Intervista a Paolo Pomicino: "Il Pci è stato il grande inganno della storia"

Felice Massimo De Falco • 26 agosto 2022

Intervista a Paolo Cirino Pomicino: "Il PCI è stato il grande inganno della storia"

Perché la II Repubblica è stata "un grande inganno"?


Il grande inganno non è stato fatto dalla Repubblica e dai suoi livelli istituzionali ma dal vecchio partito comunista e da una parte dellla sinistra DC che accettarono la proposta di un gruppo autorevole di imprenditori del cosiddetto salotto buono del capitalismo italiano capitanati da Carlo de Benedetti. Il progetto era cambiare gli assetti democratici del paese portando al governo quei comunisti la cui cultura era miseramente crollata insieme al muro di Berlino.


A chi è addebitabile l’impostura ideologica?


I protagonisti li ho già citati. Questi, però, per raggiungere gli scopi avevano bisogno di fare una narrazione di accompagno secondo la quale l’Italia era stata sino ad allora guidata da un gruppo di mafiosi e di dottori. E di qui l’iniziativa delle procure di milano Napoli e Palermo sincronizzate sull’obiettivo. E di qui anche la decisione del vecchio PCI che invece di puntare al superamento della scissione di Livorno dando all’Italia un grande partito socialista alternativo alla DC dopo aver chiesto ed ottenuto l’iscrizione al partito socialista europeo a metà 1991. Dopo le elezioni del 5 aprile 1992 il nuovo PCI ora PDS aveva ottenuto un misero 16,6% e di qui scatto’ l’operazione suggerita da quella parte del mondo imprenditoriale che controllava larga parte della grande stampa di e le procure si mossero di coneguenza.


Le grandi famiglie europee sono scomparse in Italia, tranne il comunismo, interpretato sotto mentite spoglie dal Pd. Perché regge all’usura del tempo?


Sono state azzerate tutte le culture politiche, anche quelle che avevano vinto la battaglia della storia per consentire ai vecchi dirigenti del PCI Veltroni, D’Alema, Violante e così via di apparire il nuovo che avanzava. E tre altro non erano che il vecchio sconfitto falla storia. Per raggiungere questo risultato la narrazione doveva essere ingannevole e così da un lato avviso di garanzia a gogo ( la sinistra DC non ebbe neanche un avviso di garanzia) e dall’altro il ruolo della stampa tanto che Gad Lerner scrisse un libricino “ maledette identità” contro tutte le culture politiche concorrendo a partorire un sistema politico senza volto e senza anima. I risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti. Non regge l’usura del tempo tanto che oggi siamo alla vigilia di una grande vittoria della destra per la prima volta nella storia della repubblica.


Lei parla di controstoria, come se non fosse ancora chiara la fine ingloriosa della Prima Repubblica. Come è messa la democrazia italiana oggi?


Non è ancora chiaro quel che è accaduto o più precisa 

mente non c’è ancora una consapevolezza di massa dell’inganno e dei delitti politici conseguenti. Fino a quando il paese non farà un bagno di verità difficilmente supererà la crisi politica in cui è 


Quali fattori interagiscono contro la volontà popolare?


Il sistema politico è alla mercé di poteri finanziari ed internazionali assumendo sempre più il profilo di una colonia. Molti fattori agiscono in tal senso, da quelli finanziari a quelli geopolitici per un paese come il nostro che negli anni novanta è stato svuotato di grandi eccellenze manifatturiere e creditizie mentre lo Stato contrariamente te alla Francia ed allaGermania è ormai fuori dalla economia reale salvo a ricoprire il ruolo di salvatore di imprese di ultima istanza.

Lei dice che c’è bisogno di una rivoluzione borghese, ma il ceto medio intanto è sparito


Il ceto medio non è sparito ma è in grande sofferenza e le sue articolazioni sociali devono riprendere fiato ed assumere visioni per l’intero paese sapendo di trovarsi di fronte ad un sistema politico fragile e frantumato.
Cosa accade nel mondo finanziario e politico a seguito del conflitto in Ucraina?
Le sanzioni europee hanno sortito gli effetti sperati?


Se Putin vince questa guerra come cambierà lo scacchiere geopolitico?


La guerra Russo-Ucraina altro non è che la testimonianza di una strategia di Putin che tende a ricostruire il perimetro territoriale del vecchio impero sovietico grazie agli errori dell’intero Occidente a cominciare dall’Italia della seconda repubblica.
Convinto da un un po’ di ricchezze, di donne e di riunioni del G20 e del G7, Il mondo di oggi è in tensione perché accanto alla guerra russo- Ucraina c’è la tensione nel l quale l’alleanza non ancora consolidata tra Giappone, Australia, India ed USA sta tentando di contrastare la crescente egemonia cinese. Il popolo italiano deve sapere che tempi burrascosi ci aspettano con tutti i necessari sacrifici e che Putin non poi ne deve vincere perché si tratterebbe di una vittoria dell’autoritarismo contro le democrazie liberali dell’Occidente e dell’Oriente.


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