Emergenza siccità, Mirco Carloni (Lega): "Per Salvini è una priorità assoluta"

Felice Massimo De Falco • 12 aprile 2023

Il deputato leghista: "Senza acqua non c’è agricoltura. La siccità rischia di mettere in ginocchio le nostre aziende e l’intero settore dell’agroalimentare. Non dimentichiamoci che la mancanza di acqua rappresenta un serio pericolo per prodotti come il Grana padano e il Parmigiano reggiano, o ancora il Prosciutto di Parma, eccellenze culinarie che tutto il Mondo ci invidia. Oltre, naturalmente, a diversi alimenti che fanno parte della dieta mediterranea".

Il governo dà il via libera per la cabina di regia sulla siccità guidata da Salvini. Quali sono le priorità?


Sostenere un comparto in forti difficoltà, semplificare le procedure amministrative per realizzare opere idriche di cui il nostro Paese ha bisogno. Con la cabina di regia fortemente voluta dal ministro Salvini, il Governo risponde all’allarme lanciato dagli agricoltori che, su questo, hanno già fatto la loro parte. L’emergenza idrica stava mettendo a rischio un intero comparto, un patrimonio di eccellenze del Made in Italy e moltissimi posti di lavoro. Non potevamo permetterlo. 


- Cosa ci sarà nel Decreto Siccità voluto da Salvini?


Prevede, come già detto, la nascita di una cabina di regia, incardinata presso la presidenza del Consiglio dei ministri e presieduta dal ministro Salvini, e il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. L’obiettivo è rendere le azioni del Governo più efficaci per contrastare l’emergenza e supportare la nostra agricoltura nel rilancio dell’economia. Senza dimenticare, poi, il processo di semplificazione che il decreto innesca per favorire gli investimenti pubblici, finanziati con fondi nazionali ed europei, per la realizzazione di interventi urgenti per il settore. 


- Da un viaggio in Kenya, Mattarella ha detto che la siccità mette in moto la migrazione e bisogna intervenire presto sui cambiamenti climatici. Che ne pensa?


Con il cambiamento climatico in atto, era necessario intervenire con misure urgenti per rispondere alle sfide attuali e future. Un problema strutturale come quello della siccità meritava certamente l’istituzione di una cabina di regia per il monitoraggio del fenomeno e il contrasto alla scarsità idrica. 


- Come si riverbera sull’agricoltura e sui prodotti nei mercati la siccità?


Senza acqua non c’è agricoltura. La siccità rischia di mettere in ginocchio le nostre aziende e l’intero settore dell’agroalimentare. Non dimentichiamoci che la mancanza di acqua rappresenta un serio pericolo per prodotti come il Grana padano e il Parmigiano reggiano, o ancora il Prosciutto di Parma, eccellenze culinarie che tutto il Mondo ci invidia. Oltre, naturalmente, a diversi alimenti che fanno parte della dieta mediterranea.


- Si partirà anche dagli usi e costumi dei cittadini?


E’ chiaro che gli interventi previsti per il miglioramento e l’efficienza delle infrastrutture idriche andranno a impattare positivamente anche sulla vita dei nostri cittadini. Mettere in sicurezza il settore, con la semplificazione delle attività, ad esempio, di riutilizzo delle acque reflue depurate o la realizzazione di impianti di desalinizzazione e ancora la manutenzione della rete esistente, significa mettere al riparo il Paese da quella che sarebbe potuta diventare una vera e propria emergenza. 


- C’è il pericolo di razionamento dell’acqua in certi periodi dell’anno?


Cercheremo di evitare il ritorno dei razionamenti dell’acqua. Ecco perché era necessario intervenire il prima possibile, con poteri precisi, un commissario e risorse per rispondere all’emergenza idrica. Lo abbiamo fatto, grazie all’impegno del nostro ministro Salvini, e sono certo che le previsioni di questo decreto restituiranno risposte puntuali alle esigenze delle nostre imprese e famiglie. 


- Ci sono anche i negazionisti della siccità che dicono “La siccità viene definita una “truffa”, “un modo per scroccarci altri soldi”, il governo è “bugiardo” e i media sono dei “venduti”. Cosa risponde a questa gente?


Rispondiamo con i fatti, con le risorse messe a disposizioni per far fronte a problemi strutturali come questo ed agli interventi tempestivi che come Lega vogliamo assicurare per tutelare e rilanciare la nostra economia. Le chiacchiere non hanno mai fatto bene a questo Paese.


- Ci sono sindaci che dicono che c’è crisi anche perché gli impianti sono vetusti. Impegnerete risorse in questi?


Il decreto va proprio in questa direzione. Iter più snelli e veloci per la realizzazione di infrastrutture idriche, rimodulazione delle risorse per il settore e realizzazione degli interventi più urgenti. Puntiamo ad accelerare le procedure per migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche.


- Uno dei fiumi più martoriato è il Po. Come si intende agire?


Monitorare il corretto utilizzo delle risorse per contrastare i fenomeni di scarsità idrica. Sappiamo che il fiume Po è in secca e che tra le zone più colpite in Italia c’è il centro-nord con Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna dove insistono le nostre produzioni. Nessuno ha la bacchetta magica, ma con il decreto siccità vogliamo scongiurare la crisi profonda del settore agricolo.


Share

Tutti gli articoli

Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Autore: Marianna Marra 28 luglio 2025
"Uno Stato laico deve dare ai cittadini la possibilità di decidere della dignità della propria vita e della propria morte."
Autore: Iazzetta Giuseppe 23 luglio 2025
This is a subtitle for your new post
Altri post