Craxi, sulle tracce di Hammamet. La visita di Marcello Lala

Marcello Lala • 3 febbraio 2023

Craxi, sulle tracce di Hammamet - La visita di Marcello Lala presso la tomba dell'indimenticato leader socialista

Ritornare ad Hammemet a 23 anni dalla morte di Bettino Craxi è stato sicuramente emozionante e lo è stato per una serie di motivi, politici e personali. Politici perchè Craxi resta uno dei più grandi nodi irrisolti della democrazia italiana e della storia recente di questo paese e su questo, grazie ad Ettore Rosato ed a Matteo Renzi, ho fatto una trasmissione su Radio Leopolda proprio dal titolo "Craxi un nodo da sciogliere" . Nella trasmissione, che ha avuto ascolti altissimi soprattutto da parte del pubblico giovanile , molti sono stati gli interventi auterovoli di amici e nemici del leader socialista. Aldo Cazzullo, Claudio Velardi, Bobo Giachetti ed i figli Bobo e Stefania, hanno spiegato retroscena e momenti della vita dell'uomo Bettino, oltre a tutto ciò che ha circondato i momenti drammatici degli ultimi anni in Italia conclusisi con lo squallido lancio delle monetine fuori all'Hotel Raphael. Nonostante tutto, però, la presenza di una delegazione di Forza Italia di primo livello e della Lega (non quella del cappio in Parlamento) e l'eccezione della sinistra italiana Ettore Rosato, in rappresentanza del terzo Polo e di Italia Viva, hanno segnato un punto di svolta nei rapporti tra la storia socialista e proprio quella destra che di Craxi non ha niente, ma che ne riconosce l'alto profilo di statista e di rappresentante dell'Italia nel mondo. Quello che è saltato agli occhi di tutti, ancora una volta, è stato proprio questo la mancata presenza di uomini del PD e di quella sinistra che a parole si dice riformista ma che poi nei fatti è populista e filo 5 Stelle quindi giustizialista e forcaiola.

Ancora una volta il leader del riformismo europeo aveva ragione quando diceva "io sono di sinistra e non comunista" e quindi non giustizialista, rancoroso e poco propenso al benessere sociale diffuso , caratteristiche queste che avevano visto in Bettino Craxi l'avversario più forte e determinato, tanto da pagarne le pene quando nel 93 iniziò la falsa rivoluzione politico giudiziaria che la storia ci ha mostrato in quasi tutti i suoi aspetti ma che ancora oggi e vive e lotta tra noi , basta vedere gli attacchi al Ministro Carlo Nordio che è l'unico che prova a mettere mano ai cardini della riforma della giustizia di cui il nostro Paese ha profondamente bisogno e cioè separazione delle carriere e riforma del sistema giudiziario. Ma il tempo, sono convinto, porterà a galla queste contraddizioni che ancora persistono e Craxi avrà il ruolo nella storia d'Italia che merita. Personale, perchè sono molto legato alla famiglia Craxi , a Bobo in particolare mio grande amico e persona che mi ha consentito di avere un rapporto speciale col padre e con Stefania che ha fatto della riabilitazione politica del padre la sua battaglia di vita istituendo la Fondazione Craxi. Proprio alla Fondazione ho donato le mie personali e preziosissime lettere inedite che rappresentano un fitto carteggio tra me e Bettino Craxi nei primi anni dell'esilio.

Lettere che parlano e fanno emergere tutta la sofferenza di Craxi ad Hammamet. Già all'epoca definiva l'Italia "Italietta caotica e piena di rimpianti",  mai frase fu più profetica ed attuale ed ovviamente parlava in maniera esplicita di una "falsa rivoluzione politico giudiziaria di inaudita violenza". Ma quello che mi preme sottolineare è l'altissima presenza di giovani alla cerimonia. Quest' ultimi molto incuriositi dalla figura dello statista e del politico. Curiosi di conoscere i tanti retroscena storici e politici di quegli anni riconoscendone l'alto spessore e la visione strategica. Cosa mi ha lasciato questa visita? Oltre a tanti ricordi rinvigoriti dalla presenza di tanti amici anche tunisini, la speranza che i giovani abbiano in mente come la politica di Craxi sia stata innovativa riformista e, constentitem,i ,un termine pesante "Onesta" nei confronti del proprio Paese perchè da politico onesto andò in parlamento a denunciare" il finanziamento illecito dei partiti come pratica diffusa e praticata da tutti nessuno escluso salvo qualche eccezione e cioè il partito Radicale". In questa ultima frase tutta la grandezza dell'uomo e del politico Bettino Craxi.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post