Alessandro Cattaneo (Forza Italia): "Terzo Polo sinistra mascherata, i liberali siamo noi"

Felice Massimo De Falco • 1 settembre 2022

Alessandro Cattaneo (Forza Italia): "Terzo Polo sinistra mascherata, i liberali siamo noi"

- Alessandro Cattaneo come sta andando la campagna elettorale?


Molto bene. È una campagna elettorale particolare, concentrata in un lasso di tempo limitato, sicuramente impegnativa e a ridosso del periodo estivo. Manca un clima sereno di leale dibattito politico perché la sinistra non avendo un’idea di governo demonizza l’avversario e avvelena i pozzi. Ma stiamo raccontando il nostro programma elettorale ai cittadini. E siamo sicuri che gli italiani ci premieranno.

 

- Qualcuno dice che siete culturalmente subalterni a Salvini e Meloni


Nessuna subalternità ideale e culturale. Questa è la narrazione di chi ha paura del centrodestra unito che si fonda su valori, programmi e ricette condivise: Forza Italia ha un’identità chiara, liberale, europeista, garantista, moderata. Siamo il centro della coalizione, del Parlamento italiano e dell’Europa.

 

 

- Forza Italia mette in conto la non vittoria del centrodestra? In tal caso cosa fareste?


Il centrodestra è maggioranza nel Paese, ma di certo non diamo nulla per scontato: dobbiamo piuttosto scongiurare la vittoria della sinistra che governa da 10 anni senza aver mai vinto un’elezione e che tra i primi punti del suo programma elettorale ha la patrimoniale, l’aumento della pressione fiscale, la legalizzazione delle droghe.

 

 

- Chi è più liberale tra voi e il terzo polo e perché?


Non è una gara a chi è più liberale, perché non ci si può reinventare a seconda delle opportunità elettorali. Il terzo polo è solo una sinistra mascherata, i due leader Calenda e Renzi sono due ex parlamentari del partito democratico. L’unica forza politica in Italia ad essere liberale e ad avere alle proprie spalle trent’anni di storia che certificano l’appartenenza a valori ben radicati è solo ed esclusivamente Forza Italia. Gli altri sono una brutta copia che tentano di imitare l’originale senza riuscirci.

 

- In un contesto così polarizzato ha senso il Centro?


Dipende cosa si intende per centro. Se per centro intendiamo la casa dei liberali e dei moderati allora Forza Italia è già interprete indiscussa di un modo di far politica che completa l’offerta programmatica e valoriale della coalizione di centrodestra. Un centrodestra che senza Forza Italia non esisterebbe. Se per centro invece intendiamo i fuoriusciti del PD e di Forza Italia in cerca di una poltrona non parliamo di centro ma di opportunismo.

 

- Draghi potrebbe tornare in campo in caso di ampia scomposizione?


Il premier Mario Draghi ha svolto e sta svolgendo un ruolo importante per il Paese. L’Italia ora bisogno di un governo politico forte e scelto dai cittadini: l’ultimo premier eletto con i voti degli italiani è stato il presidente Berlusconi nel 2008.

 

 

- Il presidenzialismo è il passaporto di Berlusconi per andare al Quirinale?


Assolutamente no. Il presidenzialismo è una battaglia costituzionale che Forza Italia e il centrodestra promuovono da anni per dare libertà di scelta ai cittadini e per rendere più stabile la nostra democrazia.

 

- Qual è il vostro piano per la crisi energetica?


Forza Italia e il centrodestra hanno un programma chiaro e concreto per affrontare nell’immediato la crisi energetica. Crediamo sia urgente una transizione ecologica ed energetica giusta, basata su uno sviluppo sostenibile che tuteli l’ambiente attraverso il sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica; investimenti per supportare la realizzazione di impianti per le energie rinnovabili (energia eolica, solare, idroelettrica e pelagica, geotermica e bioenergia); semplificazione per l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici privati; unpiano nazionale per dotare tutti gli edifici pubblici di impianti fotovoltaici e alleanza con mondo agricolo per installazione impianti fotovoltaici ed eolici. Non solo, abbiamo già rilanciato l’esigenza di un recovery Plan per l’energia come è stato fatto in occasione della pandemia.

 

 

 

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