Pomigliano e PNRR, occorre una rivoluzione copernicana della burocrazia

Felice Massimo De Falco • 23 aprile 2023

Il PNRR è il mantra aspirazionale di ogni Ente Locale, le procedure per recepire questi fondi si sono fatte cavillose, hanno cambiato il volto della burocrazia che si è fatta sempre più elaborata, sopratutto per mettere nero su bianco progetti funzionali all'attrazione di questi importanti fondi che dovranno migliorare la qualità delle infrastrutture locali e la qualità di vita del cittadino.

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un'occasione imperdibile per ammodernare e proiettare nel futuro la nostra città, dandole un taglio europeo.
Ad esempio, nei prossimi mesi saranno oggetto di lavori l'asilo nido Buonpensiero 2 e l'asilo nido San Rocco per complessivi 3 milioni di euro, la cui scadenza del bando di gara è fissata al prossimo 9 maggio”, esordisce così Pasquale Panico, ingegnere civile, candidato in Quartieri al Centro.


Il PNRR è il mantra aspirazionale di ogni Ente Locale, le procedure per recepire questi fondi si sono fatte cavillose, hanno cambiato il volto della burocrazia che si è fatta sempre più elaborata, sopratutto per mettere nero su bianco progetti funzionali al recepimento di questi importanti fondi che dovranno migliorare la qualità delle infrastrutture locali e la qualità di vita del cittadino.


“Sono già finanziati progetti per quasi 50 milioni di euro”, dice Marianna Marra di Pomigliano 2020. “Abbiamo gettato le basi per un progetto di costituzione di una centrale unica di committenza per l’affidamento dei servizi di progettazione e dei lavori delle opere finanziate, attività necessaria per poter realizzare tutti gli interventi ammessi a finanziamento”. Dunque passi in avanti ne sono stati fatti, l’unico nemico è il tempo perché entro la metà di maggio bisogna adempiere a svariati scambi burocratici, cosa non certo facile se consideriamo che Pomigliano ha una macchina amministrativa dimezzata dai pensionamenti e dalla non sempre puntuale preparazione degli impiegati, che si vedono al cospetto di un “fatto nuovo” dopo decenni.


 Ed infatti dice Panico: “Occorre un profondo processo di trasformazione, una vera e propria rivoluzione copernicana, con un'azione amministrativa ispirata ai principi di efficienza ed efficacia”, avverte l’ingegnere. E affida il compito a Lello Russo: “Si faccia garante di questa trasformazione, non possiamo perdere quest’occasione, altrimenti parecchi progetti resteranno solo un miraggio e tanti non si trasformeranno in realtà ma resteranno sui fogli”.
Gli uffici sono lenti, dicono un po’ tutti quelli che bazzicano le porte delle dirigenze, occorre dinamismo e creare motivazione nei dipendenti comunali per spronarli a fare meglio ed in minor tempo.


L'’occasione è ghiotta, d’altronde l’ente non ha altre entrate per realizzare la sua missione. Il PNRR non sia parola vuota, bisogna lavorare di squadra e farsi un bagno di realtà: la macchina amministrativa va aggiornata, e non solo in funzione del PNRR ma per questo riguarda ogni aspetto della pubblica amministrazione che si è fatta sempre più impastoiata e tende a primeggiare sulla politica. Forse questa è la sfida di ogni competitor


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