Pomigliano, traffico e movida: le sfide della vivibilità "europea"

Francesco Cristiani • 15 aprile 2023

Problemi infrastrutturali vanno a sommarsi a una gestione del fattore umano piuttosto insoddisfacente. Innanzitutto, le strutture. Il reticolo stradale di Pomigliano resta pressoché immutato, da decenni. Ciò a fronte di una popolazione che, pur non essendo cresciuta molto, ha oggi abitudini di vita assolutamente diverse. La descrizione della situazione trova una facile sintesi: le strade sono poche, le auto troppe. In certe ore attraversare Pomigliano diventa un’impresa esasperante. Negli orari di entrata e uscita delle scuole poi, l’applicazione del Codice della strada sembra sia sospesa. Anche la movida resta un punto dolente, troppo spesso lasciato all’improvvisazione di soluzioni inefficaci.

Col termine vivibilitá intendiamo la condizione di vita consentita dall’ambiente. Quali sono allora gli elementi che influiscono maggiormente su questa percezione?

Si tratta essenzialmente di fattori pratici, di ambito localistico. Tant’è vero che la classifica della vivibilitá, pubblicata annualmente dal Sole Ventiquattr’ore, mette in fila proprio le cittá, come a significare che pur nell’ambito di una stessa nazione e nella condivisione delle variabili economiche macro, differenti contesti urbani segnano significative differenze di fruibilitá, rendendo la vita delle persone più o meno gradevole.


Venendo a casa nostra, Pomigliano, la gestione del traffico veicolare e il governo della movida rappresentano i principali fattori che nell’immediato influenzano negativamente la percezione dei cittadini. Due punti critici, per i quali negli anni recenti poco si è fatto, e nemmeno tanto bene.


Problemi infrastrutturali vanno a sommarsi a una gestione del fattore umano piuttosto insoddisfacente. Innanzitutto, le strutture. Il reticolo stradale di Pomigliano resta pressoché immutato, da decenni. Ciò a fronte di una popolazione che, pur non essendo cresciuta molto, ha oggi abitudini di vita assolutamente diverse. La descrizione della situazione trova una facile sintesi: le strade sono poche, le auto troppe. In certe ore attraversare Pomigliano diventa un’impresa esasperante. Negli orari di entrata e uscita delle scuole poi, l’applicazione del Codice della strada sembra sia sospesa. Anche la movida resta un punto dolente, troppo spesso lasciato all’improvvisazione di soluzioni inefficaci.


Tutto ciò si ripercuote anche sull’inquinamento dell’aria. Pomigliano, per motivi orografici e meteorologici, giá di suo è uno dei luoghi in cui maggiormente si concentrano le polveri sottili. Gli ingorghi, in questo quadro, rischiano di rappresentare la classica goccia che fa traboccare un vaso giá eccessivamente colmo di veleni. È questo uno dei problemi più ostici da affrontare, un aspetto che segna un duro colpo alla percezione di vivibilitá cittadina.


Lo scarso senso di sicurezza avvertito dai cittadini costituisce un altro nervo scoperto. Il livello di criminalitá tutto sommato non è diverso da quello di altri comuni della provincia, anzi probabilmente è anche un pó più contenuto. Ma ciò che infastidisce non poco è lo sciame di piccole e diffuse prepotenze: danneggiamenti di beni pubblici, sversamenti e conferimenti di rifiuti senza rispetto delle regole, molestie acustiche, sosta selvaggia.


Altro aspetto critico è rappresentato del decoro urbano. Una situazione che potrebbe definirsi a macchia di leopardo. Alcune zone della cittá raggiungono uno standard più che accettabile, elevato. Ma esistono ancora zone degradate. Il rilancio delle periferie e delle aree meno centrali è ancora di la da venire, per molti aspetti.


Infine, i servizi commerciali. Il settore ha subito, negli anni, una modificazione profonda. Il Food & beverages ha avito una accelerazione straordinaria, il che segna un punto molto importante per chi vive Pomigliano. Una cittá che offre innumerevoli proposte, in questo campo, ponendosi al pari si realtá avvantaggiate da ben altre condizioni geografiche e storiche. Ma gli altri settori segnano il passo, per non dire che negli ultimi anni sono arretrati.

Insomma, un quadro di vivibilitá, quello di Pomigliano, a tinte variegate, con toni a tratti gradevoli, godibili, ma anche con alcune criticitá che la prossima amministrazione dovrá affrontare con competenza e spirito creativo.


di Francesco Cristiani

 

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post