Storia di una bipolare

Erika Takahashi • 9 giugno 2022

Storia di una bipolare

La depressione è entrata nella mia vita piano piano nell'86, avevo 32 anni. Ero una ragazza come tante, avevo quasi tutto: lavoro interessante con un buon guadagno, amici, non mi mancava nulla.. 7 mesi di sofferenza con le giornate "grigie" e quelle "nere con pensieri suicidi. Non feci nessuna cura, perche' mi avevano consigliato di andare in analisi. Allora sulla depressione c’era un pò di confusione. Resistetti e piano piano la vita ha ricominciato a sorridermi... il mio momento magico!... invece ero entrata in fase maniacale. All'inizio nessuno se n’è  accorto cosa stava succedendo a me. Altri 7 mesi così prima di cadere di nuovo giù'. Ott. '87 il mio primo tentato suicidio, mi sono svegliata all'ospedale. Così comincia la mia storia con il Disturbo Bipolare.


Più o meno come molti noi bipolari. I miei episodi maniacali: '89 e '91. Cominciai a sentire le "voci". e nel '91 alla fase culminante cominciai a buttare le cose nei secchioni di immondizie o dalla finestra in giardino. Ho buttato i miei gioielli, vestiti, scarpe, altri oggetti miei cari. Nell' 89 ho cominciato a fare la cura con il litio, insieme agli antidepressivi, con scarso risultato. Nel 92 rifiutai di prendere il litio. Ero rimasta male per la ricaduta dell'91. Non credevo più ai farmaci. Gennaio 93 un altro tentato suicidio.. Maggio 93, un grande psichiatra di Roma "azzecca" la cura per me e nel giro di poche settimane cominciai a stare "bene", normale! Senza andare più da nessun medico. Stavo completamente bene. Nel dicembre 2001, dopo quasi 10 anni di nuovo vado in fase maniacale.


Nel ‘95 mi sono sposata. Mio marito col carattere difficile, io testa dura litigi erano tanti. Dopo un ennesimo litigio, scappai di casa, mi barricai nella casa dei miei genitori (allora all'estero per lavoro)...questa volta ho combinato un bel casino...follia pura... cominciai a buttare altri oggetti, tra cui anche un dipinto di un grande artista dei miei genitori...la mattina sono venuti carabinieri, ambulanza persino pompieri. Con pochi giorni di cura ritornai "normale", così fino al gennaio 2006, dopo un'esperienza brutta di due interventi chirurgici in 2 giorni, cominciai ad avere "paura" di qualcosa...per la prima volta attacchi di panico, poi caddi in una fase depressiva profonda. Il mio psichiatra granello per granello, goccia per goccia ha dosato per me la cura ottimale per me. Lui nel 2009 a marzo e' andato in pensione. Mi ha curato per 7 anni. Ho incontrato una delle persone pù' umane che abbia mai conosciuto. Da allora fino a oggi sto bene.


Questa e’ la mia storia a lieto fine. Ma non per tutti e’ così. Mentre io fino alla malattia non ho subito grandi traumi anzi la malattia mi e’ arrivata quanto le cose per me stavano più che bene, apparentemente senza motivo, a molte persone la malattia arriva dopo un trauma o una grande perdita, cosa che di certo non è’ la causa della malattia che tutt’ora sconosciuta, ma non e’ la causa ma sarebbe il fattore scatenante.

Ho avuto modo di leggere tante storie con la malattia che viene fuori chi presto verso i 18 anni in media tra i 25-35 anni , ci sono anche le eccezioni delle persone che la malattia arriva anche dopo i 40 anni. Molti bipolari sono persone che prima della sorgenza della malattia hanno avuto problemi familiari, sociali, abusi o grandi traumi, cosa che una persona normale poi riesce a rimboccare le maniche e può andare avanti con la vita mentre chi ha questa patologia tutte le esperienze negative vendono amplificate e si trova malata del DB.


Spesso a molte persone per trovare la stabilita’ con l’umore, cioè trovare la cura farmacologica giusta ci vogliono anni e anni purtroppo. A tante persone la vita viene interrotta dalla malattia e questo e’ un grosso problema sociale.
 

 

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