Le défaillance del candidato sulla scuola lo rivelano Fiacco

Saverio Auriemma • 10 maggio 2023

L’ultimo video è sull’edilizia scolastica. Vito Fiacco, detto Fender, non avendo niente da dire sulle scuole elementari e medie, di gestione del comune, critica lo stato in cui versano gli edifici delle scuole superiori (istituti tecnici , magistrali e licei), di gestione dell’area metropolitana (ex provincia ); ma accusa Lello Russo di averlo preso in giro, perché nel novembre 2015, in un incontro sulle condizioni della cittadella scolastica, si impegnó a interessarsi presso l’area metropolitana per la sua realizzazione. L’aspirante sindaco, allora diciassettenne, afferma che in una successiva riunione con il sindaco di Napoli, De Magistriis, constató che nessuna azione era stata attivata da Lello Russo. O De Magistris non era informato, o Vito Fiacco detto Fender dice bugie

di Saverio Auriemma


Oramai è un vulcano in eruzione. Vomita lave di sciocchezze. L’ultimo video è sull’edilizia scolastica. Vito Fiacco, detto Fender, non avendo niente da dire sulle scuole elementari e medie, di gestione del comune, critica lo stato in cui versano gli edifici delle scuole superiori (istituti tecnici , magistrali e licei), di gestione dell’area metropolitana (ex provincia ); ma accusa Lello Russo di averlo preso in giro, perché nel novembre 2015, in un incontro sulle condizioni della cittadella scolastica, si impegnó a interessarsi presso l’area metropolitana per la sua realizzazione.


L’aspirante sindaco, allora diciassettenne, afferma che in una successiva riunione con il sindaco di Napoli, De Magistris, constató che nessuna azione era stata attivata da Lello Russo. O De Magistris non era informato, o Vito Fiacco detto Fender dice bugie. Intanto avrebbe dovuto riferire al sindaco quanto detto da De Magistris , così avrebbe saputo da Pasquale Lauri, assessore al ramo, com’è (fu) duro……..‘l salir per l’altrui scale; degli innumerevoli incontri avuti con le strutture tecniche e politiche , perché il progetto doveva essere modificato, per aumentare il numero delle aule ( da 55 a 102 circa) e riportare nei giusti valori il rapporto tra i mq. delle aule con gli spazi liberi e con il verde.


Si scoprì anche che le servitù di acquisizione dei suoli non erano state notificate ai rispettivi proprietari ( circa 25 tra l’Italia e America), e perciò senza effetto giuridico, per cui l’amministrazione Russo dovette fare i salti mortali per mettere a posto le carte. Un lavoro tecnico-burocratico che solo chi sa districarsi in quegli ambienti, come Lauri, poteva fare, utilizzando anche amicizie personali che aveva conosciuto da dirigente scolastico. Dopo tante peripezie, nel 2016 il progetto fu, finalmente, rifinanziato e all’inizio del 2019, si aprì il cantiere.


La sorte volle che ai primi scavi i lavori fossero bloccati per il rinvenimento di tombe romane del II secolo. E qui Vito Fiacco detto Fender, si sarebbe dovuto addottrinare dal prof. Mino Iorio, il quale si sarebbe messo a completa disposizione, visto il godimento che prova nello studio della storia dell’arte. Il resto lo deve chiedere al sindaco decaduto , prof. Del Mastro, e all’ex presidente del consiglio, Salvatore Cioffi , ex componente del consiglio dell’area metropolitana con delega, (indovina un po’ !) all’edilizia scolastica, entrambi eletti con il voto del n.1 della sua lista. Ricordo i proclami di Cioffi, seguiti da selfie e dichiarazioni di impegno sulla cittadella scolastica; solo propaganda.


A Vito Fiacco detto Fender rinnovo il consiglio di informarsi prima di esporre il volto in web cast , perché non è più lo studente diciassettenne che incontra il sindaco, ma è, potenzialmente, il sindaco che dová dare risposte a studenti diciassettenni. Nell’attesa, dimostri di saperlo fare e che non declassi la figura del sindaco a candidato sindaco a sua insaputa. Ora sa dove rivolgere le critiche, senza dimenticare il suo mentore, che sulla cittadella scolastica , come visto ,ha le maggiori responsabilità; per difetti di progetto e per inadempieze amministrative.


Ricordo che il sindaco suonato , sulla cittadella scolastica si è fatto tre elezioni, una comunale, una provinciale e , poi, la regionale. Aveva pieni poteri, qui , da noi, e a Napoli, ma anziché presentare soluzioni, appariva sempre che con lo stesso manifesto: "c’o sicchi ‘e cauc e ‘a cucchiarell ‘n man". Vito Fender dovrebbe almeno convincersi che la forza della critica risiede nella sua incontestabilità. Le parole a vanvera trasferiscono alla critica un tono Fiacco.

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