Pomigliano, intervista a Domenico Leone: " La città è in profonda sofferenza economica"
Felice Massimo De Falco • 18 agosto 2022
Pomigliano, intervista a Domenico Leone: " La città è in profonda sofferenza economica"

- Consigliere Leone come vanno le cose al di qua della barricata?
- Di solito le barricate si ergono per impedire l'avanzata del nemico e contrastarne l'agire
È inquietante fronteggiare un Amministrazione incapace di promuovere alcunché e dedita unicamente ad una stucchevole esibizione del trofeo elettorale. Si vive male e con profonda tristezza la sofferenza economica ed emozionale a cui l'intera Città è sottoposta.
Ci spieghi la sua posizione sul Puc. Ci sono consiglieri di maggioranza che se ne sono avvantaggiati?
- Il P.u.c dovrebbe rappresentare uno strumento di rilancio economico per tutti i settori cittadini a 360 gradi purtroppo nasce sotto una cattiva stella e senza entrare nel merito dell'iter che lo ha caratterizzato o piuttosto dei diffusi vizi formali che lo connotano, emerge un dato inconfutabile ovvero tantissimi consiglieri comunali beneficiano di vantaggi diretti e/o indiretti; il principio della opportunità come da me richiesto, al fine di evitare equivoci, avrebbe dovuto suggerire l'affidamento della verifica e dell' approvazione ad un soggetto terzo ed imparziale quale previsto dalla legge un Commissario ad hoc.
In che condizioni è il Laboratorio oggi?
- Il Laboratorio ha fallito l'esperimento di coniazione di un connubio politico virtuoso e come tutti i matrimoni d'interesse lasciano eredità dannose; oggi resiste come mero rifugium peccatorum incapace di partorire modelli virtuosi.
- Il ruolo indebolito di Di Maio quali effetti potrebbe avere?
- Il ruolo indebolito di colui che ha vinto al superenalotto ma non ha investito nulla per il bene del Paese non influenza in nessun modo il futuro locale, come le meteore seppur luminose scompaiono senza scia
Sareste già pronti per essere alternativi? Cosa vi manca - Essere alternativi al nulla cosmico è mortificante solo a pensarlo, certamente sentiamo il dovere di restituire alla Città di Pomigliano d Arco la dignità che merita ed ai Cittadini il rispetto che meritano; questo obiettivo deve alimentare la sintesi e la fusione tra le diverse figure e forze che intendono operare esclusivamente per il bene della Città
In che termini ritiene spendibile il ruolo di Lello Russo? - Lello Russo è un esempio grandioso a cui ci si può anche ispirare sopratutto per il sentimento con cui ha amministrato e sarebbe onorevole averlo accanto ed approfittare dei suggerimenti, con la consapevolezza però che i tempi della politica sono frenetici ed impongono una carica mentale ma anche un energia fisica che paga anagraficamente dazio, ergo non credo in un "Sindaco" impegnato personalmente, ma gli riconosco dietro le quinte ancora un ruolo essenziale ed insostituibile
- Come si vincono le prossime elezioni?
- Le prossime ed auspico davvero prossime elezioni impongono un gioco di squadra notevole per rivitalizzare la fiducia dei cittadini in un progetto di rilancio e riconquiste che in tempi brevi e certi ci consenta di archiviare questa parentesi buia ed infelice che ha macchiato la storia della nostra Città.

Share
Tutti gli articoli

La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.

Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.

A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.

Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.

"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.