Intervista a Gianluca Cantalamessa: "La Lega non teme uno tsunami sociale"

Felice Massimo De Falco • 26 agosto 2022

Intervista a Gianluca Cantalamessa: "La Lega non teme uno tsunami sociale"

Onorevole, rincara tutto: gas, benzina luce, alimentari. Sale l’inflazione che erode i risparmi. Sarà un autunno caldo. In che modo intendete fermare questo tsunami sociale?
Per tamponare l'emergenza faremo subito una proroga degli sconti con nuove tasse sulle aziende energetiche che producono extra-profitti, uno scostamento di bilancio per consentire questa manovra. Per quanto riguarda le riforme strutturali, un via libera al nucleare pulito cosi come esiste in ogni parte del mondo, la creazione di nuovi termovalorizzatori perchè bruciando rifuti si può creare energia, una revisione delle politiche del Green Deal che andrebbe condiviso con l'Europa, un PNRR da 30 miliardi per la crisi energetica sempre in sintonia con l'Europa, perchè questo è un problema che riguarda tutti i Paesi.
 

Siete avanti nei sondaggi di gran lunga rispetto al centrosinistra. Qual è l’errore da non commettere ora?
In caso di “non-vittoria”, avete un piano B?

L'errore da non commettere mai è dimenticarsi del mondo reale. Vedere la sinistra, in momento in cui l'Italia nera in grosse difficoltà economiche dopo una crisi pandemica ed energetica con una guerra in corso, che chiedeva di impegnare il Parlamento per parlare di ius scholae o legalizzazione della cannabis e ddl Zan, credo che sia la misura di quanto la sinistra sia lontano dal mondo reale


Avete scelto il claim “Io ci credo”: credete in cosa?

Credere vuol dire essere certi dell'esistenza di qualcosa o di qualcuno ma in maniera laica ma, per quanto mi riguarda, anche da un punto di vista cattolico. Credere è un messaggio positivo verso gli italiani che hanno la forza di risollevarsi e di tornare ad essere un Paese normale capace di tirare fuori tutta la sua straordinarietà. Credere nel futuro, credere negli italiani, credere nella famiglia e fare una politica per essa sopratutto per la natalità.


Qualche osservatore dice che Giorgia Meloni, se vincesse, indicherà un federatore come premier. È un’ipotesi plausibile?

Non commento quanto dicono gli osservatori, mi limito a dire che nel centrodestra vale la regola che chi prende più voti indica il premier. Qualunque nome soddisda gli elettori del centrodestra.


C’è chi vi accusa di aver fatto fuori Draghi. Lei che idea ha?

Chi ci accusa di questo o non sa le cose o è in malafede. Il 14 luglio fu il M5S a non votare il Decreto.Aiuti che prevedeva 20 miliardi per le imprese e in cui era inserito il termovalorizzatore di Roma. La Lega ha votato 55 fiducie al governo Draghi ma è chiaro che non potevamo andare avanti con un partito che per motivi ideologici ha votato contro il decreto-aiuti


Quali fattori non politici possono entrare in gioco ad orientare gli elettori?

Io credo che alla gente interessino poco i giochetti politici, badano più alla concretezza delle proposte politiche.


Ci sarà molto astensionismo, è il partito più forte. È una sconfitta della politica?

Sicuramente l'astensionismo è una sconfitta della politica; la Lega si pone con serietà davanti alla gente presentando proposte credibili.


I mercati sono agitati. Come intendete rassicurarli?

La migliore risposta che può essere data ai mercati è la creazione di un governo stabile, duraturo, fatto da persone preparate con una linea politica chiara, che sappia stare in Europa con una personalità forte.


Vi sentite all’altezza della situazione davanti alla tempesta socio-economica che vi aspetta?

Non abbiamo bacchette magiche, sappiamo però che dando fiducia alle imprese, ai lavoratori, riducendo le tasse, bloccando la legge Fornero, consetirebbe di passare questa tempesta

Gianluca Cantalamessa è deputato della Lega, candidato al Senato

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