Intervista esclusiva a Dacia Maraini: "Temo che la Meloni si dimentichi di rappresentare un Paese, e pensi di essere ancora all’opposizione, quella della fiamma che continua a splendere"

Felice Massimo De Falco • 4 giugno 2024

La pluripremiata scrittrice parla a tutto campo di politica ("Voto Pd"), guerra, Papa Francesco, omosessualità e pedofilia, libertà e censura, e offre un consiglio a Giorgia Meloni: "Cara Giorgia, lei ha l’onore di rappresentare tutto il paese, non solo quello della fiamma nostalgica del fascismo. Lei crede alla democrazia come forza e anima del paese o vorrebbe svuotarla dall’interno per arrivare a uno stato autoritario e militaresco? Vorrei ricordarle che lei ha giurato sulla Costituzione e non su un libro si Evola o del pur moderato Gentile".

di Felice Massimo De Falco


Dacia Maraini, crede che in questa fase il lessico della politica sia esondato dai limiti del bonton istituzionale? Pensi allo scambio tra Meloni e De Luca


Un linguaggio appropriato non lo chiamerei bon ton, ma senso della responsabilità e rispetto verso l’altro, anche se si tratta di un avversario. Il linguaggio esprime il pensiero e quando si usa un linguaggio sciatto e insultante, vuol dire che il pensiero è scaduto a brutalità e intolleranza.


A sinistra e nei circoli culturali denunciano un clima da censura. Ma secondo lei Antonio Scurati è stato censurato?

   

Non conosco i dettagli del caso Scurati. Ma constato che i censori vengono sempre puniti dall’effetto opposto che ottengono. Se fossi una politica eviterei in tutti i modi di censurare, ma anche di rispondere ai critici e ai vignettisti. Da qualunque parte politica si sia, l’effetto è sempre controproducente. Certamente c’è stata una censura su Scurati che ha scritto delle verità scomode su Mussolini e il suo regime. Ma la democrazia esige libertà di parola e di pensiero. Se ci si indigna di fronte a un serio libro di un serio scrittore, vuol dire che   si vuole limitare a democrazia nelle sue libertà.


Cosa pensa dell’esclusione di Saviano e di alti scrittori dalla Buckmesse di Francoforte?


Quando ho ricevuto l'invito da Francoforte pensavo che fosse concordato fra i responsabili del Bookmesse e l’Italia. Pare non sia così. Ma anche questa volta la esclusione porta a creare casi politici. Io stimo Saviano e penso che andasse assolutamente invitato. Sono contenta che alla fine sarà invitato comunque dagli editori tedeschi. 

  

Sente falcidiata la libertà di pensiero in questa fase storica?


Non c’è dubbio che tira un’aria di chiusura illiberale verso le novità sociali e culturali. E questo non solo in Italia ma in tutto il mondo. Non so se questo ritorno alla Reazione, sia dovuto a paure inconsce, a una cattiva influenza degli strumenti tecnologici che stanno svuotando e modificando i rapporti umani, oppure se si tratti, come ho scritto, di una nuova aspettativa, sentita sopratutto dai giovani che sono disgustati dai cattivi risultati delle politiche attuali, verso un futuro diverso, semplificato e severo, fatto di ordine e gerarchie prestabilite. Per quanto mi riguarda ho paura che si tratti di un momento pericoloso di irrazionalità estesa e condivisa. Ma il buon governo e la buona convivenza non possono nascere da una specie di anarchico messianismo


Tra poco si vota. Lei ha scritto sul Corriere della Sera che bisogna andare a votare per non lasciare vuoti ai prepotenti. Chi sono i prepotenti oggi?


I prepotenti sono coloro che si proclamano rappresentanti del Popolo, e in nome del popolo pretendono di cambiare le regole della democrazia. Ma ricordiamo che, per lo meno per le ultime elezioni, la sedicente maggioranza rappresenta la maggioranza di una minoranza. Mezzo Paese non ha votato. E andrebbero semmai capite le ragioni di questo rifiuto e non approfittarne per dichiararsi rappresentanti di tutto il popolo italiano.

 In base a quali considerazioni farà la sua scelta di voto?


Voto PD, anche se sono amareggiata dalla frammentazione della sinistra. Se non ci fossero tanti personalismi e tante risse ideologiche la sinistra avrebbe vinto le elezioni. Ho stima per i Verdi, per la Bonino, per Calenda e altre brave persone, ma i loro voti sono dispersivi. Non si poteva costruire una grande unità delle sinistre? Necessaria sopratutto in questo momento di avversione nei riguardi della democrazia e dei diritti civili.


Cosa pensa delle contestazioni di massa dei collettivi studenteschi contro Israele?


Penso che abbiano ragione. Nethaniayu in questo momento sta facendo del male al suo paese e al suo popolo. Ha sostituito lo spirito di giustizia con quello di vendetta e le vendette sono sempre controproducenti perchè non fanno che suscitare altre vendette e altre violenze. Il pericolo però sta in coloro che fanno di tutta l'erba un fascio e tirano fuori una nuova forma di antisemitismo. Il popolo israeliano non è tutto d’accordo col suo capo del momento, anzi lo sta fortemente contestando. Basta leggere le parole sagge e allarmate dei suoi intellettuali che gli gridano di fermarsi. Io sono per due paesi indipendenti, di pari dignità, la Palestina e Israele. Anche Hamas non rappresenta tutti i palestinesi, e anche lui sta facendo il male del suo popolo. I suoi metodi sono repellenti e inumali. Ora tutti chiedono a gran voce la pace, ma come? e a quali condizioni? Per me una soluzione seria potrebbe venire dall’Onu che rappresenta tutti i paesi del mondo e quindi ha una autorità riconosciuta. Ma la regola della unanimità e del veto di alcuni paesi non è democratica perchè porta all’immobilismo e all’impotenza. Se all’ONU si votasse a maggioranza penso che la condanna contro Nethaniayu sarebbe corale e aiuterebbe a creare un accordo. Ma così siamo bloccati.


Il Papa, rivelatosi l’idolo degli orfani di Marx, con la sua recente gaffe, anche se si è scusato, manifesta un pensiero vero all’interno della Chiesa?


Il Papa certamente è caduto nella disinvoltura di un linguaggio orecchiato in una lingua straniera. Ma comunque penso che abbia fatto male, perchè ogni funzione ha la sua responsabilità linguistica.  Se sei una persona che rappresenta una religione, una istituzione, un governo, uno Stato, devi utilizzare un linguaggio all’altezza della carica, devi dare un esempio di saggezza e pudore, anche linguistico. Sono sicura comunque  che il Papa volesse riferirsi  a un fenomeno diffuso nella Chiesa. Ma dovrebbe chiarire: l’omosessualità è una scelta oggi considerata legittima che va rispettata. Mentre la pedofilia, purtroppo spesso presente fra docenti e discenti nell’ambito della Chiesa, deve essere fortemente condannata. E aggiungo in coda: perchè la Chiesa rimane così arroccata sulla sua misoginia, non dando spazio politico e rappresentativo alle donne che oggi sono preparate e responsabili?


Ha un consiglio per Giorgia Meloni?


Devo dire che mi sono rallegrata quando ho saputo della sua elezione. Vuol dire che una donna può rappresentare un paese e questo è un buon segno. Purtroppo ho l’impressione che Giorgia Meloni si dimentichi di rappresentare un paese, e pensi di essere ancora all’opposizione, quella della fiamma che continua a splendere sulle bandiere dei Fratelli d’Italia. Il nome Fratelli d’Italia fa pensare al Risorgimento, un momento molto importante per la storia del nostro paese. Ma è stato un movimento di liberazione e di costruzione della democrazia, non la costruzione di un potere gerarchico e restrittivo. Più che consigliarla, la pregherei di riflettere sulla sua funzione:

Cara Giorgia, lei ha l’onore di rappresentare tutto il paese, non solo quello della fiamma nostalgica del fascismo. Lei crede alla democrazia come forza e anima del paese o vorrebbe svuotarla dall’interno per arrivare a uno stato autoritario e militaresco? Vorrei ricordarle che lei ha giurato sulla Costituzione e non su un libro si Evola o del pur moderato Gentile. La saluto con rispetto perchè credo che anche fra avversari ci si debba rispettare. Ritengo che ci si debba confrontare sulle idee e lasciare da parte le offese, le ripicche, gli insulti, tutti segni di intolleranza e l’intolleranza non aiuta a convivere. Siamo tutti italiani e dobbiamo trovare un modo di convivere senza scannarci, rispettando le regole che i più saggi e i più coraggiosi avversari di ogni totalitarismo ci hanno insegnato.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post