Il deficit di educazione nelle disabilità intellettive

Mariagrazia Canzano • 9 giugno 2022

Il deficit di educazione nelle disabilità intelletive

Negli ultimi anni è stato registrato un significativo aumento dell’incidenza delle Disabilità Intellettive nella popolazione scolastica internazionale) e nazionale. Il deficit intellettivo non è riconducibile a disturbi specifici, ma viene invece considerato come una condizione associata a varie tipologie di disabilità. Deficit di intensità variabile sono infatti presenti nel profilo cognitivo degli allievi con Disturbi dello Spettro Autistico. Le Disabilità Intellettive possono infine essere rilevate come deficit autonomo, riconducibile a fattori genetici o a lesioni post-natali.I livelli di gravità della disabilità cognitiva sono attualmente basati sulle compro- missioni dei comportamenti adattivi, quali quelli rappresentati dalle competenze di vita quotidiana e dalle competenze comunicative e di partecipazione sociale.


Sebbene risulti difficoltosa una stima dell’incidenza del deficit intellettivo nella popolazione evolutiva, è verosimile che tale condizione sia relativamente diffusa, e che l’incidenza sia significativamente aumentata negli ultimi due decenni

Dovrebbe così risultare evidente la responsabilità dei sistemi formativi nella generazione di risposte educative tese allo sviluppo delle capacità di comuni: per questi motivi, le più recenti formulazioni degli approcci educativi inclusivi sono fondate sulla selezione degli approcci più efficaci nello sviluppo del supporto, attraverso la modifica del contesto educativo, in funzione delle esigenze dell’allievo con disabilità e dei suoi compagni. In questo articolo sono presentati gli interventi educativi di maggiore efficacia per gli allievi con disabilità intellettive, validati secondo la prospettiva delle Evidence Based Education e basati sul coinvolgimento attivo dei compagni. Tra gli approcci educativi inclusivi che registrano li- velli di efficacia più significativi possono essere quindi considerati quelli basati sul coinvolgimento. Il supporto dei compagni nell’educazione inclusiva.


Se prescindiamo dall’utilizzo di interventi altamente strutturati, come quelli relativi al Peer Tutoring o al Class Wide Peer Tutoring, è possibile notare evidenze di efficacia nel miglioramento delle competenze comunicative e di partecipazione sociale anche in interventi educativi di ordine generale, basati sul supporto dei compagni. Il supporto fornito dai compagni determina generalmente aumento delle interazioni sociali tra l’allievo con disabilità intellettiva ed il resto della classe

Il ruolo di Tutor, o più semplicemente quello di compagno nelle esperienze di apprendimento cooperativo presenta vantaggi anche per gli allievi a sviluppo tipico, poiché le loro competenze scolastiche migliorano in seguito alle esperienze i semplificazione e di insegnamento dirette al loro compagno con disabilità cognitiva. Anche la partecipazione sociale e la motivazione ad offrire supporto ai compagni in difficoltà registrano incrementi significativi e tale dato non può che riflettersi positivamente sullo sviluppo di un clima inclusivo nella classe.


Lo sviluppo di una rete sociale in grado di fornire supporto e informazioni all’allievo con gravi disabilità cognitive può rappresentare un elemento costitutivo dei più efficaci interventi educativi strutturati.

La partecipazione alla formazione della rete sociale da parte dei compagni a sviluppo tipico non è naturalmente obbligatoria, ma devono es- sere valutate le disponibilità degli allievi. Una rete permanente di questo ordine rappresenta un efficace riferimento per l’allievo con gravi disabilità cognitive, quali quelle associate ai disturbi dello spettro autistico o alle sindromi a base genetica. 


Essa può favorire la moltiplicazione delle interazioni comunicative tra l’allievo ed i suoi compagni, con influenze positive sulla sua partecipazione alla vita scolastica , sulla diminuzione dei comportamenti disadattivi e sullo sviluppo delle competenze linguistiche; i compagni a sviluppo tipico presentano generalmente miglioramenti delle competenze sociali e del profitto scolastico, frequentemente assenti negli allievi che non partecipano a progetti di tale ordine. Per questi motivi, la realizzazione di una rete di supporto sociale permanente dovrebbe essere sempre considerata nella realizzazione della programmazione individualizzata per l’allievo con disabilità ).


E` necessario sottolineare la necessità della periodica verifica della disponibilità alla partecipazione al supporto da parte di tutti gli allievi, poiché l’imposizione della partecipazione potrebbe determinare decrementi delle componenti motivazionali . Il coinvolgimento dei compagni nell’intervento educativo per gli allievi con disabilità intellettive risulta ampiamente utilizzato da tempo nei sistemi di Educazione Speciale per allievi con disturbi dello spettro autistico e  con sindromi a base genetica. Tuttavia, solo in temi relativamente recenti sono state condotte meta-analisi per la validazione dei suoi livelli di efficacia tra i giovani.


Infine il ruolo  di Peer Tutor viene assegnato agli allievi che sembrano più motivati a seguire il loro compagno per fornirgli supporto durante le lezioni. Il ruolo di Tutee è riservato all’allievo con disabilità, ma non mancano esempi nei quali i ruoli possono alternarsi all’interno della classe, soprattutto quando l’allievo con disabilità presenta deficit cognitivi di lieve grado ed una sufficiente comprensione del linguaggio Generalmente i Peers Tutor sono sottoposti ad un breve training, nel quale viene loro insegnato come rispondere in modo adeguato alle richieste del compagno, a stimolare le sue risposte e a fornire feedback. In situazioni di tale ordine, il ricorso alle tabelle comunicative della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), che si basa sull’indicazione di simboli stilizzati, può rappresentare un supporto efficace alla comunicazione tra il Tutor ed il Tutee . Nello studio, i tutor selezionati insegnavano a tutti i loro compagni i concetti di base necessari per la comprensione delle lezioni di scienze naturali e di educazione artistica, attraverso la realizzazione di semplici schemi nei quali erano inseriti simboli stilizzati comprensibili da tutti gli allievi.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post