Le "due scuole" che dividono l'Italia

redazione • 12 febbraio 2023

Le "due scuole" che dividono l'Italia. I divari tra il Nord e il Sud del Paese sottolineati dall'ultimo rapporto Svimez in cui si certifica la presenza di un'Italia a due velocità, con il Mezzogiorno che resta sempre indietro

Una riduzione di circa il 20% della spesa complessiva per la scuola al Mezzogiorno tra il 2008 e il 2022, mentre quella per gli investimenti nello stesso periodo è crollata di quasi un terzo. Nel contempo, si sono ampliati i divari infrastrutturali tra il Nord e il Sud del Paese, così come le differenze nell'offerta di servizi e tempo pieno.La fotografia che emerge dal rapporto Svimez si riassume bene in questi trend e nel titolo scelto per la video-illustrazione presentata a Napoli, 'Un Paese, due scuole'. Lo studio promosso da Svimez, in collaborazione con l'Altra Napoli onlus, certifica infatti un'Italia a due velocità anche per quanto riguarda l'istruzione pubblica, con un Mezzogiorno che sembra restare sempre più indietro.


Mettendo a confronto due bambini, uno toscano e l'altro napoletano, al primo saranno garantite 1.226 ore di formazione, mentre il secondo frequenterà la scuola primaria per una media annua di 200 ore in meno (corrispondenti a un anno di scuola) rispetto al coetaneo del Centro-Nord, a causa della carenza infrastrutturale e di tempo pieno. Secondo i dati Svimez, nel Mezzogiorno circa 650mila alunni delle scuole primarie statali (il 79% del totale) non beneficiano di alcun servizio mensa. Una percentuale che sale all'87% in Campania e all'88% in Sicilia, a fronte del 46% registrato al Centro-Nord.

Per effetto delle carenze infrastrutturali, solo il 18% degli alunni del Sud accede al tempo pieno, rispetto al 48% del resto del Paese. Circa due terzi degli allievi delle scuole primarie del Mezzogiorno, inoltre, non hanno la possibilità di utilizzare una palestra a scuola. Di questi 550mila, 170mila sono in Campania, pari al 73% del totale. La Svimez ha analizzato anche l'intervento pubblico nel campo dell'istruzione, dalla scuola primaria all'università, sulla base dei dati forniti da Conti pubblici territoriali.


Emerge un progressivo disinvestimento dalla filiera dell'istruzione, maggiormente accentuato al Sud dove, tra il 2008 e il 2020 la spesa complessiva si e' ridotta del 19,5% (8% in piu' rispetto a Centro e Nord) e gli investimenti sono calati di un terzo, a fronte del 23% registrato nel del resto del Paese. Il disinvestimento pubblico nel campo dell'istruzione, sommato a un trend demografico negativo, sta causando la riduzione degli studenti, con i due fattori che rischiano di auto alimentarsi in un circolo vizioso.

La qualità limitata dei servizi pubblici alimenta la denatalità e la migrazione di giovani, che determina a sua volta la compressione del numero di alunni e l'adeguamento al ribasso dell'offerta d'istruzione. Tra il 2015 e il 2020, segnala la Svimez, il numero di studenti dalla materna alle superiori si è ridotto di quasi 250mila unita' nel Mezzogiorno, mentre al Centro-Nord il calo è stato di 75mila.


"Per contrastare queste dinamiche occorre invertire il trend di spesa e rafforzare le finalita' di coesione delle politiche pubbliche nazionali in tema d'istruzione - sottolinea il direttore di Svimez, Luca Bianchi - Il Pnrr è l'occasione per colmare i divari infrastrutturali, ma l'allocazione delle risorse dev'essere più coerente con l'analisi dei fabbisogni d'investimento, superando i vincoli di capacità amministrativa". Per Bianchi la priorità resta quella di "rafforzare il sistema d'istruzione soprattutto nelle aree piu' marginali, sia del Sud che del Nord, garantendo asili nido, tempo pieno e palestre".

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post