Drusilla Foer: "Sogno un Papa donna, i bagni senza distinzione di sesso, i piccoli teatri al posto di H&M"
Drusilla Foer: "Sogno un Papa donna, i bagni senza distinzione di sesso, i piccoli teatri al posto di H&M"

Riparte L’Almanacco del giorno dopo e a condurre le nuove puntate su Rai 2 sarà Drusilla Foer. Lo storico programma della Rai torna in onda dalle ore 19:50 alle 20:30, prima dell’edizione di prima serata del Tg2. La soubrette che a Sanremo ha parlato di unicità, in un'intervista a La Stampa, racconta come si sente a riaprire un programma di trent'anni fa.
Ma prima, riguardo al ponte tra passato e futuro, risponde a una domanda sui giovani d'oggi. "I giovani mi piacciono sempre. Ogni tanto vorrei vederli più dissennati, ma poi capisco che non lo sono per reazione alla nostra eredità smidollata: abbiamo consegnato loro un mondo che crolla, ed è normale che cerchino solidità". E aggiunge: "Spero che si divertano. Noi siamo stati più fortunati anche in questo: abbiamo avuto il privilegio della scoperta, che è la cosa più divertente di tutte. Il sesso, per noi, era un mistero: ora è come la Gioconda o le piramidi, qualcosa che hai visto talmente tante volte e ovunque che, quando ti ci trovi davanti, non ti stupisci, non ti innamori".
L’Almanacco del giorno dopo, ricorda Drusilla, "venne trasmesso la prima volta nel 1976: era un’altra Rai perché era un’altra Italia, e cioè un Paese da informare, persino da istruire. Il servizio pubblico era inteso come un’offerta che potesse alzare e uniformare il livello culturale di un paese ancora acerbo. E l’Almanacco incarnava lo spirito di questa impresa, era un programma delizioso e mai cattedratico, dava indicazioni piccole e importanti: quando sorge il sole, quando cala la luna, come si usa un verbo". Drusilla si dice "eccitata dalla sfida", la tv non è il suo habitat "e io non funziono come personaggio comico: sono un soggetto piuttosto conflittuale".
Di Sanremo custodisce gli abbracci come ricordo più bello, racconta. "Gli abbracci, in particolare quello di Massimo Ranieri. Ho avuto la sensazione che tutte le persone che mi hanno abbracciata, lo hanno fatto perché ne avevano voglia, quasi bisogno. Non solo i colleghi, ma pure le sarte, i cameramen, e tutte le persone dello staff. E poi Amadeus, che non mi ha messo addosso una figurina e si è confrontato con me su quello che avremmo fatto".
E infine commenta la notizia del doppio cognome in Italia. "Mi sembra fantastico potersi chiamare con il cognome di entrambi i genitori. È uno di quei traguardi di civiltà che sogno da sempre, come un Papa donna, i bagni senza distinzione di sesso, i piccoli teatri al posto di H&M".