Reddito di cittadinanza in calo, Paola De Micheli (Pd): "Resta un grande strumento di lotta alla povertà"

Felice Massimo De Falco • 29 aprile 2023

I primi ad attuare una misura contro la povertà siamo stati noi con il governo Gentiloni, approvando il Reddito di Inclusione (REI). Tuttavia questa misura aveva una dotazione finanziaria insufficiente per coprire il fabbisogno del momento. La grande qualità era la responsabilità dei Comuni di erogare il Rei con la loro prossimità ai problemi dei cittadini. Comunque il Pd non può fermarsi ai modelli di welfare del passato. Dobbiamo proporre un nuovo modello di sostegno alle persone in un mondo dove tutto cambia: primo più anziani, secondo meno giovani, terzo più immigrati; quarto punto l’impoverimento delle strutture periferiche. Infatti comuni e regioni hanno sempre meno disponibilità di personale e sono questi enti locali che attuano le politiche sociosanitarie.Solo il Partito democratico può pensare e proporre un nuovo modello di welfare, perché la destra al governo non è interessata a sostenere le persone in difficoltà. Anzi, la povertà dal loro modo di agire sembra essere una colpa contro la quale le loro politiche si scagliano.

Nei primi tre mesi del 2023 i nuclei che hanno richiesto Reddito e pensione di cittadinanza sono stati quasi 300 mila (299.467), meno 25% rispetto all'analogo periodo del 2022. Lo scrive l'Inps nell'Osservatorio su reddito e pensione di cittadinanza. Cosa potrebbe essere accaduto?


Credo che sia la dimostrazione che nelle fasi di assenza di opportunità lavorative uno strumento di lotta alla povertà sia oggettivamente necessario. Infatti, l’onda lunga della crescita registrata nel 2021 e nel 2022 si è affermata sul mercato del lavoro. Nonostante i tanti limiti del RdC che abbiamo potuto verificare, rimane uno strumento di lotta alla povertà e di sostegno alle famiglie nei momenti di difficoltà. Andrebbe migliorato e potenziato guardando alle migliori pratiche adottate dagli altri paesi europei. Nel nostro documento al Congresso avevamo proposto il reddito universale. Speriamo di poterne discutere presto.


- Sarà anche frutto dei vostri provvedimenti in materia?


Credo che gli stimoli all’economia messi in campo dal governo Conte II e dal governo Draghi e l’avvio del Pnrr abbiano certamente contribuito ad aumentare le opportunità di lavoro. Purtroppo il problema che continuiamo a riscontrare è che molti lavori e nuovi lavori sono poveri, ovvero non offrono una retribuzione sufficiente per affrontare questa fase di forte aumento dei prezzi. Le risposte che sembra voler dare questo governo - in attesa di leggere il testo definitivo del dl 1° maggio - rischiano di essere devastanti: più precarietà del lavoro, meno reddito di cittadinanza, calo del potere di acquisto. Queste sembrano al momento essere le ipotesi. 


- A che tipo di welfare puntate?


I primi ad attuare una misura contro la povertà siamo stati noi con il governo Gentiloni, approvando il Reddito di Inclusione (REI). Tuttavia questa misura aveva una dotazione finanziaria insufficiente per coprire il fabbisogno del momento. La grande qualità era la responsabilità dei Comuni di erogare il Rei con la loro prossimità ai problemi dei cittadini. Comunque il Pd non può fermarsi ai modelli di welfare del passato. Dobbiamo proporre un nuovo modello di sostegno alle persone in un mondo dove tutto cambia: primo più anziani, secondo meno giovani, terzo più immigrati; quarto punto l’impoverimento delle strutture periferiche. Infatti comuni e regioni hanno sempre meno disponibilità di personale e sono questi enti locali che attuano le politiche sociosanitarie.Solo il Partito democratico può pensare e proporre un nuovo modello di welfare, perché la destra al governo non è interessata a sostenere le persone in difficoltà. Anzi, la povertà dal loro modo di agire sembra essere una colpa contro la quale le loro politiche si scagliano.


- Eppure solo l’Italia in Ue non aveva un sostegno al reddito simile, siamo lacunosi nella lotta alla povertà?


La risposta a questa grave lacuna abbiamo iniziata a darla appunto con il Reddito di inclusione. Se il Cdm di lunedì approverà le norme di cui si parla, si rischia di determinare una situazione sociale rovente. Tra l’altro nel giorno della Festa dei Lavoratori, che è anche la festa di chi un lavoro lo cerca o lo difende, sembra davvero una provocazione. La destra non conosce la realtà: penso al bisogno che le famiglie hanno di non essere smembrate, proprio perché sopportano il peso della cura molto più che in passato. Avere un lavoro a 20 chilometri piuttosto che averlo a 100 chilometri da casa è molto diverso. C’è un welfare famigliare da proteggere, sono decine di migliaia le famiglie che hanno bisogno di risposte concrete e realistiche. 



- Quali saranno i risvolti dell’ indebolimento del Reddito?


In controluce il Def dice agli italiani: forse vi manderemo in pensione un po’ prima o vi riconosceremo 10 euro di tasse in meno al mese, ma dopo arrangiatevi. Non c’è nulla per la sanità pubblica, per i servizi sociali , per il di sostegno alla scuola come comunità educante insieme alla famiglia. Questa è l’idea che ha la destra. Noi invece dobbiamo proporre un welfare compatibile con le nuove condizioni demografiche. Un welfare che tra regioni e comuni si caratterizzi per prossimità e flessibilità rispondenti ai nuovi bisogni delle persone.

--

Share

Tutti gli articoli

Autore: Iazzetta Giuseppe 26 maggio 2025
La cura del verde e il suo risvolto psicofisico
Autore: Iazzetta giuseppe 25 maggio 2025
Capitolo 1
Autore: Marianna Marra 19 maggio 2025
Marianna Marra : "Gennaro Regina discende da una famiglia di editori d’arte e librai antiquari dal 1880, custode di quel cordone ombelicale a tre vasi che tutt'ora gli consente un prolifico scambio di sangue con la sua terra madre adorna di storia e di simbologie ".
Autore: Felice Massimo De Falco 16 maggio 2025
La resilienza di Alessia è una sintassi fluida, fatta di un sé che agisce, di sorrisi che trasformano, di una comunità che accoglie, di pause che creano, di una malattia che insegna. È una lingua che rifiuta la fretta e abbraccia la connessione, che trova bellezza nel ritmo lento di un sorriso condiviso. In Ritratti a viva voce, celebrato l'11 maggio 2025 a San Quirico d’Orcia, Alessia è una strofa di un poema collettivo, una donna che, con ogni risata, ricorda al mondo che la resilienza non è solo sopravvivere: è vivere, amare e costruire, un sorriso alla volta.
16 maggio 2025
Il progetto si pone come baluardo contro quella che le promotrici descrivono come una deriva culturale, morale e sociale, proponendo una presenza femminile che coniughi fermezza e cura. «Donne di Destra è un invito a tutte le donne a impegnarsi attivamente, non per occupare spazi di potere, ma per costruire una politica che guardi al futuro senza dimenticare le nostre radici», affermano le quattro fondatrici, evidenziando il ruolo della donna come custode di valori e tradizioni.
Autore: Iazzetta 13 maggio 2025
A due giornate dal termine, si rincorrono i sogni tra dubbi e passione del popolo partenopeo, sempre pronto a sostenere ed osannare i loro amati beniamini. In una stagione tra alti e bassi in cui sembra essersi ritrovata la calma, la serenità e il temperamento visto con intensità nella stagione di "spallettiana" memoria. Quest'anno, tutto sembra possibile, l'ammiccamento al quarto scudetto è avvenuto con successo e il sogno di tanti giovani partenopei e di correre in strada a festeggiare cucito al petto il quarto scudetto napoletano. I sacrifici tanti, ci sono stati, il gioco di Mister Conte ha prodotto ottimi risultati, sebbene qualche lacuna in termini di intensità e di cinismo si sia evidenziata più volte nell'arco della stagione, non ultimo il pareggio di Genoa, in cui la squadra pur producendo un ottimo gioco, si è fatta raggiungere ben due volte. Resta importante mantenere la calma , in questo finale di stagione e tirare fuori gli artigli, lasciar andar via le pressioni e le paure, usare la tenacia e la regolarità che ha contraddistinto i nostri beniamini.
Autore: Mario Sorrentino 12 maggio 2025
Educare alla consapevolezza della sessualità significa rendere più consapevoli i ragazzi rispetto alle inevitabili implicazioni di tipo psichico e sociale che la diversità sessuale comporta.I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande, a loro volta i ragazzi, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che potrebbe comportare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non sempre o non del tutto corrette, con il rischio di diffondere false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
Autore: Felice Massimo De Falco 11 maggio 2025
"Quel che so di loro" è un memoir politico che intreccia analisi storica e riflessione personale, offrendo un ritratto lucido e critico della Seconda Repubblica. Elio Vito emerge come un testimone privilegiato delle trasformazioni del berlusconismo, da esperimento liberale a forza subalterna alla destra, e della crisi della politica italiana, segnata da trasformismo e disaffezione. La sua storia è quella di un radicale che ha cercato di portare i valori di libertà e giustizia in un partito che, col tempo, ha smarrito la propria identità: “La libertà, vince, sempre. Anche le mie dimissioni, in fondo, sono state un piccolo gesto di libertà” .
Autore: Felice Massimo De Falco 5 maggio 2025
“La follia non è solo un’ombra, ma una luce che illumina il genio. Nei miei studi su grandi personalità, ho visto come il dolore mentale possa trasformarsi in forza creativa". Ghaem i, con quest’opera, ci invita a ripensare la leadership attraverso la lente della psichiatria, mostrando come qualità legate a disturbi dell’umore – realismo, empatia, resilienza e creatività – abbiano reso leader come Lincoln e Churchill eccezionali in tempi di crisi, mentre figure come Sherman e Ted Turner hanno brillato per la creatività bipolare. Combinando storia e psichiatria, Ghaemi dimostra che la ‘normalità’ di leader come Chamberlain o Bush può fallire, e che persino alcune follie, come la psicosi, possono generare dispotismo, offrendo una visione audace che destigmatizza la malattia mentale e ne rivela i benefici per la società.” La prefazione è a cura della professoressa Liliana Dell'Osso, Presidente della Società italiana di Psichiatria.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 maggio 2025
La sua mission è tornare a considerare i pazienti come persone prima ancora che malati.
Altri post