poi - come si legge nella relazione tecnica - precisa l'ambito delle facoltà di avvalersi, mediante apposite convenzioni, di società in house del Ministero dell'economia per le iniziative di rafforzamento delle capacità tecniche e funzionali per assicurare l'efficace e tempestiva attuazione del Pnrr e degli altri interventi connessi alla realizzazione del piano e finanziati con risorse europee.

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