Referendum 12 giugno, parla l'avv. Sonia Napolitano

Ornella Manzi • 6 maggio 2022

Referendum 12 giugno, parla l'avv. Sonia Napolitano

Il 12 giugno 2022 i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per i cinque referendum abrogativi in materia di giustizia. Inizialmente erano otto i quesiti sui quali è stata chiamata ad esprimersi la Corte costituzionale, ma solamente cinque di questi hanno ottenuto il via libera. Bocciati sia il referendum sul fine vita sia quello sulla depenalizzazione della coltivazione privata di cannabis.


Le operazioni di voto si svolgeranno nella sola giornata di Domenica 12 Giugno dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00 e si voterà per abrogare, o mantenere in vigore , i testi di legge relativi all’ Incandidabilità dopo la condanna. Il primo quesito chiede infatti chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del Governo. Consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.


Il secondo quesito riguarda la separazione delle carriere. Questo quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli” impedendo al Magistrato di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero durante la sua carriera.


Il terzo quesito riguarda la Riforma del Consiglio superiore della magistratura. Si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio superiore della magistratura.


Il quarto quesito riguarda la Custodia cautelare durante le indagini. Il quesito chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo. L’ultimo quesito riguarda la valutazione degli avvocati sui magistrati . Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei Magistrati e della loro professionalità. 


Abbiamo chiesto l’opinione dell’Avv. Sonia Napolitano candidata presidente al Coa di Nola . 


"Domenica 12 giugno 2022 sono indetti cinque referendum popolari abrogativi, dichiarati ammissibili dalle sentenze della Consulta del 16 febbraio e dell'8 marzo scorsi. Il referendum è il più importante istituto di democrazia diretta, previsto dall'art. 75 della Costituzione come strumento abrogativo delle norme, e grazie ad esso i cittadini, senza la mediazione del Parlamento, possono esprimere la propria opinione direttamente su norme di legge vigendi, determinandone l'abrogazione o il mantenimento. 


Quest'anno i cittadini sono chiamati a esprimersi su argomenti cruciali in materia di Giustizia, come l'elezione dei componenti togati in seno al Consiglio Superiore della Magistratura; la partecipazione e le competenze dei membri laici del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei Consigli Giudiziari. Questioni apparentemente tecniche e lontane dai cittadini, ma importantissime in quanto collegate indirettamente agli equilibri all'interno della Giurisdizione, soprattutto penale, di cui si parla sempre troppo poco e solo quando si discute della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante. Non a caso quest'ultimo tema costituisce il terzo quesito referendario. Decisioni tutte ugualmente importantissime, sulle quali si deciderà il futuro della Giustizia in Italia per i prossimi anni. 


Questioni che si collegano indirettamente agli altri due quesiti referendari che riguardano l'abrogazione del Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi; e la limitazione delle misure cautelari, con l'abrogazione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma l, lettera c), Codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale".


Share

Tutti gli articoli

Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Autore: Marianna Marra 28 luglio 2025
"Uno Stato laico deve dare ai cittadini la possibilità di decidere della dignità della propria vita e della propria morte."
Autore: Iazzetta Giuseppe 23 luglio 2025
This is a subtitle for your new post
Altri post