Valentino Grant (Lega): "L'autonomia differenziata è grande opportunità per tutti"

Felice Massimo De Falco • 8 febbraio 2023

L'europarlamentare Valentino Grant (Lega): "L'autonomia differenziata è grande opportunità per tutti"

- Segretario regionale Grant, l’autonomia differenziata taglierà in tanti staterelli il Paese?


L'autonomia differenziata è una grande opportunità di crescita per i territori, e soprattutto premia il merito e le competenze. E per rinascere e portare risultati concreti l'Italia ha bisogno di politici e di professionisti che davvero siano al servizio dei cittadini.

- Ad esempio l’associazione dei presidi scolastici parlano di un percorso con molte incognite. l’ANDIS ritiene che il processo di decentramento alle Regioni di competenze in materia di istruzione debba prevedere che lo Stato, attraverso l’istruzione e la scuola, garantisca pari opportunità di successo formativo per tutti gli studenti della nazione. L’altro elemento imprescindibile è la definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione (L.E.P), previsti dalla Costituzione, che non può essere demandata a un più o meno ristretto gruppo di tecnici ministeriali e/o di politici


Solo demagogia, tanti luoghi comuni e frasi fatte, ma mai che si entri nel merito dell'essenza dell'autonomia differenziata, che ha come unico fine quello di unire l'Italia, di consentire a tutti i territori di correre alla stessa velocità, nella consapevolezza delle problematiche specifiche - che in molte Regioni, come la Campania -, sono anche e soprattutto frutto di miopi scelte politiche, che non hanno fatto altro che tutelare il proprio orticello, senza guardare all'interesse generale.


- C’è chi dice che si sta facendo tanto rumore per nulla. Senza costare un euro, infatti, questa riforma dovrebbe garantire una maggior responsabilizzazione della spesa pubblica, maggior efficienza e quindi servizi di maggior qualità offerti ai cittadini. Dimenticando che l’istituzione delle regioni è stata, storicamente, una delle cause che ha fatto esplodere il debito pubblico e ha complicato non poco l’assetto normativo e istituzionale del Paese


L'autonomia differenziata è uno strumento per far si che ci siano più servizi per i cittadini, e non solo spesa, e coloro che fingono che negano ciò, lo fanno come preconcetto o anche soprattutto per andare aprioristicamente contro il provvedimento, perchè voluto fortemente da noi della Lega e da tutto il centrodestra. Ma tutti sanno che l'autonomia differenziata è la via maestra per dare finalmente risposte a problemi atavici.


- L’ autonomia differenziata è un cavallo di troia che ci riporta allo Stato pre-unitario dicono alcuni.


L'autonomia differenziata l'Italia la unisce, perchè invita tutti i territori con i loro amministratori locali a lavorare sodo, a fare scelte nell'interesse esclusivo del cittadino, a fare scelte coraggiose, ma necessarie per migliorare la qualità della vita,


- Ma il fatto che l’abbia voluta fortemente la Lega non fa sospettare ad un allargamento del divario tra Nord e Sud? Penso alla spesa sanitaria


Ribadisco il concetto che con l'autonomia differenziata non ci saranno ulteriori divari, ma tutti avranno il peso morale delle scelte, e soprattutto è arrivato il tempo per tutti di rimboccarsi le maniche e di mettere in essere una vera progettualità di futuro, anche e soprattutto nella sanità. Non è normale che molte persone dalla Campania debbano andarsi a curarsi in Lombardia, a causa di liste interminabili, reparti chiusi, ospedali chiusi.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Marianna Marra 14 novembre 2025
L’incantesimo si è svolto in un bignami di vite vissute che hanno fatto la storia della tradizione e tuttora fanno scuola all’innovazione.
Autore: Redazione 6 novembre 2025
Comunicato Stampa: LINA E LE ALTRE
Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Altri post