La denatalità, se nascere è un affare di Stato

Francesco Urraro • 5 settembre 2022

La denatalità, se nascere è un affare di Stato

La grave crisi demografica che si sta verificando in Italia ormai da parecchi anni, a causa di una preoccupante diminuzione delle nascite (il nostro e` il Paese del mondo in cui nascono meno figli in assoluto), evidenzia la necessita` e l’urgenza di elaborare un progetto ampio ed organico di cui e` parte una politica della natalita`.

La nascita di un figlio non e` solo un fatto privato, ma e` cosa che riguarda la societa` intera, lo Stato che ha il dovere, prima ancora che il diritto, di farsi carico dei problemi connessi. Lo Stato infatti non esaurisce la sua funzione solo in relazione ai cittadini attualmente esistenti, ma deve pensare ed agire per la tutela e l’interesse delle generazioni future.

Assolutamente critiche sono le conseguenze della denatalita`che si possono concretizzare in uno squilibrio dei rapporti tra fasce d’eta` che rendono urgente una politica della popolazione che riesca, in termini di tempo ragionevoli, ad invertire l’attuale tendenza alla denatalita` , riportando ad una situazione di equilibrio demografico prima che gli effetti negativi del calo delle nascite conducano ad un punto di non ritorno.


La situazione nel mondo

Secondo le attuali teorie, le dinamiche demografiche delle popolazioni del nostro pianeta sono caratterizzate da una fase «pretransizionale», durante la quale la quantita` della popolazione e` stabile, con alti tassi di nascite e morti, da una fase «post-transizionale», contrassegnata da tassi di natalita` e mortalita` molto bassi, e da una fase «transizionale», di passaggio appunto tra le due suddette.

La fase di transizione non e` iniziata ovviamente dappertutto nello stesso momento essendo condizionata da molte variabili di natura culturale ed economica.

La situazione europea e` caratterizzata da una stabilizzazione delle popolazioni in Francia, Olanda e Gran Bretagna, mentre Italia, Germania e Spagna sono in continua diminuzione numerica.


In Italia

L’Italia e` ormai in una fase «post-transizionale», in quanto la natalita` e` diminuita al punto da alterare l’equilibrio della popolazione , amplificando il cd. «tasso di dipendenza», ovvero il rapporto tra popolazione attiva e popolazione passiva. Così se oggi cento persone attive mantengono trentuno anziani, nel 2040 cento persone attive ne dovranno mantenere settantaquattro, con un onere sull’economia, sul sistema previdenziale e su quello sanitario evidentemente insostenibile.


Condizionamenti

In Italia, come nel resto d’Europa, la diminuzione della fecondita` e` da attribuire al fatto che la coppia, nella societa` d’oggi,

non e` incentivata ad avere figli perche` mancano le condizioni sotto molteplici profili . Il calo demografico infatti e` la conseguenza di una certa cultura materialistica ed edonistica, ma anche e soprattutto di condizionamenti sociali ed economici, che oggi penalizzerebbero chi ha figli.

Anche la diminuzione dei matrimoni influisce sul calo della fecondita`, poiche` nella societa` italiana restano piuttosto rare le nascite fuori dal matrimonio.

Si impone anche moralmente un cambio di rotta della legislazione italiana che deve intervenire assolutamente con nuove prospettive sulla famiglia non penalizzando la stessa con figli in quanto detrazioni fiscali ed assegni familiari sono scarni in rapporto ai costi reali.


E` insomma un dato di fatto che in Italia oggi una coppia che vuole avere figli e` svantaggiata ed a tale proposito esiste un dato ISTAT che rileva come il tenore di vita di una famiglia scenda all’aumentare del numero dei figli.


Da una societa` dove viene dato sempre piu` spazio all’economia a scapito dei valori, bisogna ritornare ad una visione politica organica affinche` l’interesse particolare e l’immediato non compromettano irrimediabilmente il futuro di cui facciamo tutti parte, compresi coloro che ritengono di non dover sopportare alcun sacrificio per le generazioni future. Ma, poiche`, se esistono interessi individuali, esistono anche interessi della societa`, che balzano all’occhio nello specifico campo della natalita`, lo Stato ha il diritto-dovere di armonizzare queste due sfere di interessi, in modo che le scelte delle famiglie non siano di danno alla collettivita` – presente e futura – e che le esigenze della societa` non condizionino negativamente quelle delle coppie.

Lo Stato ha il dovere di gestire non solo il presente, ma anche di preparare il futuro; percio` deve definire una seria politica demografica indicando gli obiettivi a medio e lungo termine ed i mezzi per il loro conseguimento 



Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post