Pomigliano, Mimmo Leone o l'Amazon della politica

Felice Massimo De Falco • 26 febbraio 2023

Lo puoi trovare ovunque: in un bar qualunque della città teso ad imbracciare sermoni sardonici su questo o quell’altro fatto o personaggio; sul marciapiede con fare spedito e corredato di “cartuscelle” da sbrigare che amici ed elettori gli passano; lo trovi nell’antro del suo baricentro esistenziale, il Municipio, intento a stringere mani o a dispensare pillole di buona vita; lo trovi sui tavoli che contano che discetta aulicamente di cosa pubblica e di strategie politiche; Mimmo Leone, figlio d’arte, è il prototipo del politico che tutti vorrebbero avere sotto casa. È l’Amazon della politica, veloce, esaustivo, comodo. Fa politica attiva da più di 15 anni, di cui 10 in maggioranza accanto a Lello Russo, che pure è invaghito delle sue freddure.

Lo puoi trovare ovunque: in un bar qualunque della città teso ad imbracciare sermoni sardonici su questo o quell’altro fatto o personaggio; sul marciapiede con fare spedito e corredato di “cartuscelle” da sbrigare che amici ed elettori gli passano; lo trovi nell’antro del suo baricentro esistenziale, il Municipio, intento a stringere mani o a dispensare pillole di buona vita; lo trovi sui tavoli che contano che discetta aulicamente di cosa pubblica e di strategie politiche; Mimmo Leone, figlio d’arte,  è il prototipo del politico che tutti vorrebbero avere sotto casa. È l’Amazon della politica, veloce, esaustivo, comodo. Fa politica attiva da più di 15 anni, di cui 10 in maggioranza accanto a Lello Russo, che pure è invaghito delle sue freddure. Lo puoi trovare ovunque, ma sempre dalla stessa parte. Non si registrano nel suo pedigree smottamenti di qui o di là per interessi personali. Ha sposato una causa, così come una donna di sani principi. E come un dannunziano d'altri tempi ha il culto della coerenza e della passione.


Il suo consenso elettorale è stato un crescendo: eletto per la prima volta nell’UDC di Maurizio Caiazzo, ne diviene prima sodale poi per qualche screzio se ne allontana e si mette in proprio. E male non gli va. Alla tornata successiva, componendo liste come puzzle di quote rosa, arriva ad essere il consigliere più votato. Quella per le donne (in lista ma non solo) è una passione ed infatti bissa il risultato anche 5 anni dopo, pur andando all’opposizione di Gianluca Del Mastro, ei fù. Famosi i suoi interventi in Aula, intrisi di aggettivazioni dannunziane e calembour degni di uno showman britannico, conditi di bonaria cazzimma.


Ci ha messo due anni di Kilometri macinati a piedi in grisaglie eccentriche e consenso largo per affibiargli credibilità, posizionamento politico centrale e un reticolato di rapporti espansi ad ogni categoria, dall’operaio all’imprenditore, passando per colleghi politici che, dismesse le proprie velleità, ora lo cercano per stargli affianco. È il caso di Elvira Romano, ex candidata a sindaco e ex consigliera nella lista di Lello Russo, che si iscrive al suo gruppo, Idee in Movimento, o è il caso di Peppe Capone, ex capogruppo di Forza Italia, che abbandona le lusinghe forziste e fiuta in Leone qualcosa di più grande. Leone sta mettendo in piedi negli anni un recinto civico più una manciata di centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia, per giocarsi le sue carte al tavolo verde dove si danno le fiches che contano. Oggi più di ieri. La sua natura volutamente scherzosa ci spiazza e non ci chiarisce le sue intenzioni fino in fondo.


Puntare allo scranno di piazza Municipio? La lista degli aspiranti è abbastanza lunga e non sappiamo chi fra questi abbia la physique de rule del superuomo capace di mettere assieme tante teste differenti. Avventure al buio Pomigliano non ne vuole. Potrebbe unire la sua esperienza e forza a chi riuscirebbe a fare sintesi nelle maniere che servono? Chissà, la situazione è fluida a destra e a sinistra. Ma siamo sicuri che saremo spettatori dell’ennesima grande performance di Leone il superuomo.Non sappiamo chi sarà Mimmo Leone, forse nemmeno il 14 maggio.


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