LUCIANO DA CERTALDO: IL TRAGHETTATORE DELLA RINASCITA

IAZZETTA GIUSEPPE • 25 agosto 2022

VITA E STILE DEL NOSTRO MISTER

Sembra quasi voglia scendere in campo anche lui, fisico asciutto da maratoneta a cui manca solo la chioma di capelli spazzata via dal vento degli anni trascorsi sui campi di calcio. Luciano, da Certaldo, il paesino in provincia di Firenze, non è solo famoso per aver dato i Natali a Giovanni Boccaccio. E' li che è nato e cresciuto e ha mosso i primi passi calcistici, il nostro mister, che fa dell'umiltà e la perseveranza, le doti di abile traghettatore di calcio, poco propenso alle sfuriate, ma deciso e meticoloso nell'istruire i propri giocatori sui compiti da svolgere. Li nella Firenze degli anni 70, ha mosso i primi passi calcistici, una carriera senza infamia e senza lode calcata sui campi minori di Cuoiopelli, Spezia, Viareggio, Empoli. Eppure un bagaglio di conoscenze calcistiche che all'età di quasi 63 anni, gli ha consentito di vincere la bellezza di 2 campionati russi, con lo Zenit, una supercoppa italiana, 2 coppe Italia e una panchina d'oro nel 2005. Una carriera da allenatore di tutto rispetto per Luciano che unisce la grinta, la tattica e la capacità di dare una impronta forte alla squadra. Non si gioca per dare il via libera all'esteta o al dribblomane di turno, ma si lavora di gruppo e si dà quanto possibile il massimo impegno tecnico e fisico. Ne viene fuori un calcio bello, fluido, fatto di possesso ma dinamico e che quando e appena possibile dà il là ad azioni spettacolari che culminano con altrettanto spettacolari gol o occasioni da rete. Il modulo, il nostro 4-2-3-1, sembra essere quello giusto ma altrettanto variabile sia in fase di possesso che di non possesso. E' soprattutto quando si trovano i giocatori dal tasso tecnico e fisico giusto, il calcio riesce meglio. E al nostro Mister quest'anno non mancano gli uomini giusti. Dalle conferme dei vari Anguissa, Di Lorenzo, Mario Rui, Zielinski, ne sono arrivati altri a cui Luciano ha già messo in mano le chiavi di una squadra a cui queste prime due giornate di campionato  stanno dando come risultato un calcio spettacolare e bello a vedersi. Il nuovo Kvara, cosi lo chiamerò d'ora innanzi, ha dato già dimostrazione di non far rimpiangere il vecchio Insigne. Merito di Spalletti, che l'ha subito gettato nella mischia, gli ha dato fiducia e ne è venuto fuori un mix di fantasia e tecnica a cui non manca il senso del gol e dell'assist. Visto anni fa in video su Youtube, a me che sono un appassionato talent-scout, aveva dato l'impressione di un ottimo giocatore ma con un pò di testardaggine da dribblomania. Visto e plasmato da Spalletti, mi dà l'idea di un giocatore con mezzi tecnici impressionanti a cui va dato il tempo e la continuità giusta per affermarsi nel calcio che conta. E questi primi giorni da napoletano gli stanno dando gioia e visibilità. Speriamo duri e ci offra un nuovo portento di trequartista che solchi le doti di lavezziana memoria. Merito di Spalletti sembra anche la rinascita di Lobotka, un giocatore visto agli inizi poco lucido e spensierato, che vuoi per la fitta concorrenza, vuoi per una condizione fisica non eccelsa, sembrava essere stato messo in disparte. E invece no, il mago Spalletti lo ha reintrodotto con la carica giusta, lo sprint giusto e stanno emergendo doti di costruzione e distruzione tipiche del giocatore box to box. Stanno emergendo pure quelle irrealistiche doti di centrocampista d'attacco di Anguissa, tirato a lucido e stirato da Spalletti nel precampionato, si sta imponendo anche in fase d'attacco come modello simil Pogba. Centrocampista tuttofare adesso lo vediamo spesso catapultarsi anche in attacco e tentare il dribbling e il gol. Bene per Luciano, che conta su un pacchetto offensivo e difensivo di ampie vedute e sono sicuro che plasmi ogni giorno con perseveranza una squadra sempre alla ricerca di una performance di alto livello, sempre alla ricerca della verticalità e della realizzazione. Non a caso 9 gol in due partite sono cifra a dir poco strabiliante. E complimenti per il momento a Luciano, uomo umile e corretto, accompagnato da una famiglia splendida, la moglie Tamara, e i tre figli Samuele, Francesco e Matilde, uomo riservato e grande amatore di vini. Anzi anche produttore in Chianti. Chissà che quest'anno non arrivi il brindisi giusto. Auguri per il momento a lui e a tutta la squadra.

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