Tempi duri per il "pezzotto", carcere e multe con la legge anti-pirateria

Felice Massimo De Falco • 30 marzo 2023

Elena Maccanti (Lega): "Mi permetta di dire, è una norma anti pirateria più avanzata in Europa. In pochi mesi, credo sia stata scritta una pagina storica nel contrasto ai contenuti diffusi in maniera illecita che la Lega ha fortemente voluto. All’unanimità abbiamo approvato un testo che recepisce le richieste del settore dell’audiovisivo, restituendo al Parlamento la centralità che gli spetta, sapendo però di avere al nostro fianco anche l’esecutivo. Mi auguro che anche il Senato possa giungere all’approvazione del testo in tempi altrettanto rapidi."

- Arriva il primo via libera unanime dell’Aula della Camera alle disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica.


Mi permetta di dire, una norma anti pirateria più avanzata in Europa. In pochi mesi, credo sia stata scritta una pagina storica nel contrasto ai contenuti diffusi in maniera illecita che la Lega ha fortemente voluto. All’unanimità abbiamo approvato un testo che recepisce le richieste del settore dell’audiovisivo, restituendo al Parlamento la centralità che gli spetta, sapendo però di avere al nostro fianco anche l’esecutivo. Mi auguro che anche il Senato possa giungere all’approvazione del testo in tempi altrettanto rapidi


- Pirateria online, verso la stretta: partite oscurate in 30 minuti e fino a 15 mila euro di multa per chi le guarda.


Era necessario mettere mano al settore, restituendo all’Agcom un ruolo preminente nel controllo e nel rispetto della legge. Oggi portiamo a casa un risultato che è il frutto di un percorso che la Lega ha iniziato nella scorsa legislatura con l’attuale commissario Agcom Massimiliano Capitanio


- A quanto ammonta il ricavo della pirateria online?


Parliamo di un fenomeno criminale che in Italia equivale a 1 miliardo e 700 milioni di fatturato perso (considerando anche l’indotto), con un danno in termini di Pil di oltre 700 milioni, mancati introiti fiscali superiori ai 300 milioni e forti perdite anche in termini di occupazione, calcolate in quasi 10mila posti di lavoro ogni anno


- Sarà dura vita per chi come a Napoli vende il “pezzotto”?


Sarà dura vita per chi agisce nell’illegalità, danneggiando un intero settore e migliaia di persone che sottoscrivono abbonamenti regolari. Con questo provvedimento, rafforziamo la tutela del diritto d’autore e dei produttori di contenuti audiovisivi


- Il testo Assicura alle imprese, agli autori, agli artisti e ai creatori adeguate forme di sostegno, anche economico, per agevolare la produzione, la traduzione e l’internazionalizzazione delle opere dell’ingegno, prevede forme di responsabilizzazione nei confronti degli intermediari di rete, per rendere maggiormente efficaci le attività di contrasto della diffusione illecita e della contraffazione di contenuti tutelati dal diritto d’autore


Il provvedimento segna un deciso cambio di rotta nel contrasto alla diffusione illecita di contenuti audiovisivi tutelati dal diritto d’autore. Massima attenzione per l’intera industria creativa e audiovisiva italiana, settore strategico per facilitare la ripresa economica e sociale del nostro Paese.

- L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) avrà il potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi in maniera illecita. Quanto si potrebbe ricavare?


Il testo restituisce centralità all’AGCOM che così potrà intervenire tempestivamente per ordinare, ad esempio, ai prestatori di servizi di disabilitare l'accesso a contenuti diffusi in maniera illecita, anche adottando a tal fine provvedimenti cautelari in via d'urgenza, di disabilitare l'accesso a contenuti illeciti mediante il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco all'instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attività illecite

Il provvedimento permette, inoltre, ad AGCOM di ordinare anche il blocco di ogni altro futuro nome di dominio, sottodominio, dove tecnicamente possibile, o indirizzo IP, a chiunque riconducibili, comprese le variazioni del nome o della semplice declinazione o estensione, che consenta l'accesso ai medesimi contenuti abusivamente diffusi o a contenuti della stessa natura. Nei casi di gravità e urgenza, in cui la violazione abbia ad oggetto contenuti trasmessi in diretta, penso a prime visioni di opere cinematografiche e audiovisive, programmi di intrattenimento, contenuti audiovisivi, anche sportivi o altre opere, l'AGCOM può ordinare di  disabilitare l'accesso ai contenuti trasmessi abusivamente mediante blocco dei nomi di dominio e degli indirizzi IP, adottando un provvedimento cautelare abbreviato, senza contraddittorio, su richiesta del titolare o licenziatario del diritto o dall'associazione di gestione collettiva o di categoria alla quale il titolare o licenziatario del diritto abbia conferito mandato o da un soggetto appartenente alla categoria di segnalatori attendibili, come definiti dall'articolo 22, comma 2, del Regolamento europeo sui servizi digitali (UE) 2022/2065 quali enti che hanno dimostrato, tra l'altro, di disporre di capacità e competenze particolari nella lotta ai contenuti illegali e di svolgere le propria attività in modo diligente, accurato e obiettivo.


 
- L’Agcom provvede a trasmettere alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma l’elenco dei provvedimenti di disabilitazione. Multe e carcere per chi viola le regole. Finora non aveva potere d’agire l’Agcom?


 Lo strumento del blocco degli indirizzi IP è già attuabile a legislazione vigente, e l’Autorità fin dal 2013, si è riservata di applicare tale blocco sulla base delle evidenze di efficacia e in relazione all’evoluzione tecnologica, anche tenendo conto di eventuali indicazioni giurisprudenziali


- C’è da sperare che questo provvedimento funzioni?


Funzionerà. Abbiamo approvato uno strumento che dal punto di vista normativo è davvero innovativo e che rappresenta un tassello fondamentale per combattere con maggiore determinazione e soprattutto efficacia il fenomeno dell'illecita visione di contenuti audiovisivi ed eventi online


 - Ma almeno questa stretta porterà ad un abbassamento dei costi degli abbonamenti online. Penso a Dazn o Sky.


Questa è stata una battaglia di civiltà giuridica e di educazione alla legalità che la Lega ha fortemente voluto. Certamente di fronte al recupero di parti importanti del fatturato auspichiamo che possano essere riviste in senso favorevole agli utenti anche le politiche commerciali

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