Aldo De Chiara (magistrato): "E' da quando la magistratura ha iniziato con controlli più incisivi che la politica la teme"

Felice Massimo De Falco • 3 febbraio 2023

Intervista ad Aldo De Chiara (magistrato): "E' da quando la magistratura ha iniziato con controlli più incisivi che la politica la teme"

- Dott. De Chiara, tiene di nuovo banco la querelle tra politica e magistratura dopo le parole del Ministro Nordio. Intanto che ne pensa della linea tracciata dal suo ex collega?


Premetto che la querelle tra politica e magistratura non giova al sistema politico istituzionale del Paese. Quanto,poi,alla linea tracciata dal Ministro Nordio mi riservo di esprimere compiute valutazioni quando egli passerà dalle parole ai fatti


- Perché non si è mai addivenuti ad un equilibrio di potere tra politica e magistratura?


Va detto che dalla fine degli anni 60 inizi anni 70 ovvero da quando la magistratura ha esercitato un controllo di legalità più incisivo anche nei confronti delle classi dirigenti gli equilibri preesistenti, sono andati in crisi molti settori. I politici non hanno nei fatti accettato la piena autonomia ed indipendenza dell'ordine giudiziario garantita dalla Costituzione in attuazione del principio della separazione dei poteri alla base dello Stato democratico di diritto


- Cosa pensa dell’uso improprio delle intercettazioni e della perversa catena di montaggio tra certa stampa e certa magistratura?


Non posso non deprecare,se realmente posti in essere, un uso distorto delle intercettazioni e rapporti opachi tra magistrati e giornalisti.Deve osservarsi,comunque ,che sia a livello disciplinare che penale, casi del genere non si registrano che rarissimamente.Ed al riguardo devo sottolinearlo che titolare dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati è il Ministro della Giustizia e che i Magistrati non sono certo teneri nei confronti dei colleghi indagati e poi imputati


- Nordio non toccherebbe le intercettazioni riguardanti la criminalità organizzata. Ma questa si è evoluta. In che modo?


Sono convinto che la normativa vigente in materia di intercettazioni telefonica non debba essere modificata.Sarebbe un errore limitare il ricorso a tale prezioso strumento di indagine ai soli reati di mafia e di terrorismo.Va sottolineato,poi,che,come già osservato da più autorevoli esperti, le mafie hanno cambiato pelle,si sono inserite stabilmente nel circuito economico investendo i proventi delle illecite attività perpetrate,mediante la commissione di reati contro la Pubblica amministrazione. in primis mediante fatti corruttivi. Dirò di più:esse possono rilevarsi utili anche in procedimenti relativi a reati gravi consumati in ambito familiare



- Cosa non avrebbe potuto fare lei da magistrato senza questo strumento investigativo?


Non vi è dubbio che l'eventuale limitazione del ricorso alle intercettazioni ai soli reati di mafia e terrorismo impedirebbe un adeguato controllo di legalità e renderebbe spesso impossibile la individuazione degli autori di molti reati.


- Carlo Alemi e Franco Roberti si dicono contrari alla separazione delle carriere. La sua esperienza cosa le suggerisce?


Sono pienamente d'accordo con quanto, al riguardo,hanno affermato i colleghi Carlo Alemi e Franco Roberti, per cui non aggiungo altro e mi riporto integralmente a quanto da essi affermato


- Matteo Messina Denaro godeva di uno scudo sociale vasto che gli ha consentito una latitanza di 30 anni. La mafiosità è insita nella cultura popolare?


Devo, purtroppo,rispondere affermativamente a questa domanda.La mafia è tanto più radicata nel tessuto sociale quanto più lo Stato è assente. Certi strati di popolazione non possono "tifare' per coloro che rappresentano l'antistato. Per rimuovere tale subcultura ci vogliono politiche sociali oculate e di ampio respiro.Non va taciuto,poi,che settori della borghesia ritengono convenienti allearsi con essa in vista di lauti profitti


- È giusto dire come fanno in molti che la magistratura ha soppiantato la politica, sottomettendola al suo volere usando la scure del suo vasto potere?


Aassolutamente no. La magistratura è uno dei poteri dello Stato democratico di diritto ed è tenuta a procedere nei confronti di coloro che commettono reati e lo fa,va ribadito,senza incertezza e con il medesimo rigore anche nei confronti degli appartenenti all'ordine giudiziario


- Come finirà questa diatriba? Berlusconi ha impiegato 20 anni ed ha perso, la Meloni non cerca lo scontro ma alla fine la magistratura, o parte di essa, è in sommossa


Con il rispetto dei ruoli ,rispetto,peraltro,che i singoli magistrati e l'A.N.M. generalmente,osservano


- Qual è la sua idea di giustizia giusta?


Applicazione delle leggi conformi a Costituzione senza se e senza ma e quindi anche mediante procedimenti civili e penali dalla ragionevole durata e che assicurino un effettivo contraddittorio.Ttutto questo postula,però, risorse umane e finanziarie adeguate che la politica deve mettere in campi perché la Giustizia si "giusta"

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post