Vincenzo Libio (capogruppo Pd): "Ora serve un governo di salute pubblica"

redazione • 1 marzo 2023

Vincenzo Libio (capogruppo Pd): "Personalmente, non ho aderito all’ iniziativa, posta in essere, con modalità anomala, di sfiduciare il Sindaco del Mastro, in quanto non c’era alcuna pronuncia, in tale direzione, né da parte degli organi del partito, né da parte del gruppo consiliare, che ho avuto l’onore di rappresentare.  In data 12 Febbraio u.s. si è svolta l’Assemblea degli iscritti al PD di Pomigliano D’Arco, nessun riferimento è emerso, in quella sede, all'iniziativa devastante che avrebbe assunto pochi giorni dopo. Io ritengo, e di ciò sono fortemente convinto, che sia prematuro e riduttivo parlare di candidati Sindaci. Il problema centrale è mirare ad una sorta di governo cittadino di salute pubblica"

- Dalla sfiducia notarile la sinistra, per lo più il Pd, esce con due linee contrapposte. Una capeggiata da Riccio che assieme a Pomigliano 2020 premeva per la sfiducia, ed una invece contraria in cui c’era lei. Mi spieghi perché no alla sfiducia.


Personalmente, non ho aderito all’ iniziativa, posta in essere, con modalità anomala, di sfiduciare il Sindaco del Mastro, in quanto non c’era alcuna pronuncia, in tale direzione, né da parte degli organi del partito, né da parte del gruppo consiliare, che ho avuto l’onore di rappresentare. Pertanto, non si può parlare di due linee interne al PD.


- Il segretario, tra l’altro vicesindaco dimessosi, ha avviato un dibattito interno con votazioni prima di arrivare alla sfiducia?


In data 12 Febbraio u.s. si è svolta l’Assemblea degli iscritti al PD di Pomigliano D’Arco, per illustrare le mozioni congressuali, collegate ai candidati per la Segreteria Nazionale: Bonaccini, Schlein, Cuperlo e De Micheli. Il Segretario di circolo ha aperto i lavori con una relazione, improntata alle prospettive esclusive della vita del Partito Democratico. Nessun riferimento è emerso, in quella sede, all'iniziativa devastante che avrebbe assunto pochi giorni dopo.


- Su Riccio verte un’istruttoria dai vertici napoletani. Vi sentite spaccati?


Gli organi metropolitani del PD sono intervenuti, per nominare il Presidente del Seggio del ballottaggio del 26 Febbraio, che ha portato all’elezione di Elly Schlein a Segretario Nazionale del PD. Altre iniziative del partito metropolitano, di cui è in itinere la nomina degli organismi di vertice, pur sussurrate, non risultano allo stato formalizzate.


 
- Eravate al corrente che Del Mastro fosse influenzato dalle direttive di Dario De Falco?


A me non risulta che il Sindaco Del Mastro fosse influenzato da chicchessia. Con il Sindaco uscente, nella mia qualità di Capogruppo Consiliare del PD, mi sono sempre confrontato nell'ottica del leale, corretto e trasparente rapporto istituzionale


- Del Mastro lancia accuse forti di complotti e spinte verso interessi personali. Si era accorto di qualcosa di losco?


Se mi fossi accorto di qualcosa di losco, avrei denunciato eventuali fatti a mia conoscenza, sia pubblicamente che, ovviamente, nelle sedi competenti.


- Il 14 maggio si vota: tocca rifarsi un’identità e darsi una visione e un frontman in pochi mesi. Sarà difficile?


All'interno del partito, ovviamente, si è creato molto sconcerto ed anche molta rabbia per la fine prematura, imprevista e non deliberata della consiliatura. Il problema, in questo caso, non è come usciamo davanti al popolo, ma come farà il popolo a scegliere i suoi rappresentanti istituzionali in un clima politico infuocato, contraddittorio e senza una bussola comune, che faccia uscire la nostra città dalle secche paludose della confusione e dei sospetti. Il mio auspicio è che si riesca a trovare una soluzione, che abbia alla sua base il risanamento politico, culturale e morale della città.


- Il 14 maggio si vota: tocca rifarsi un'identità, darsi una visione ed un frontman in pochi mesi. Sarà difficile?


Io ritengo, e di ciò sono fortemente convinto, che sia prematuro e riduttivo parlare di candidati Sindaci. Il problema centrale è mirare ad una sorta di governo cittadino di salute pubblica, i cui connotati dovranno emergere nelle prossime settimane con l'avvio di un confronto serio tra le forze e gli uomini, che hanno a cuore gli interessi e il futuro di Pomigliano D’Arco.

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