Lagarde: "Non lasceremo che l'inflazione persista"

21 settembre 2022

Lagarde: "Non lasceremo che l'inflazione persista". Il numero uno dell'Eurotower parlando a Francoforte ha spiegato di essere intenzionata a "ricondurre tempestivamente l'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio periodo e ad assicurare che le aspettative di inflazione restino saldamente ancorate"

La Bce è determinata ad alzare i tassi di interesse a un livello tale da limitare la crescita economica, se necessario, per combattere la corsa dei prezzi, e non permetterà che si crei "un'inflazione persistente".Lo ha assicurato il numero uno dell'Eurotower, Christine Lagarde, parlando a Francoforte. "Non permetteremo che questa fase di alta inflazione si trasmetta ai comportamenti economici creando un problema di inflazione persistente. La nostra politica monetaria perseguirà un chiaro obiettivo: assolvere il nostro mandato di stabilita' dei prezzi", ha detto Lagarde.


"I nostri interventi segnalano che siamo determinati a ricondurre tempestivamente l'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio periodo e ad assicurare che le aspettative di inflazione restino saldamente ancorate", ha spiegato il numero uno dell'Eurotower, sottolineando che "se vi fossero segnali di rischio di disancoraggio delle aspettative di inflazione per effetto del livello elevato dell'inflazione, il tasso di interesse di riferimento compatibile con il nostro obiettivo si situerebbe in territorio restrittivo".


Analogamente, ha osservato, "se dovessimo concludere che i persistenti shock dal lato dell'offerta abbiano ridotto durevolmente il potenziale economico, occorrerebbe assicurare che la domanda resti allineata all'offerta".

Il tasso "finale", ovvero quello che porrà fine al ciclo di aumenti della Bce, ha evidenziato Lagarde, "dovrà essere compatibile con il ritorno duraturo dell'inflazione al nostro obiettivo" ma tale tasso "dipenderà dall'evoluzione del contesto economico".

La Banca centrale europea ha aumentato i tassi al ritmo più rapido mai registrato, ma l'inflazione continua a salire e anche le aspettative a più lungo termine.


In particolare, ha spiegato ancora il numero uno della Bce, "rispetto ai tradizionali incrementi di 25 punti base, adeguare il ritmo di innalzamento dei tassi è uno strumento fondamentale per segnalare la nostra determinazione ad adempiere al mandato a noi conferito e a mantenere contenute le aspettative di inflazione. Accelerare all'inizio del ciclo di innalzamento - ha osservato - è la chiara espressione del nostro impegno a ridurre l'inflazione fino al nostro obiettivo di medio termine". Un altro fattore fondamentale, secondo Lagarde, "sarà il modo in cui le prospettive di crescita incidono sull'inflazione".


"Shock negativi dal lato dell'offerta - ha detto - determineranno un rallentamento della crescita, con probabili ricadute sul tasso di inflazione prevalente. Nelle recessioni registrate nell'area dell'euro a risalire dagli anni '70, l'inflazione complessiva è diminuita di circa 1,1 punti percentuali a distanza di un anno, mentre l'inflazione di fondo è scesa di circa la metà. Questa però - ha messo in guardia - non è una regola assoluta: in alcuni episodi recessivi, come quelli innescati da un peggioramento delle condizioni dal lato dell'offerta, l'inflazione è rimasta invariata o è addirittura aumentata.


Nello scenario meno favorevole delle nostre proiezioni, che coglie tra i vari shock anche l'impatto di un'interruzione completa delle forniture di gas russo, l'economia si contrarrà l'anno prossimo per poi recuperare nel 2024. Ma alla fine dell'orizzonte di riferimento l'inflazione raggiungerebbe livelli più elevati che nello scenario di base". Fonte Agi

Share

Tutti gli articoli

Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Autore: Marianna Marra 28 luglio 2025
"Uno Stato laico deve dare ai cittadini la possibilità di decidere della dignità della propria vita e della propria morte."
Autore: Iazzetta Giuseppe 23 luglio 2025
This is a subtitle for your new post
Altri post